Capitolo 18

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Mandai un SMS a Sam: 'Sam resto da Justin questa notte, tranquilla domani ti racconto. Buonanotte'
Dopo qualche istante ricevo la risposta: 'Ti copro io con mamma.. Buon divertimento sorellina ;)'
Risi tra me e me.
Era così buffo che fino a qualche tempo prima Sam per me era solo una bambina da badare.. mentre adesso è la mia migliore alleata.
Guardai l'orario. 22:00.
Justin mi guardò sorridendo e disse:
"Saliamo sopra e ci mettiamo comodi?" Non so perché mi sentii in imbarazzo e sicuramente arrossii, perché vidi Justin ridere di gusto.
"Va bene.." Dissi cercando di nascondere l'imbarazzo.
Già, ero imbarazzata perché era una situazione strana per me. Nessuno dei due stava male, o aveva bisogno d'aiuto com'era successo inprecedenza..eppure eravamo insieme.
Gli cedetti il passo, e camminò davanti a me, facendomi strada in quella casa che conoscevo benissimo.
Entrammo nella sua stanza, consapevoli di ciò a cui stavamo andando incontro.
Il suo letto era disfatto, e sul cuscino c'era ancora l'orma della sua testa.
Si buttò sul letto a peso morto e chiuse gli occhi qualche istante, io ne approfittai e mi appoggiai delicatamente dall'altra parte del letto.
Non era la prima volta che mi trovavo da sola con lui nella sua stanza.. eppure il mio cuore aveva accellerato i suoi movimenti, e le mani avevano iniziato a sudarmi.
"Hai sonno..?" Mi chiese poi, tanto per aprire un argomento.
"Non molto." Dissi con non curanza, per mascherare il mio stato d'ansia.
"Che ne dici se sta sera dormi qui con me, anzicchè andare nell'altra stanza?"
Deglutii rumorosamente e incominciai a premermi le nocche delle mani.
"Va bene.." Dissi improvvisando un sorriso.
Lui si tirò su e si sedette con le gambe incrociate..
"Perché sei nervosa?" Ero nervosa? Si. Come l'aveva capito? Mha.
"Non lo sono." Mentii. Poi per convincerlo mi misi nella sua stesa posizione e ci trovammo frontali.
"Non è la prima notte che passiamo insieme.."
"Detto così può suonar male. Non è la prima notte che dormiamo insieme."
Rise.
Ero io la mligna della situazione?
Si alzò e si sedette proprio accanto a me.. poi mi passò un braccio dietro le spalle e mi baciò la testa.
Fu li che improvvisamente mi rilassai. Mi liberai da ogni tensione o imbarazzo.
Ora stavo bene. Ero fra le braccia del ragazzo che amavo, cosa poteva esserci di meglio?.. Niente. Anzi qualcosa c'era. Sapere che mi amava anche lui.
Mi voltai, facendogli capire che ero perfettamente a mio agio e mi nascosi fra le sue braccia.
Appoggiai il viso sul suo petto, e mi persi nel buon odore che la sua maglietta emanva.
Avevo già sentito quest'odore. Era il profumo della sua pelle.
Lui chiuse la braccia a cerchio su di me, poi appoggiò la sua testa sulla mia e lo sentii inspirare profondamente.
Pensai a come sarebbe andata a finire.. L'indomani mattina mi avrebbe cacciata di casa?..Avevo paura che questo momento potesse finire. Mi strinsi ancora di più fra le sue braccia.
Probabilmente notò qualcosa perché mi chiese:
"Che c'è?"
"Nulla." Risposi alzando la testa e incotrando il suo sguardo.
Ci guardammo negli occhi, qualche istante.. giusto il tempo di riuscire a guardarci dentro l'anima. Poi lui lentamente abbassò il viso e mi diede un leggero bacio sulle labbra.
Continuammo a baciarci per qualche minuto, poi le sue mani iniziarono a prendere possesso del mio corpo, muovendosi delicatamente.
Non era la prima volta per me.
Tempo prima, stavo con un ragazzo, che amavo follemente. Credevo che fosse lo stesso anche per lui, ma mi sbagliavo.
Ero talmente accecata dall'amore, che pur di non perderlo diedi a lui la mia verginità.
Era una calda notte d'estate di due anni fa, nonostante tutto sentivo freddo, forse perché il freddo era nel suo cuore.
