Mahmood's pov
Nel momento in cui ti senti chiamare da dietro le quinte, i brividi percorrono la schiena alla stessa velocità di Schumacher sulla pista.
Al centro del palco, sotto gli occhi di tutti, soprattutto di persone importanti, le mille telecamere che mi circondavano.
Non erano sensazioni nuove, ma erano improvvisamente diverse quando al mio fianco c'era Mengoni, poggiato con il gomito sulla mia spalla.
Mi trattenevo dal ridere pensando a ciò che mi aveva detto Riccardo qualche mese prima, quando scoprimmo che Marco sarebbe stato co-conduttore:
Flashback
«Daje Ale! Te lo scopi il giorno dopo».
«Ma è mai possibile che pensi sempre al sesso tu?».Narrator's pov
Riccardo era un ragazzino con la testa spesso e volentieri al sesso. Lo metteva ovunque, il sesso. Non lo faceva mai con disprezzo, non ne parlava mai superficialmente. Tranne con Alessandro. Con Alessandro si sentiva libero di poter dire e fare di tutto.
Così si ricordò di quelle parole del fratellino che a pensarle potranno sembrare aspre ma in quel momento lo fecero sorridere molto fino a dover cercare di nascondere la sua espressione.
«Magari» pensava nella sua mente; magari poter tornare a sfiorare quel corpo muscoloso, sentirne il profumo.
Nella sua mente in quei 30 secondi di tempo apparirono mille immagini diverse.
I gemiti del più grande, il fiato sul collo profumato di menta.
Non sapeva come si stava contenendo dal ridere dopo aver ripensato alle parole di Riccardo, poi tornò sul pianeta terra per cantare.
Quella sera si ritrovò Marco in camera alla fine.
«Come mai ridevi mentre ti presentavo?».
«Perchè pensavo ad una cosa».
«Mh? Cosa?».Gli si fiondò addosso, attaccandosi come una ventosa alle sue labbra, succhiandole, rendendole rosse. Scese al collo, glielo mordicchiava sotto i gemiti di gradimento del più grande.
«Era questo a quello che pensavi, mh?».
«Mi mancavi, Dio» disse sospirandogli sul collo.
«Sono contento di saperlo» disse mettendo le mani fredde sui fianchi spogli.
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Com'è profondo il mare | Marco Mengoni & Mahmood
FanfictionII LIBRO DEL DITTICO «Ti odio Marco. Perché non te ne torni a Milano? Per me puoi tornare anche oggi! Perché non vai? Eh?». «Perché t'amo Alessà». Libro scritto secondo la fantasia dell'autrice. Questi fatti sono solo in piccola parte veri. Non pren...