Alla fine, viste le perfette condizioni di salute del pilota inglese, la federazione in accordo con il centro medico, ha deciso di farlo correre e quindi oggi sarebbe stato impegnato con le FP1 e la qualifica della domenica mentre domani ci saremmo dedicati alla preparazione della sprint race.
Non ero proprio tranquilla e d'accordo su questa decisione, apparentemente Lando stava bene è vero ma un giorno di riposo più gli avrebbe fatto sicuramente meglio. Lo tenevo perennemente monitorato, senza dare nell'occhio, o meglio, così credevo.
<Se continui così lo consumi> mi prese in giro Carlos, tirandomi una piccola spallata
<Ma smettila> gli risposi a tono ridendo imbarazzata
<Fate ridere un pò anche me per favore> si intromise Charles
<Lo sapevi che Lucia avrebbe voluto fare il clown? Sarebbe stata perfetta> rise di gusto lo spagnolo ma io e il monegasco di più nel vedere la sua faccia quando gli tirai uno scappellotto.
<Vieni a fare una passeggiata sulla pista con noi?> mi propose il monegasco, poggiando il braccio sulle mie spalle
<Va bene, tanto ora noi siamo in pausa> accettai la proposta
<No lei non può> affermò Lando, togliendo il braccio di Leclerc dalle mie spalle
<Perché che devo fare?> domandai confusa ma Norris non mi rispose, salutò tutti e mi portò all'interno del box.
<Lando! Mi fanno male le gambe da quanto stai camminando veloce, lasciami> lo supplicai
<Da quanto tu e quello siete così intimi?> mi domandò infastidito
<Quello ha un nome e poi, non siamo intimi, per niente. Che sei geloso?> lo provocai scherzando
<Si.> rispose secco. Nel vedere la mia espressione esterrefatta, evidentemente si rese conto di ciò che aveva detto e ritornò in sé
<Volevo dire, che devi ricordati di che team fai parte, noi siamo gelosi dei nostri membri> si arrampicò sugli specchi l'inglese
<Se lo dici tu> risposi alzando un sopracciglio, facendogli capire che ovviamente non me l'ero bevuta.
Le qualifiche andarono bene, tutto sommato. Lando nonostante tutto riuscì a strappare il settimo miglior tempo e Oscar il decimo, quindi per domenica avevamo delle discrete possibilità di portare a casa un buon risultato. Nonostante la frustrazione generale derivante dalla consapevolezza che questa monoposto era un disastro, almeno per ora, i nostri piloti riuscivano a tirarne fuori il meglio, anche se in maniera altalenante.
Quando Lando uscì dalla monoposto era parecchio provato, si sedette su una seggiolina pieghevole e si tenne il casco in testa per alcuni minuti. Andai a recuperare dal suo stanzino la borraccia piena di integratori e un'aspirina; nonostante dicesse di stare bene, gli strascichi del febbrone di ieri si facevano sentire. Mi accovacciai dinanzi a lui, gli dolsi delicatamente casco e balaclava, gli passai un asciugamano e le altre cose che avevo in mano.
<Grazie> mi sorrise forzatamente a causa della stanchezza
<Potevi aspettare a correre, testa dura> dissi con un filo di rimprovero
<Questo è il mio lavoro e poi sto bene> mi rispose lui
<Si, questa è anche la tua vita, se tu non fossi cento per cento lucido in macchina..> provai a dire ma Norris mi bloccò poggiando due dita sulle mie labbra
<Queste sono cose che non si dicono e non si pensano nemmeno. Dovresti essere fiera del tuo lavoro, mi hai rimesso tu in piedi in così poco tempo. Quindi è solo merito tuo> mi sorrise per poi far scivolare le dita dalla bocca, alla guancia e accarezzarmi il viso.
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Just for You // Lando Norris
RomancePerché quando le cose si fanno pesanti e il caos che mi circonda mi schiaccia, tu metti tutto al suo posto. Quando non so che fare e mi sento perso, tu mi prendi per mano e mi accompagni, in ogni decisione, in ogni percorso... tu ci sei ed io ho pa...