CAPITOLO 20

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ELI

Scintilla.

Mi mancava.

L' avevo chiamato.

Dieci minuti dopo era qui, in ospedale, a litigare con gli infermieri dato che non lo lasciavano passare con qualsiasi cibo avesse deciso di portare.

Il bip regolare dell' elettrocardiogramma posto vicino al mio lettino mi faceva compagnia, ma non parlava. Mi sentivo sola, in ospedale, nonostante fossi circondata da medici che ogni ora, se non ogni trenta minuti, venivano a controllare come stessi, e di conseguenza blateravano qualsiasi cosa: dal meteo ai miei risultati.

Ares e Tyler erano due costanti sulle poltroncine vicino al mio lettino, ma se ne erano dovuti andare quando avevano saputo che sarebbe arrivato mio fratello, che attualmente diceva ai medici di andare a fanculo.

Quando finalmente riuscì ad oltrepassare la soglia della mia "stanza" sorrise sornione ed io scossi la testa. Gliel' aveva fatta ai dottori, ne ero sicura al 99,9%.

<<Come andiamo, Scintilla?>> Mi chiese lui entusiasta, sedendosi sulla poltroncina che ormai era nota essere quella di Tyler.

<<Nulla di che, Blake, qui su è tutto così monotono, vorrei poter uscire... Insomma non dico che Rendy non sia una buona compagnia, ma anche lui parla veramente poco, sai com'è no?>> Dissi io.

Lui aggrottò le sopracciglia confuso.

<<Rendy...?>> Non era uno di molte parole, ma almeno lui parlava, non come Ty, che ciò che pensava bisognava cavarglielo a forza dalla bocca.

<<Oh, beh...>> Dissi, indicando con un pollice l' elettrocardiogramma. <<Rendy.>> Bisbigliai. Lui mi guardò stralunato per poi scoppiare a ridere. E la sua risata contagiò anche me.

Loki non rideva mai, eppure aveva una risata stupenda, così come il suo sorriso, entrambi contagiosi.

Scosse la testa, cercando di placare la risata, mormorando una serie di "Okay".

<<Okay, -fece un respiro profondo- adesso chiudi gli occhi e fai una conca con le mani.>> Disse fissando gli occhi nei miei. Da piccoli litigavamo sempre, io li volevo verdi, ma anche lui, così quando qualcuno diceva che uno dei due li aveva più azzurri e l' altra più verdi, finivamo sempre per litigare ed alzare le mani. A volte lasciandoci anche dei lividi sulla pelle da bambini. Nulla di grave però.

Chiusi gli occhi, e mio fratello sparì dal mio campo visivo. Il bip di Rendy fece da sfondo ai miei pensieri.

Quando sentii un peso tra le mani aprii gli occhi. Sorrisi istantaneamente.

Loki aveva lo sguardo chino mentre si torceva le mani fino a farle scricchiolare, mentre io tra le mie, sorreggevo un' ovetto Kinder Sorpresa con sopra impressa la faccia di Neytiri, l' aliena alta due metri di Avatar, uno tra i miei film preferiti.

<<Oh... Blake...>> Dissi io, aprendo le braccia. Ero ancora debole, per questo una delle due finì subito accasciata sul materasso. Lui s' insinuò dolcemente tra le mie braccia, e ci lasciammo cullare con Rendy che ci suonava una serenata di bip.

Un singulto scosse il petto di mio fratello, ed al mio cuore si aggiunse una crepa. Io gli accarezzai i capelli. Era inutile fargli domande, non avrebbe risposto, se aveva bisogno di aiuto, lo avrebbe chiesto. Se gli avessi rivolto la parola in quel momento si sarebbe solo chiuso di più di quanto già non fosse.

<<Non riesco più a distinguere dove finisco io e dove inizia lui, Scintilla.>> Non stava piangendo, la voce era pacata, ma impastata dalle poche lacrime di prima, il respiro quieto come addormentato.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 23 ⏰

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