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Dopo un paio di giorni ove Lando ed io abbiamo trascorso momenti indimenticabili, sia nella camera da letto che fuori, siamo di nuovo tornati nel frenetico mondo, fatto solo di pressione, della Formula 1. Il giorno passato per fortuna è stato tranquillo: la giornata dedicata alle interviste è sempre la più tranquilla e quella meno pericolosa. Norris ed io abbiamo parlato molto sul come gestire la nostra relazione e il nostro lavoro, non perché ci vergogniamo o abbiamo qualcosa da nascondere, ma non vogliamo essere accusati di nulla in caso di difficoltà; "Lei ti distrae!" oppure "Ha fatto carriera grazie al fidanzato", commenti o pensieri di questo tipo.
Abbiamo deciso di goderci la nostra relazione molto liberamente, facendoci guidare poco dalla testa e dalla razionalità, ci saremmo comportati secondo sentimento, cercando comunque di mantenere una certa privacy per evitare che fattori esterni possono creare delle discrepanze.

Per la prima volta, qui in Olanda, siamo entrati nel paddock mano nella mano, sereni e sorridenti. Molti fotografi ci hanno accerchiato e scattato foto, dopotutto non era il miglior modo per essere discreti, ma dopo i bellissimi giorni trascorsi, non volevo staccarmi da Lando e poi di tempo ne avevamo già sprecato. Dopotutto, poi, gestivo io la parte legata alla comunicazione, quindi il pilota avrebbe risposto solo alle domande pertinenti la Formula 1 e non la sua vita privata.

Norris si stava preparando per entrare nella sua monoposto, a breve sarebbero iniziate le prove libere. Da quando lo conosco, non vi nego che ogni volta che lo vedo indossare il casco, ho una strana tensione alla bocca dello stomaco, ma oggi è più forte che mai.

<Ehi, va tutto bene?> mi chiese il pilota avvicinandosi a me

Feci un cenno affermativo con il capo, accennando un sorriso

Norris intrecciò al meglio che poteva, a causa dei guanti che già indossava, le nostre dita, poi mi guardò intensamente e dai suoi occhi potevo intuire che mi stesse sorridendo.

<Tornerò sempre da te, è una promessa. Quindi non ti preoccupare> mi rassicurò dolcemente

<Chi infrange le promesse va all'inferno> mugolai

<Infatti condivideremo il paradiso insieme> affermò fiero tirandomi in pochino più vicino
<A dopo> concluse lui

<A dopo> risposi sorridendo per poi vederlo salire in macchina.

Devo ammettere che ormai aveva imparato a leggermi e capirmi bene, evidentemente anche quando credevo non si interessasse a me, lui in realtà mi stesse studiando. Ha colto i piccoli dettagli, aiutato indubbiamente da Carlos, ma ha capito tante cose di me, soprattutto i miei segnali fisici, dal momento che non sono una grande chiacchierona.

Nella pausa pranzo mi sono vista con Carlos, le sue prove libere non erano andate bene come pensava e voleva un po' di conforto, al contrario di Lando che oggi volava.

<Cos'hai fatto al mio amico? Gli hai messo il turbo> scherzò Norris

<Avrà bevuto RedBull> stetti al gioco

<Sta buona va, hanno già tutti e due i campionati in mano e se si libera un sedile, sai meglio di me che lui è il primo che chiameranno> disse Sainz

<Lo so, piace a molti team principal, ma anche tu Carlitos, devi solo capire quale opzione sia la più giusta per te> affermai dolcemente

<Speravo solo che la Ferrari non mi lasciasse a piedi> sospirò amareggiato lui

Non ebbi nemmeno il tempo di rispondere che davanti a noi si materializzò Charles.

Just for You // Lando NorrisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora