"I once believed love would be burning red
But it's golden
Like daylight"
CHIARA POV
Sono seduta e sto facendo colazione con mia sorella, in una delle rare mattine in cui ancora mi sveglio nel mio appartamento.
"Pensi sia il momento giusto?" chiedo intingendo i biscotti nel latte "In fondo sono più di 6 mesi che ci frequentiamo, e non ne abbiamo mai parlato certo ma-"
"I nostri verrano a trovarci tra tre settimane, se vuoi invitarla meglio dirglielo subito." posa la tazzina di caffè sul tavolo "Almeno avrà tempo di prepararsi."
"Non pensi che sarà contenta?" corrugo la fronte.
"Non ho detto quello, ma visto i rapporti che ha con la sua famiglia..." rotea gli occhi "E da quello che mi hai detto della cena con sua madre, diciamo che non ha esperienze di cosa sia una famiglia normale."
"Già." mi spezza il cuore, ma è vero "Ma voglio che la conoscano, almeno capiranno quanto è fantastica." sorrido pensando a lei e mordo il biscotto.
"Fantastica, lo so." sorride ironica "Lo ripeti sempre."
"E' vero."
"Certo." rotea gli occhi "Non parli così perchè la ami."
"Bè, è vero, quindi? Non vuol dire che non sia la verità. Hai visto anche tu come si è messa contro suo padre."
"Ammetto che mi ha sorpresa." fissa la tazzina di caffè vuota per evitare di guardarmi "Dovresti invitarla a cena uno di questi giorni, quando ci sono io intendo."
"Non se intendi spaventarla di nuovo."
"No, questa volta voglio conoscerla davvero. Le darò una possibilità, ok?"
"Sapevo che avresti capito alla fine." sorrido, la giornata è decisamente migliorata adesso "Così potremo prepararla per l'incontro con i nostri genitori."
"Prepararla." le scappa una risata "Come se facessero paura a qualcuno. E' più probabile che la costringano a rivedere tutto il loro album di matrimonio."
"O che raccontino qualche storia imbarazzante di quando andavo al liceo." arrossisco e mi copro il volto "Non voglio pensarci."
"E papà le offrirà dei pasticcini e una bottiglia di vino."
"Oh, già..." corrugo la fronte, questa è l'ultima cosa che deve succedere "No, non devono portare alcool."
Sta cercando così tanto di smettere, non voglio che qualcosa la spinga di nuovo in quel baratro. Da quel giorno non si è più ubriacata, ma è ancora difficile per lei affrontare le emozioni invece di... affogarle nel vino. Mi stringe il cuore sapere che è così che ha sempre affrontato le emozioni, non sentendole.
E l'unica volta che mi ha detto ti amo è stata quando era ubriaca e pensava stessi per lasciarla. Vorrei che si sentisse libera di dirlo quando vuole. Morirei per sentirglielo dire di nuovo, ma so che è quello che prova.
So che mi ama, mi basta questo.
"E come va con l'alcool?" chiede mia sorella trattenendo il suo solito tono accusatorio.
"Meglio." sorrido "Soprattutto adesso che i suoi genitori le stanno lontana."
"Probabilmente mi ubriacherei anch'io con genitori del genere." sbuffa.
"Tu preferivi prendere a pugni le persone."
"Una volta." rotea gli occhi "O due, okay... lasciamo stare."
Il campanello suona e salto in piedi sorridente.
Elena! Finalmente è arrivata.
Apro la porta e la accolgo con un bacio sulle labbra, si scioglie e mi afferra la vita.
"Buongiorno anche a te." dice con una luce che le brilla negli occhi verdi.
Amo vederla felice.
"Vieni, stavo finendo di fare colazione." torno a tavola ed Elena mi raggiunge, sedendosi accanto a me.
"Ciao Alessandra."
"Ciao," risponde mia sorella "Già qui?" chiede ironica.
"Sì, già qui." dice Elena sostenendo lo sguardo di mia sorella.
Lancio un'occhiataccia ad Alessandra, se vuole invitarla a cena deve essere più gentile.
Rotea gli occhi e forza un sorriso.
"Ascolta Elena, visto che sei sempre qui-"
"Non è vero." la correggo "Di solito sono io a stare da lei."
"Sì, bè dicevo- volevo solo dire che potresti passare a cena una volta tanto."
"Oh?" alza un sopracciglio.
"Sì, almeno così..."
"Glielo dirò io." le faccio segno di andare, Alessandra si alza dalla sedia.
"Ci vediamo." ci saluta con la mano ed esce di casa.
"Allora? Cosa devi dirmi?" chiede Elena.
"Bè... tra qualche settimana i miei genitori verranno a Milano a trovarci. Vuoi conoscerli?"
Sbatte gli occhi ed esita un attimo prima di rispondere.
"Sanno di me?"
"Certo che lo sanno!" sorrido "Non faccio altro che parlare di te, vogliono conoscerti, almeno capiranno che non ti ho inventata."
"Cosa gli hai detto?" fa una risata "Hai esagerato, vero?"
"Ho solo detto la verità." le stringo la mano sul tavolo "Allora, vuoi conoscerli?"
Nei suoi occhi c'è un attimo di esitazione, si morde il labbro e abbassa lo sguardo.
"Sei sicura?"
"Certo! Non vedo l'ora di mostrargli come sono fortunata con te al mio fianco."
Rialza lo sguardo e fa un piccolo sorriso.
"Va bene, immagino sia giusto dopo che hai subito mia madre a cena e mio padre a lavoro."
"Esatto." mi afferra il viso e mi da un bacio che mi lascia senza fiato.
"Sono onorata di poterli incontrare." dice a un soffio da me "Grazie, Chiara."
"E io sono contenta di aver incontrato te."
E così finisce anche questa storia :)
Spero la storia di Elena e Chiara vi sia piaciuta, ho cercato di trattare il tema dell'alcolismo con delicatezza senza 'romanticizzarlo', spero di esserci riuscita.
Ancora non so se ci sarà un sequel, ma di sicuro scriverò altre storie! Ricordatevi di seguirmi se siete interessati a rimanere aggiornati, e fatemi sapere che pensate di questa storia!
Grazie per aver letto fino a qui <3
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Le Conseguenze dell'Amore
RomanceELENA POV "Mi stai comprando?" chiede con una durezza che non le ho mai sentito prima. "No!" mi affretto a spiegarmi "Ti sto dando l'opportunità di ricominciare, di fare quello che vuoi senza questo lavoro" Senza di me. "Pensi che io valga duecentom...