Mi voltai e iniziai a salire velocemente le scale, in modo da poter essere sempre più lontana da quell'uomo.
Quando raggiunsi l'ultimo gradino, sentii il pianto di mia madre.
Da un lato mi sentivo in colpa.. mi spezzava il cuore vedere mia madre stare male.. ma dall'altro non riuscivo a provare nient'altro che odio, per quell'uomo che dovrebbe essere mio padre.
Mi chiusi nella mia stanza, e guardai il mio viso allo specchio. Oltre al sangue, che ancora sgorgava dalle mie narici, avevo anche una piccola spaccatura sul labbro superiore.
Alzai la testa e con un fazzoletto tamponai il dangue che dopo qualche minuto, smise di sgorgare.
Poi mi disinfettai il taglio che avevo sul labbro.
Ero stanca di guardarmi allo specchio, e trovare sempre delle ferite sul mio corpo... Nessuna ragazza della mia età è costretta a curarsi le ferite che il padre decide di lasciargli.
Quelle ferite che oltre a farmi male fisicamente, mi feriscono nell'anima.
Anche io desidero avere un padre che mi sorrida, e che mi abbracci.
Anche io desidero avere un padre che si preoccupi del mio andamento scolastico.
Anche io desidero avere un padre che ogni tanto mi stringa la mano.
Anche io desidero avere un padre che mi chiede di uscire con lui.
Anche io desidero avere un padre che non mi odi.
Mi sdraiai a peso morto sul mio letto, e chiusi gli occhi.
L'unica scappatoia da questa maledetta casa, l'unica luce nel buio, l'unica persona che mi ridava la vita che mio padre mi toglieva.. era Justin.
Chiusi gli occhi e ripensai alla scorsa notte.
Ripensai alle sue mani, timorose di farmi male, muoversi sul mio corpo..alle sue labbra morbide, ai suoi capelli scompigliati, al suo sorriso, e al suo corpo tremante. Poi ripensai alle sue parole: "Per me questa sarebbe la prima volta."
Ancora non potevo crederci.. non potevo credere che mi amasse a tal punto da perdere la sua verginità con me..
Avrei voluto tornare indietro nel tempo e cancellare ciò che avevo fatto con il mio ex ragazzo, in modo da poter dire a Justin che anche lui per me era la prima volta.
Anche se tecnicamente era la prima volta che lo facevo per amore.
Sorrisi e tra me e me decisi che quella era stata decisamente la notte più bella della mia vita.
Poi mi rialzai, e mi ricordai improvvisamente della fine che aveva fatto il mio telefono.. e soprattutto mi preoccupai di non poter avvisare Justin.. dovevo dirgli di non venire qua, altrimenti mio padre se la sarebbe presa anche con lui.
Sam entrò nella mia stanza, e un'idea mi illuminò il cervello.
"Eva come st.." La interruppi subito.
"Ti prego invia un SMS a Justin e digli di non venie qua, per favore, altrimenti papà se la prenderà anche con lui."
Lei annuì, cacciò il telefono dalla tasca e me lo porse, poi si sedette sulla mia scrivania.
"E dopo che lo hai scritto cancellalo Eva. Non voglio leggere le vostre porcherie."
Era sempre la solita. Ma tuttavia, era riuscita a strapparmi un sorriso.
Presi il suo cellulare e composi velocemente il messaggio.
'Justin sono Eva, il mio cellulare è fuori uso, ma cercherò comunque di contattarti il prima possibile. Tu non devi assolutamente cercarmi per telefono a casa, ne venire a trovarmi. Mio padre è tornato.
Ti amo idiota.'
Inviato.
Guardai Sam e gli sorrisi, per ringraziarla, poi gli porsi il telefono.
"Aspetta, deve risponderti no?" Sorrisi, perché infatti qualche istante dopo il cellulare squillò.
'Va bene sta tranquilla, troverò un altro modo di vederti. Ti ha fatto qualcosa?
Ti amo anch'io stupida.'
Guardai Sam e mi fece cenno di porgergli il telefono, poi lesse il messaggio e mi guardò.
"Che vuoi rispondergli?"
"Dirgli per cellulare ciò che papà ha fatto.. non è un'ottima idea. Comunque vedendomi se ne accorgerebbe quindi..Glielo dirò di persona. Come ha detto lui, troveremo il modo di incontrarci."
Dissi cercando di convincere anche me stessa.
Ero davvero sicura che mio padre non mi avrebbe fatta più uscire di casa, ma io non potevo sare senza Justin. Affatto.
Ritornai il telefono a Sam.
Poi si sedette sul letto accanto a me e mi chiese:
"Allora com'è Bieber a letto?"
Dallo specchio, riuscii a vedere il mio viso diventare, prima rossiccio, poi paonazzo e infine infuocato.
"Che domande sono Sam?"
"Tra sorelle si parla di queste cose..sai?"
Effettivamete aveva ragione, e poi il nostro rapporto era davvero diventato speciale.
"Bhe ecco.. lui." Non mi fece continuare.
"Dai com'è? È stato violento?.."
"Sam fammi finire.. No cavolo non è stato violento. È stato tutto perfetto, e non ti dirò altro." Dissi mostrando un sorriso serrato.
"Per lui era la prima volta non è vero?" La guardai i sgranai gli occhi.. come poteva saperlo?
"Come lo sai?"..
"Quando a casa sua non ha voluto farlo con me, ho intuito subito che era vergine e che non mi amava. Sembro scema ogni tanto, ma sono sveglia sai?"
Mi lanciai addosso e lei e iniziai a farle il solletico.
"Ma tu sei scema Sam."
Si mise a ridere e a schiamazzare come una bambina, poi mi chiese:
"E per te com'è stata la prima volta?"
"Non lo era per me Sam." Mi sfuggì, e me ne pentii subito.
Gli misi un braccio intorno al collo, ma nonostante questo la vidi spalancare gli occhi.
"Ehi non dirmi che con Jonh.." Jonh era il mio ex ragazzo.
Mi alzai e la spinsi fuori dalla stanza.
Lei si mise a ridere e se ne andò saltellando.
Mi chiusi la porta alle spalle, e passai tutto il resto della giornata nella mia stanza.
Mio padre mi aveva mandato a dire con mia madre che non sarei uscita, per il resto della mia vita.
Ovviamente mia madre, era stata molto delicata nel dirmelo.. e di nascosto prima di andarsene, mi aveva infilato sotto le coperte, un cellulare nuovo.
Prima che potesse uscire dalla stanza, le mandai un bacio.
Era una donna speciale mia madre.. mi chiedo sempre come abbia potuto sposare mio padre.
Guardai il celo, ormai buio, e mi infilai dentro le coperte.
Qualche istante dopo sentii un rumore alla finestra.
Mi alzai con il busto e guardai fuori, dopo di che mi alzai completamente.
Mi avvicinai alla finestra, e una figura spuntò all'improvviso facendomi sobbalzare.
Era Justin, e si era arrampicato sulla mia finestra, aiutandosi con l'albero che c'era affianco.
Lo guardai in viso qualche istante attraverso il vetro,e finalmente mi sentii meglio.
Quella giornata, stava per finire in maniera stupenda.
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Perché tu sarai sempre il mio solo destino....
FanfictionNon esiste una persona giusta per noi. Esiste una persona che, se ti fermi un attimo a pensare, è in realtà la persona sbagliata. Perchè la persona giusta fa tutto giusto: arriva puntuale, dice le cose giuste, fa le cose giuste ma noi non abbiamo se...