“Sono un pazzo col cuore difettato
ma la verità d'un tratto è nuda.
(E mi chiedo) se tu non sia me”
[Marco Mengoni, Dialogo tra due pazzi]«Ti desidero Alessà» disse Marco con un filo di voce.
«Allora sei proprio scemo di tuo?» disse instupidito Alessandro.«Stronzo. Comunque» sbiascicó, «si. Lo sono, probabilmente» disse Marco avvicinandosi al più piccolo.
«Avvicinati un altro po' e ne parte una» disse Alessandro, stavolta con asprezza e rabbia.«Sembra che tu ti stia dimenticando di ciò che è successo tra noi» disse con tristezza.
«Non dimentico nulla. Non sono come te che ti sei dimenticato di me».Marco stette zitto.
«Quanto ancora mi devi odiare?».
«Dammi un bacio e magari ci penso».Il più piccolo si rese conto di ciò che aveva detto solo dopo. Si coprí la bocca e strinse la lingua tra i denti.
«Ahh! E allora vuoi un bacio da me? Bastava dirlo prima!» disse ridendo Marco.
«Stavo scherzando. Non voglio baciarti, c'ho ancora tutto il tuo stupido burrocacao al cocco sulle labbra!» disse Alessandro prendendo le distanze e passandosi la mano sulla bocca.«La verità, d'un tratto è nuda».
«Ti odio Marco» disse stropicciandosi gli occhi che bruciavano dal sonno.Marco sorrise.
«So che non è la verità» disse abbracciandolo.
«Aspetterò i tuoi tempi, te lo prometto. Ma sappi che ora sono tornato per non deluderti mai più».
Alessandro lo guardò negli occhi.Il cuore accelerò di nuovo. Non resistette. Era innamorato e avrebbe fatto di tutto per sentire dopo anni quel corpo premere sul suo.
«Fanculo sta resistenza di merda» disse.
in due pugni strinse la maglietta di Marco e lo baciò, facendo scontrare la sua lingua con quello del più grande.
Marco lo strinse attirandolo verso di lui.
Si staccarono solo per prendere respiro.«Non voglio starti più lontano» disse Mengoni.
Alessandro d'altro canto stette zitto, pietrificato, continuava a chiedersi il perché. Perché l'aveva fatto? La resistenza non aveva funzionato? Era ancora innamorato?Marco guardó l'ora. 06:58.
«Ale...stai bene?» disse dispiaciuto.
«Forse avrei dovuto negarglielo. Ma quanto lo desideravo solo Dio lo sa» pensó Marco.
«Vattene. Sto bene, ma vai via».
«Ma, Ale io–»
«Ti prego ho bisogno di riflettere e di capire se questa cosa che é appena successa é frutto della mia fantasia o meno».
«Mi dispiace Ale» disse Marco alzandosi dal letto.Si infiló le scarpe, canticchiando «se per te non vale un cazzo chi siamo, oggi per me noi valiamo, piú di un Ocean Drive, se ti chiedo come stai, la verità brucia in faccia, come la cicatrice di Inuyasha».
Era proprio vero.
La verità, la cruda verità bruciava.
La verità era che Alessandro avrebbe fatto più di Marco per riprenderselo, nonostante il fatto che a tornare fosse quest'ultimo.Prese il telefono, arrivó alla porta, mise la mano sulla maniglia, poi si giró indietro.
Alessandro si era nascosto sotto le coperte e dei gemiti strozzati a causa del pianto rimbombavano nella stanza.
«Ale».
«Staró bene, ora mi alzo. Vai».Marco giró velocemente la maniglia e chiuse con lentezza la porta.
Ora Alessandro piangeva più forte. Prese di scatto il telefono, lo accese e lo vide pieno di notifiche.
21 messaggi da leggere da Fratellino Blanchito.
2 chiamate perse da Fratellino Blanchito e un altro contatto.Chiamata in arrivo da Fratellino Blanchito
«Pronto»
disse tra i gemiti del pianto.«Coglione! Che fine fai?! Noi alle 5 eravamo già in piedi a Sanremo ed ora tu te la prendi con comodo!».
«Certo che eravamo già in piedi. Perché dovevo rincorrerti ovunque tu andassi ragazzino».
«Senti stronzo, mi dici che hai fatto fino ad ora?! Ma...stai piangendo?».
«No no».
«Che ha fatto quello stronzo di Mengoni?».
«Niente».
«Bastardo, non mentirmi».
«Mi ha chiesto di venire in camera e l'ho fatto venire».
«Eh, e poi?».
«Mi ha fottuto la testa».
«Alessandro potresti non usare la parola "fottere" quando parli di Mengoni? Ho frainteso subito ed ho perso un battito».
«C'hai solo il sesso per la testa. Comunque lo stronzo sono io. Prima gli ho detto che lo odio, poi...».
«E poi che cosa?».
«Ci siamo limonati sul mio letto. Ed ho iniziato io».
«Alessandro Mahmoud, alla fine di questo Sanremo devono istituire un nuovo premio, quello de "il più coglione di tutto il Festival"».
«Stronzo».
STAI LEGGENDO
Com'è profondo il mare | Marco Mengoni & Mahmood
FanfictionII LIBRO DEL DITTICO «Ti odio Marco. Perché non te ne torni a Milano? Per me puoi tornare anche oggi! Perché non vai? Eh?». «Perché t'amo Alessà». Libro scritto secondo la fantasia dell'autrice. Questi fatti sono solo in piccola parte veri. Non pren...