Le Conseguenze dell'Amore

Capitolo 11 - Parigi

"Cause we were in Paris 

 Yes, we were somewhere else 

 My love, we were in Paris 

 Yes, we were somewhere else" 

CHIARA POV

La settimana a lavoro con Elena passa normalmente, come se non mi avesse baciata e non mi fossi licenziata. Anche se ogni tanto mi guarda in un modo strano che ancora non riesco a decifrare.

Ammirazione? No, non esattamente. Affetto? Sì, ma non solo quello.

Sospiro.

Non importa, è chiaro che il bacio le ha dato più fastidio di quanto pensassi. E' stato solo un attimo di debolezza perché era ubriaca. Se non fosse che adesso sono io che sogno di baciarla. Quando fa quella faccia triste e piena di sensi di colpa vorrei solo abbracciarla e dirle che andrà tutto bene. Ma è così intenta a rispettare i nostri ruoli!

Ed è così bella quando è intenta a lavorare e legge tutti quei documenti con i suoi occhi verdi smeraldo! Vorrei essere io il documento!

Quando è venuta a casa mia ed ero malata- di sicuro non rientra nei ruoli. E' stata così dolce! E- oh giusto, ho anche un autista adesso. Ha esagerato... ma quando fa così capisco che è perchè ci tiene. Non lo dice, ma so che ci tiene. Ci tiene così tanto.

Spero abbia capito che anch'io tengo a lei. Per davvero.

Qualche giorno dopo siamo a pranzo insieme, quasi come prima, a mangiare nel suo ufficio cibo d'asporto.

Elena sta mangiando la pizza che l'ho convinta ad acquistare. In qualche modo riesce a mangiarla senza sporcarsi e far cadere nessuna briciola.

E' elegante anche mentre mangia.

"Chiara?" Al suono della sua voce mi riscuoto.

"Sì?"

"Per l'evento a Parigi." Deglutisce, si irrigidisce "Ho riflettuto, ho bisogno che tu venga con me."

"Davvero?"

"Sì, beh-" le scappa una risata controllata "Almeno eviterai che uccida qualcuno." 

Perché vuole che vada?

Avrebbe più senso che rimanessi qui a gestire la situazione in sua assenza.

Al mio silenzio si morde il labbro e guarda fuori dalla finestra.

Forse vuole solo sostegno morale.

"Va bene." Dico, torna a guardarmi con un piccolo sorriso.

"Perfetto."

"A questa 'festa'-"

"Non si deciderà nulla, è solo un'occasione in cui 'festeggeranno' l'innocenza di mio padre." ogni parola è piena di disprezzo "Se avrò fortuna capirò chi è dalla mia parte. Ti chiedo solo di evitare i miei genitori..." stringe gli occhi "Non avere a che fare con loro, per nessun motivo."

"Ok." Le stringo la mano sul tavolo "Ce la farai."

Sorride.

"Come fai ad avere tutta questa fiducia?"

E' facile.

"Credo in te."

ELENA POV