Sdraiato sul pavimento freddo, Alessandro aveva il volto ricoperto di lacrime.
«Perchè?» disse, gemendo dal pianto. Tra le sue mani una vecchia Polaroid che ritraeva lui e Marco, uno dei pochi ricordi che gli rimanevano di quella relazione.
«Hei, Ale» la voce di Noah rimbombava nel corridoio che portava dal lato notte al lato giorno e viceversa e fece sobbalzare dal pavimento Alessandro, tremante, facendolo lanciare nella doccia completamente vestito per non dare nessun tipo di preoccupazione.
«Sei qui? Ti stai facendo la doccia?».
Alessandro deglutí, si schiarí la voce e disse «si, si».
Inizió a faticare per trattenere le lacrime, cercando di evitare di gonfiare troppo gli occhi.
«Mi dispiace Marco» disse con la voce strozzata, fino a quando le lacrime non rigarono nuovamente il suo viso insieme all'acqua che scorreva sul suo corpo vestito di pantaloncini e t-shirt ormai fradici che lasciavano intravedere le linee del suo corpo.Si lasció cadere sul pavimento della doccia, sedendosi sul tappetino anti- scivolo.
«Tra tutte le persone che potrò avere al mio fianco sarai sempre l'amore più grande della mia vita».
Si lasció andare e si sfogó da solo, sotto l'acqua corrente, vestito e con gli occhi più gonfi di un pallone da calcio.
Ad un certo punto, smise di parlare, prese un respiro ed uscí dalla doccia. Si tolse i vestiti e li mise in lavatrice, si mise l'accappatoio e fece skincare, cercando in ogni modo di sgonfiare gli occhi.
Guardò per l'ultima volta la Polaroid, rimasta intatta dall'acqua grazie all'involucro protettivo.
«Te lo prometto, nella prossima vita cambieró, cambieremo, il finale». Uscí dal bagno e tornó in camera sua, rimise la foto nella scatola delle sue vecchie scarpe tra i tanti ricordi e la nascose. Respiró di nuovo profondamente e si sdraió sul letto osservando il soffitto.
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Com'è profondo il mare | Marco Mengoni & Mahmood
FanfictionII LIBRO DEL DITTICO «Ti odio Marco. Perché non te ne torni a Milano? Per me puoi tornare anche oggi! Perché non vai? Eh?». «Perché t'amo Alessà». Libro scritto secondo la fantasia dell'autrice. Questi fatti sono solo in piccola parte veri. Non pren...