Capitolo 10 - Assenza

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"He was sunshine, I was midnight rain

He wanted it comfortable, I wanted that pain"

ELENA POV

Chiara è così- così buona. Non so come abbia fatto a perdonarmi e a volere comunque ancora lavorare con me, e a trattarmi come un'amica lo stesso. Non lo so, non ha senso. Ma non sprecherò questa seconda opportunità che ho ricevuto.

Forse dovrei iniziare a credere nei miracoli.

"Elena?" Andrea entra in ufficio con dei documenti in mano e lanciando un'occhiata alle spalle "Chiara non è ancora arrivata?"

"No-" controllo l'ora, sono già le nove "Strano."

"Già, in ogni caso andrai alla festa a Parigi?"

"Non ho scelta." sospiro "Mi accompagni?"

"Lo farei..." scuote la testa "Ma non posso lasciare mia figlia con i nonni, sono in vacanza giù in paese."

Dannazione.

Posa i documenti sulla scrivania e mi saluta, ne afferro uno quando mi squilla il telefono.

Numero sconosciuto

Chi è adesso?

"Pronto?"
"Elena Lombardi?" una voce familiare, ma non ricordo chi sia.

"Sono io, chi parla?"
"Alessandra, la sorella di Chiara. Mia sorella si è ammalata, non potrà venire a lavoro oggi. Appena possibile manderà il certificato medico."

"Oh," mi scappa "Spero si riprenda presto..."

"Probabilmente ci vorrà qualche giorno, adesso sta dormendo. Ho chiamato solo per avvertirti, visto che sei il suo capo" dice le ultime parole con diffidenza.

"Grazie per avermi avvertita, mi stavo preoccupando. Dille di riposarsi e riprendersi presto."

"Lo farò... ciao."

Chiude la telefonata ancora prima che possa risponderle.

Sta male, come è successo? Spero si riprenda presto, è l'ultima cosa che ci voleva.

Insomma, già stare senza di lei i giorni scorsi è stato difficile, certo so che tornerà ed è solo temporaneo ma-

Sospiro.

Spero si riprenda presto.

Il certificato medico arriva dopo poche ore, mando anche un messaggio a Chiara sul cellulare chiedendole come sta, ma non ricevo risposta. Il giorno dopo ancora nessuna traccia di lei, certo posso sempre gestire senza problemi il lavoro, sono abituata, ma mi manca la sua presenza solare in ufficio.

Il suo sorriso mi illuminava la giornata.

E adesso... la sua assenza mi ricorda troppo quanto ho rischiato di perderla per i miei errori.

E non ha neanche risposto al messaggio, quanto sta male?

Se fosse qui... mi starebbe ricordando che devo pranzare e prendere una pausa dal lavoro perchè 'Elena, l'azienda non fallirà per qualche ora senza di te'.

E presto non sarò neanche più io la CEO della HealTech.

Sospiro.

E' assente da così poco e già mi manca.

Ma quando ha stracciato quell'assegno, quando mi ha guardato con tanta furia negli occhi mi sono fatta una promessa: non l'avrei persa. Non posso perdere una ragazza così.

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