Capitolo 27 - Karma (2)

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"So I told you

None of it was accidental

And the first night that you saw me

Nothing was gonna stop me"

CHIARA POV

"Giustizia?" Elena corruga la fronte, non capendo se sono seria o la sto prendendo in giro "Non è la vendetta con un altro nome?" chiede sarcastica.

"No." sorrido gentilmente, voglio spiegarle tutto così che capisca "Elena, i miei genitori sono morti. Potrei fare tutto quello che voglio a Lombardi o a quest'azienda, anche vendicarmi nel modo più crudele possibile, ma..." sorrido di nuovo "Loro sono morti, nulla li riporterà indietro. Io potrei avere la mia vendetta, e poi? Il vuoto che mi hanno lasciato nel cuore non si riempirà mai"

"Come puoi non odiarli? Lavori per mio padre, sei stata a cena con mia madre e non hai fatto una piega, eppure-"

"Ho vissuto abbastanza anni con la rabbia dentro di me, l'unica cosa che porta è altra rabbia. E onestamente-" corrugo la fronte "Come faccio ad arrabbiarmi con un uomo che si sente così frustrato da molestare le sue dipendenti, o da una donna così fredda che non riesce a mostrarti un minimo di affetto? Da genitori che non sanno come amare?" scuoto la testa "Onestamente, mi fanno pena."

Le scappa una risata sincera finalmente.

"Nessuno ha mai detto di avere pena per uno di noi." la gioia scompare dal volto, preparandosi per l'ennesima delusione "Ma allora cosa ci fai qui?"

So cosa intende: 'cosa ci fai qui con me?'

"Non posso fare nulla per i miei genitori, ma questo non significa che non possa fare nulla per chi è ancora qui. Quando ho saputo delle accuse mosse a tuo padre ho cercato di farmi assumere per indagare e trovare prove contro di lui. Non solo per le accuse di molestie, ma per qualunque altra cosa potesse collegarlo a un crimine."

"Pensavi di poterlo far arrestare tu? Quando ancora nessuno è riuscito a dimostrare la sua colpevolezza in nulla?" alza un sopracciglio incredula "Sei pazza."

"Probabile." sorrido "Ma almeno avrei potuto fare qualcosa. Non posso fare nulla per i miei genitori, ma posso impedire che altre persone soffrano per colpa sua."

Anche se non avrei mai immaginato che il dolore più grande è quello che ha inflitto a te.

"Sei pazza..." mormora, ma è tornata a respirare regolarmente e le lacrime si sono fermate.

"Voglio solo giustizia." scrollo le spalle.

"E io? Cosa c'entro in tutto questo?" chiede timidamente.

"In che senso?"

"Perchè ti sei messa con me?"

Sospiro, immagino dovrò ripeterlo molte volte.

Spero solo che prima o poi sarà abbastanza.

"Perchè ti amo."

Mi guarda come se glielo stessi dicendo per la prima volta, gli occhi si riempiono di nuovo di lacrime.

"Tutto qui?"

"Ti sembra poco?" sorrido "Non avrei mai pensato che mi sarei innamorata proprio di te, insomma-" mi scappa una risata leggera "Il destino è davvero buffo."

Abbassa lo sguardo, si asciuga gli occhi con le mani.

"Mi dispiace di averti mentito."

"Sì, bè- preferirei che me l'avessi detto subito, ma anch'io avrei dovuto essere più onesta con te. Avrei dovuto dirti tutto."

Le Conseguenze dell'AmoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora