Oggi avremmo corso qui in Ungheria. Dopo la particolare mattinata, da cui, onestamente, non mi sono ancora ripresa, mi sono concentrata solo sul lavoro e non ho mai alzato la testa dal computer. Una volta rientrata al box, dopo una piccola pausa, alla mia postazione ho trovato un cappuccino e un bignè al cioccolato, il tutto accompagnato da un bigliettino
"Quando sei concentrata diventi insopportabilmente più carina.
P.S ho sperato di essere io quella penna mille volte"Mi si formò un sorriso compiaciuto e lusingato sul viso; era Lando. Questo biglietto l'ho ripiegato accuratamente e conservato nella cover trasparente del mio telefono; mi faceva molto ridere, effettivamente quando sono concentrata, mi porto spesso la penna vicino alle labbra e la tengo premuta contro di esse. Non c'è un motivo per cui lo faccio, è un gesto spontaneo che viene naturale fare, un tic incontrollato.
Quando i miei occhi incrociarono quelli del l'inglese, lo ringraziai con il labiale e mi posizionai sulla mia seduta, pronta a sorseggiare il mio adorato cappuccino.
Dopo la pausa pranzo, dinanzi al nostro box, vidi una figura vestita in rosso guardare nella direzione del numero 4; avendo capito di chi si trattasse, decisi di avvicinarmi a lui.
<Che fai spii?> lo presi in giro
<Tieniti stretti gli amici ma ancora di più i nemici> sghignazzò Carlos
<Vacci a parlare> lo incoraggiai
<È un coglione> si stizzì lo spagnolo
<Ma ti manca> gli feci notare
Lo spagnolo non rispose. Sospirammo all'unisono.
<Il fatto che tra me e Lando ci siano dei problemi, non deve riguardare te, Carlos. È il tuo migliore amico, la tua metà, goditelo anche se non condividi le sue scelte e ti fa incazzare> lo rincuorai dolcemente, esprimendo sinceramente quale fosse il mio pensiero
Carlos mi sorrise, sembrava quasi alleggerito dalle mie parole.
<Vado> si voltò sgargiante verso di me<Corri> lo incitai
Mentre i miei occhi assistevano ad una scena dolcissima, ove i due amici stavano finalmente facendo pace e si abbracciavano forte, accanto a me si accostò una figura, mi voltai e vidi Charles.
<Hanno fatto pace, finalmente> esordì il monegasco
<Come sta il tuo naso?> gli domandai preoccupato
<Ancora al suo posto> sdrammatizzò Leclerc
<Mi dispiace tanto, davvero. Non avrei mai immaginato che..> mi scusai imbarazzata per l'accaduto
<Non devi scusarti, sono io che ho tirato troppo la corda e si è spezzata> affermò lui
<Perché lo fai? Non riesco a capire> gli domandai curiosa
<Perché mi piaci, Lucia. Tu non sei come le altre ragazze che ci circondano. Sei divertente, spontanea, non sei costruita, ma soprattutto, sei trasparente, tutto ciò che provi ti legge negli occhi> dichiarò Charles molto naturalmente
Lo sguardo del monegasco si era fatto intenso, era fisso nei miei occhi e mi faceva sentire piccola piccola davanti a lui.
<Charles... io..> balbettai in difficoltà
<Non preoccuparti. Volevo solo dirtelo, almeno una volta. Mi farò avanti solo quando i tuoi occhi smetteranno di guardare così Lando> spiegò Leclerc
<Così come?> mi uscì spontaneo
<Come se per te non esistesse nessun altro> mi disse il monegasco

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Just for You // Lando Norris
RomansaPerché quando le cose si fanno pesanti e il caos che mi circonda mi schiaccia, tu metti tutto al suo posto. Quando non so che fare e mi sento perso, tu mi prendi per mano e mi accompagni, in ogni decisione, in ogni percorso... tu ci sei ed io ho pa...