Fui sposato una volta...
Sembrano secoli ormai.
Ella morì: fu fortunata;
da allora la mia vita è tutt' al più miserevole/Dracula. Bram Stoker/
Vi avverto, se siete persone sensibili vi sconsiglio di leggere la parte segnata con queste emoji 🌹💀🌹. Per chi invece deciderà di leggere quella parte vi consiglio una lettura consapevole. Grazie🫶
DEVIL
Ero di nuovo in quel locale, l' Ofiuchos, ma questa volta giuro, non di mia spontanea volontà.
Infatti quando poi il mio Capo mi aveva riferito che sapeva dove ero andata quella sera, non si era incazzato, bensì mi aveva chiesto di tornarci e di fare la richiesta per iniziare a fare parte dei Bloodiest. Naturalmente non solo per un tornaconto economico, anche per ricavare informazioni su come i Bloodiest guadagnassero tutti i soldi di cui erano in possesso, e soprattutto le loro mancanze nell' organizzazione, per eliminarli. Ovviamente avrei dovuto riferirgli tutto ciò che avrei appreso. Non si era incazzato con me quando aveva saputo che ero andata al locale della gang nostra rivale per eccellenza, bensì ne sembrava... sollevato.
L' ansia era tanta, non solo perché avevo paura di imbattermi in un altro dei loro stupidi giochi, nonostante fosse mattina, ma in realtà avevo paura di incontrare il Trio dell' Ave Maria. Non sapevo a che ora lavorassero e questo non faceva che aumentare la mia preoccupazione.
Percorsi il lungo corridoio, quello che avevo percorso anche la scorsa volta, una volta da persona civile e l' altra a testa in giù sulla spalla di Loki. Una cosa di quel posto che mi lasciava sempre a bocca aperta però erano i grandi archi che creavano un contrasto con i tappeti rossi che mi ricordava molto il castello di Dracula descritto nel libro di Bram Stoker.
Varcai la soglia della porta dalla quale la scorsa volta avevo spiato un tizio -immaginavo il capo- che rimproverava Loki, Ares e Tyler.
Lo stesso tizio se ne stava seduto, sulla sua scrivania in legno di cedro, i capelli laccati all' indietro ed un paio di occhiali rettangolari che lo aiutavano con la lettura del giornale che teneva tra le mani in maniera scomposta.
«Non si usa più bussare?» Chiese stizzito. Evidentemente immaginava che io fossi una delle tante che lavorava nella gang, tanto che mi parlò senza nemmeno alzare lo sguardo dal giornale. Questo mi irritò, e non poco, perché pretendevo che la gente mi guardasse in faccia quando mi parlava, sempre, e lui non faceva eccezione. Feci un finto colpo di tosse per attirare la sua attenzione. Funzionò, infatti sollevò gli occhi sul mio volto, da sotto gli occhiali da vista con la montatura scura, senza però muovere il capo. Mi fissò in attesa che io parlassi.
«Vorrei che lei mi assumesse per lavorare nei Bloodiest.» Dissi di getto. Non ricordavo come, anni prima io fossi riuscita a farmi assumere dall' Universal, quindi per me era simile ad un primissimo "colloquio di lavoro". Per la prima volta in vita mia ebbi paura di un rifiuto, perché sicuramente il mio Capo non l' avrebbe preso bene.
«E in che ruolo vorresti giocare?» Chiese, non sapendo che per me quello era tutto meno che un gioco.
«Cecchina.» Poiché era l' unica cosa che sapevo fare. Al che lui fece un sorriso sghembo, si tolse gli occhiali e si alzò, posando sul tavolo il suo stupidissimo giornale. Non era molto alto, ma la stazza era alquanto possente, avvolto in un completo blu elegante che gli risaltava gli occhi.
«Vedi bambolina... qui noi non abbiamo bisogno di cecchini, siamo un po' più... violenti, non a caso ci chiamiamo Bloodiest...» rispose pacato, ed il suo nomignolo mi diede sui nervi.
«Allora farò da... carnefice» Risposi io, usando palesemente la parola sbagliata, con una semplice scrollata di spalle. Impulsiva. Non mi piaceva uccidere sul campo.
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moon souls
RomanceMiami Gennaio 2020, Devil Void, la cecchina più brava dell' "universal", una delle due più conosciute gang di Miami, viene incaricata di uccidere con il suo fucile a lungo raggio Eli Anderson, sorella del più famoso gangstar dei "the bloodiest": Lo...