Pensavo che se sarei andata a letto con lui.. non mi avrebbe lasciata. Quella notte sentivo il suo corpo muoversi su di me in maniera avida. Nessuna parola, nessuna carezza, nessuna considerazione del fatto che era la mia prima volta. A lui non interessava se provavo dolore o piacere, a lui non interessava il motivo per cui lo stavo facendo. La cosa importante era farlo..
L'indomani mattina mi ritrovai sdraiata in un letto che non era il mio, con accanto un corpo che avevo amato, e che ora avrei distrutto. Mi voltai e guardai fuori dalla finestra, sapendo di aver perso una parte di me.
Avevo paura che con potesse succedere la stessa cosa con Justin.
Prima che me ne potessi accorgere, i nostri vestiti erano già sul pavimento della sua stanza.
Maledetto istinto.
Lui in maniera attenta e delicata, si muoveva su di me, baciandomi il viso..come se avesse paura di rompermi.Ma la paura di ricevere un'altra delusione fu più forte di me. Lo fermai.
"Justin.. aspetta." Si alzò. Eravamo entrambi in biancheria, ma tra il mio ed il suo corpo non c'era paragone. Lui era semplicemente perfetto.
"Che succede? Non ..vuoi?" Mi chiese assumendo un espressione imbarazzata e pentita.
Non doveva pensare che era a causa sua.. così glielo dissi:
"Justin, tempo fa io stavo con un ragazzo.. e convinta di star facendo la cosa migliore per non perderlo.. sono andata a letto con lui ,perendo la mia verginità, per qualcuno che non la mertiava. Così da quel giorno mi sono ripromessa che sarei stata più attenta.." Mi interruppe.
"Eva..ecco.. Forse ti sembrerà strano, e sicuramente non mi crederai, ma per me questa sarebbe la prima volta."
Le sue parole mi zittirono. Non era posbbile, lui era Justin Bieber, aveva avuto migliaia di ragazze..tutte molto belle.
Improvvisamente mi tornò in mente, la notte della festa in cui conobbi Justin. Sam mi disse che lui non aveva voluto far niente..
"Eva se adesso non ti va di farlo più.. io ti capsico.." Questa lo interruppi io.
"Tu.. tu .. perché non l'hai mai fatto?"
"Perhè credo che vada fatto con la persona giusta.. con la persona che si ama davvero. Non per spasso."
Restai di pietra... forse era un modo per dirmi che mi amava o mi stavo illudendo?
"E allora perché vuoi farlo con me Justin? Tu hai detto di non amarmi."
"Credi che ciò che si dice è sempre la verità?"
Non me lo lasciai ripetere due volte.. lo afferrai dal collo e lo attrassi a me.
Ero sicura. Era lui il ragazzo che amavo.
Mi baciò, delicatamente poi, mi guardò come per chiedermi il permesso.
Io annuii, e lui mi slacciò il reggiseno.
Qualche istante dopo eravamo entrambi senza biancheria.
Le sue gambe erano fra le mie e prima che anche lui potesse perdere la verginità lo guardai e gli chiesi:
"Ne sei sicuro Justin? Non fare il mio stesso errore."
Lui sorrise, e mi baciò. Dopo di che diventammo un'unica cosa.Lo amai profondamente. Lo amai a tal punto da poter morire per lui. Lo amai a tal punto da sapere che per me, quella era la mia VERA prima volta.
I suoi erano movimenti dolci e attenti, di un ragazzo alla prima volta.
Lo sentii respirare profondamente e chiudere gli occhi, poi ansimò.
Continammo a baciarmi e poi mi chiese:
"Così.. va bene? Tu senti dolore?"
Non risposi e lui continuò a coccolare le mie orecchie ansimando e gemendo.
Misi la mia mano tra i suoi capelli, e glieli scompigliai.. poi gli accarezzai la schiena, umida di sudore. Un sudore d'amore.
Poi si sdraiò accanto a me, e mi avvolse in un abbraccio.
Non sapevo com'era per un ragazzo la prima volta, così gli chiesi:
"Stai bene?"
"Non sono mai stato meglio." Mi disse.
A coprirci c'era un leggero lenzuolo, eppure questa volta non avevo freddo. Sentivo di essere perfettamente al mio posto.
Continuai ad avere le sue labbra sulla fronte quando mi sussurrò:
"Ti amo Eva." Una forte emozione mi investì come una bufera.
"Ti amo anch'io. Ma questo già lo sai." Risposi sorridendo.

Perché tu sarai sempre il mio solo destino....Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora