IV: Uramaki.

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“Ma servirebbe del talento per amare uno come me;
potevamo amarci in un parcheggio,
quando mi hai augurato il peggio,
ridammi la poesia.
Finisco l'Uramaki e vado via.”
[Mahmood, Uramaki]

La prima serata di Sanremo sembrava essersi conclusa al meglio.
Nel teatro rimbombavano ancora cori per Mengoni.

Nel frattempo Alessandro venne informato del fatto che Marco avrebbe dovuto partecipare a Viva Sanremo con Fiorello ed iniziò a scocciarsi.

Era tornato in hotel, si era cambiato, si era improfumato dalla testa ai piedi per vederlo e continuava ad aspettare.

1 messaggio da leggere da Fratellino Blanchito.

Fratellino Blanchito: Sto seriamente guardando Mengoni che gioca a tennis alle 2 di notte con Fiorello? Ma vi siete visti?
02:30

Tu: Sta arrivando ora, credo.
02:46

Non appena scrisse quel messaggio a Riccardo, gliene arrivò un altro da un numero che non aveva segnato in rubrica.

+39 *** ** ***: Qual è il numero della tua stanza? Non me l'hai detto.
02:50

Tu: 255
02:50

Sentii bussare alla porta della camera e gli si gelò il sangue nelle vene.
Aprí la porta lentamente per assicurarsi che fosse lui.

«Ciao Ale».

Flashback
Toc toc.
A:«Chi è?».
Guardò dall'occhiello e aprì la porta.
M:«Ciao Ale».
A:«Marco, che ci fai tu qui?». disse chiudendo il libro che aveva tra le mani.
Marco gli porse un fiore.
M:«L’ho trovato mentre camminavo al parco».
A:«Oh, grazie...lo sistemerò dentro questo libro che sto leggendo, così mi ricorderò sempre che l'hai portato tu per me». disse ridacchiando.
Marco arrossì e Alessandro gli fece spazio per entrare.
A:«Sei venuto per un motivo in particolare? Sembri agitato» disse Alessandro versandogli un bicchiere d'acqua.
M:«Voglio parlarti Ale, devo dirti questa cosa ma non so come».
A:«Dimmi, tieni, bevi un po' prima, tranquillizzati».
Si sedettero fianco a fianco sul divano, Alessandro si appoggiò con la testa sulla spalla del più grande.
M:«Alessandro...dentro di me c'è una guerra».
A:«Che intendi?».
M:«Ale, mi prometti che nulla cambierà tra di noi non appena ti dirò questa cosa?».
A:«Non cambierà nulla tra di noi nemmeno se mi dovessero puntare una pistola alla fronte».
M:«Ti amo Alessandro. Immensamente. In cuor mio cresce il desiderio di me e te insieme, di me e te che componiamo un quadro unico».
Alessandro sollevò la testa, lo guardò negli occhi divorandoseli, gli si avvicinò e lo baciò.
A:«Ti amo anche io».

«É da tanto tempo che non ci parliamo. Avremmo dovuto farlo quando ti ho visto l'anno scorso. Ma non ne avevo il coraggio. Ale, io–»

Presi un respiro.

«Mi vuoi uccidere di nuovo? Se vuoi farlo la porta è lì. Io non mi farò fare del male di nuovo da te».
«Ale ma che dici, io non ti ho mai–»
«non hai mai fatto niente tu, neh? Non mi hai infilzato coltelli a ripetizione nel cuore, non hai mai fatto un cazzo, sei sempre stato un bravo ragazzo, è giusto no? Così è!».

Il telefono del più piccolo suonò.

1 messaggio da leggere.

Fratellino Blanchito: Mi fai sapere? sono in ansia, non riesco a dormire bro
03:01

Angolo duevitee #3

Uramaki è sicuramente una delle mie canzoni preferite di Mahmood.

Che ne pensate di questo capitolo? Sono curiosa!

Com'è profondo il mare | Marco Mengoni & MahmoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora