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Dopo il mio primo giorno di lavoro, ho passato le settimane a seguire, a chiedermi chi fosse questo Lando e dove lo avessi potuto incontrare. All'inizio credevo che il suo volto fosse familiare in quanto essendo il pilota di punta della scuderia, l'avrò visto in qualche foto sui social, ma quegli occhi, mi dicevano qualcosa in più, ma non riuscivo a capire e ricordare.

Una sera, mentre ero in azienda, il capo mi informò che c'era una riunione in corso e mi ha chiesto di restare per effettuare la chiusura e così ho fatto. A un certo punto della serata, mi sono affacciata alla grandissima porta a vetri a osservare il grande parco verde che circonda la sede tutto illuminato. In controluce, ho visto anche una figura in penombra, presa dallo spavento, ho bloccato le porte per impedirgli di entrare e mi sono allontanata; poco dopo mi vibra il cellulare, Josh.

<Che vuoi?> esordì scocciata

<Volevo dirti una cosa prima che lo scoprissi in altri modi> disse lentamente lui

<Non mi interessa> tagliai corto

<Martina è incinta> affermò secco

Il mio cuore mancò un battito. Ero pietrificata, restai in silenzio per non so quanto tempo, forse troppo. Mi ricomposi appena possibile e con un'aplomb innata risposi

<Congratulazioni>

<Lucia, io..> provò a dire lui

<Non mi interessa, buone cose> lo liquidai chiudendo la chiamata

Poco dopo, vidi scendere l'intero team dalla sala riunioni e accanto a Lando, notai un ragazzo piuttosto giovane, che gli somigliava un pò, cioè con un pò di fantasia forse.

<Va tutto bene?> mi chiese Zack preoccupato

<Si signore certo. Avete terminato?> domandai

<Si, scusa se ti abbiamo fatto fare tardi> mi sorrise

<Si figuri, nessun problema> risposi

Salutai il team e poi procedetti alla chiusura della sede. Mentre stavo percorrendo il lungo viale alberato, una mano si posizionò sulla mia spalla, facendomi saltare dalla paura; in una mossa presi lo spray al peperoncino dalla borsa e lo spruzzai verso colui che mi ha spaventato.

<AAHH! Sei pazza!> urlò la sagoma. <Sono Lando!> si affrettò a dire

<Lando?> domandai sbigottita

<Giuro che ti faccio licenziare> mi minacciò mentre si strofinava gli occhi

<Non ti strofinare, fai peggio> gli bloccai le mani mortificata

Presi dalla mia divisa il fazzoletto arancione, lo bagnai con l'acqua e dopo aver fatto accomodare Norris su una panchina lì vicino, gli tamponai gli occhi con la pochette imbevuta.

<Mi dispiace, non avevo capito che fossi tu> confessai dispiaciuta

<Zack ti ha visto sconvolta e mi ha chiesto di darti un passaggio> dichiarò lui

<Oh. Sto bene, è stato carino da parte sua preoccuparsi ma non ce n'é motivo> risposi mentre continuavo a pulirgli gli occhi

<Insomma, dovevi vedere che espressione avevi dipinta in volto. Comunque non sono fatti miei e non mi interessa, fosse per me sarei tornato a casa mia diretto> si alzò Lando quasi sprezzante del mio contatto

<Ti accompagno io a casa> gli proposi

<Vuoi uccidermi per caso?> mi domandò indignato

<Beh farei solo pulizia del mondo! Sei un cafone!> gli urlai andandomene e lasciandolo lì

Just for You // Lando NorrisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora