Capitolo 16

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In quell'istante il mio cuore era colmo d'emozioni.
Si diresse con me verso lo sportello del lato passeggero, mi fece salire mi allacciò la cintura e poi correndo si sedette al lato guida.
Nonostante sentivo il cuore in pace grazie a Justin, ciò che Omar aveva cercato di fare mi aveva comunque scossa, a tal punto da sentirmi sporca con me stessa.
Il volto di Justin sanguinava sporcandogli la maglietta.
Fece retromarcia e partimmo in maniera spaventosamente veloce.
"Justin, andiamo a casa mia, devi disinfettare le ferite."
"Andremo a casa mia.. Non ho voglia di vedere Sam."
Mi rispose freddamente.
Dopo poco arrivammo a casa sua.
Dovevo scendere?.. L'avevo visto con un'altra ragazza, mi aveva cacciata di casa.. perché dovevo entrare a casa sua... Forse perché aveva salvato il mio corpo da una violenza?
Mi aspettò sul vialetto qualche istante, poi scesi dall'auto e lo raggiunsi..
Mi strinse la mano ed entrammo insieme..
Avevo lo stomaco che al momento era una gabbia per farfalle.
Andai direttamente nello stipetto dell'infermeria e presi ciò che mi serviva, mentre lui si sedette sul divano.
Tornai subito dopo e mi sedetti accanto a lui.
Cercai di individuare dove il suo volto era ferito e dove era sporco di sangue, poi con una salvietta imbevuta iniziai a tastargli il viso.
Pulii dove il viso era sporco, dopo di che rimasero in vista solo le ferite che aveva.
Presi il disinfettante e lo guardai come per chiedergli se potevo.
Lui sorrise e annuì.. Mentre disnfettavo le sue ferite, mi afferrò la mano e intrecciò e sue dita alle mie, forse per il dolore.
Una volta finito gli applicai i cerotti, dove si poteva.
"Dove hai imparato?"
"A casa. Quando mio padre mi picchiava dovevo imparare a disinfettarmi sola.." Con lui sentivo di poter parlare liberamente. Conosceva la storia di mio padre.
Come se un ricordo fosse riaffiorato nella sua mente, spalancò gli occhi e annuì.
Presi la borsa, mi alzai e feci per andarmene, quando lui mi afferrò da un braccio:
"Non andare.."
Restai in piedi e lo fissai.
"Dovrei restare per sentire che mi odi o che cosa?" dissi istintivamente.
"Voglio solo parlare di Omar, ecco io volevo sapere se stai bene?"
Sono una stupida. Pensavo volesse parlare di noi, invece voleva solo assicurarsi che stessi bene.
"Si, sto bene.. e approposito di questo.. grazie Justin per avermi.. ecco salvata."
"Se solo tu non mi avessi fermato io.. io.. lo avrei.."
Sorrisi.
"Justin è meglio che io vada. La tua ragazza potrebbe ingelosirsi." Dovevo farlo.. doevo lanciargli una battutina. Per forza. Era quello l'argomento che mi premeva.
"Quale ragaz?.. Ah, tu dici la ragazza che hai visto con me oggi?"
Annuii. E lo fece anche lui.
Mi voltai e mi diressi verso la porta, ma prima che potessi aprirla, mi ritrovai Justin dietro.
Mi afferrò da una spalla, mi voltò e mi baciò.
Le sue labbra erano ferite così cercai rispondere in maniera leggera al suo bacio.
Lui non fece lo stesso.. le sue labbra con foga cervano le mie.
Chiuse la porta alle mie spalle e poi ci appoggiò sopra le braccia, in modo da chiudermi tra il suo corpo e la porta.
Continuava a baciarmi, e malgrado la sua bocca sapesse di sangue, quello fù il più bel bacio della mia vita.
Ma sapevo che non era giusto continuare a baciarlo.. Stava con una ragazza.
Continuò a baciarmi ancora e ancora, poi io mi fermai e lui mi stampò un ultimo, dolce, bacio sulle mie labbra, che erano desiderose delle sue.
Lo guardai e notai quanto Justin fosse arrossito.
"Ehm, io andrei.." dissi poi imbarazzata. Lui annuì. Aprii la porta e uscii fuori, dopo di che me la chiusi alle spalle.
Percorsi mezzo vialetto, poi la porta sentii la porta di casa di Justin spalancarsi di botta, così mi voltai in tempo per vedere il corpo di Justin avazare velocemente verso di me.
Mi fermai di colpo, e le sue braccia avvolsero il mio corpo. Eravamo alti uguali, quindi nessuno dei due si dovette salire sulle punte.
Le sue labbra sembravano essere state fatte per combaciare perfettamente con le mie.
Mi baciò ancora, e ancora.. Ad un certo punto, un passante fischiò così mi misi a ridere e lui finì per baciare il mio sorriso.
Un altro passante applaudì, dopo di che mi distaccai (di malavoglia) da lui.
"Justin, che ti salta in mente?"
Non mi rispose, ma mi strinse ancora di più.
Appoggiai il mio viso sul suo, e al contatto con la sua pelle rabbrividii.
"Hai freddo Eva?"
"No. Sei tu a farmi rabbrividire."
Mi mollò, pensando che "farmi rabbrividire" voleva significare farmi schifo.
Effettivamente non mi ero spiegata bene. Si allontanò, lo afferrai e lo riavvicinai a me.
"Quando sto con te Justin, mi vengono i brividi, perché mi piaci davvero."
Mi ero promessa di finirla con lui, ma davanti all'amore quante ragazze hanno perdonato e sono passato sopra? Tante,molte, o forse tutte.
Mi baciò, di nuovo.
Poi pensai a quella ragazza con cui l'avevo visto prima e mi distaccai.
"Justin, tu sei fidanzato.. Tutto questo non è giusto. Smettiamola."
"Fino a un secondo prima mi dici che ti piaccio, poi mi dici che tutto ciò non è giusto. Eva poi sarei io quello con gli sbalzi d'umore?"
Era vero. Mi ero infuriata con lui per i suoi cambiamenti, ed ora ero io a cambiare.
Spalancai gli occhi, e restai immobile, dopo di che mi voltai e mi incamminai sul marciapiede.
Lui mi raggiunse.
"Rispondimi Eva."
"Lasciami stare Justin." Dissi innervosendomi.
"Rispondimi."
"Va bene vuoi una risposta? Per un secondo ho pensato che tra me e te davvero possa esserci qualcosa nonostante i tuoi rifiuti. Poi mi sono ricordata di quella ragazza ed è stato come la rottura di un vetro. Justin i miei cambiamenti d'umore sono dovuti dalle tue azioni. Perché mi hai baciata se hai detto che non ti interesso? Perché mi hai salvata?.. "
"Cosa? Tu credi che io mi sia pentito di averti salvata? Ti sbagli Eva. Ti sbagli. E se la pensi così, bhè non hai capito niente allora."
Si voltò e se ne andò, lasciandomi da sola.
Mi incamminai e arrivai a casa, dopo poco mi arrivò un messaggio. Justin.
"Eva puoi venire a casa mia per piacere? È urgente."
Cosa poteva essere successo. Ripresi la borsa e mi incamminai verso casa sua.

Perché tu sarai sempre il mio solo destino....Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora