CAPITOLO 23

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DEVIL

Quando arrivai all' Ofiuchos non mi premurai di salutare nessuno, scesi direttamente al piano inferiore.

Il Capo dei Bloodiest ci aveva chiamati tutti, solo che io e Loki non potevamo arrivare insieme, nessuno doveva sapere di noi. Anche se non c' era nessun noi. E non ci sarebbe più stato.

Camminai su quel tappeto rosso che amavo, che alla prima occasione avrei rubato. Ormai era un dato di fatto.

Notai che la porta dell' ufficio del "Capo" era socchiusa. Sembrava lo facesse apposta a lasciarla così. Ovviamente come potevo non origliare?

Accelerai il passo, attenta a non farmi sentire. Più mi avvicinavo, più sentivo delle voci concise parlare con urgenza. Mi accostai ed origliai. Poi lo vidi.

Il Capo parlava con l' uomo della sparatoria, quell' uomo attraente, ma che puzzava come se avesse appena finito una gita nelle fogne, lo stesso uomo che aveva tentato di uccidermi dopo avermi chiesto di Loki. Cazzo, mi avrebbe uccisa vedendomi all' Ofiuchos dopo avermi vista indossare, quel giorno, una bandana nera, segno della mia appartenenza all' Universal.

Scossi la testa e mi concentrai su ciò che dicevano.

<<Devi farti dare i soldi, o non potrò più coprirti il culo!>> Disse l'uomo della sparatoria.

<<Me ne hanno dati solo la metà, gli altri non contano nulla per le loro famiglie! Poi quella donna occupa solo spazio!>> Rispose il Capo.

A quel punto l' uomo della sparatoria lo mise con le spalle al muro e lo afferrò per il colletto della camicia.

<<La Donna non occupa spazio. E' l' unica persona che abbia un minimo di utilità in questa merda di posto.>> Disse l' uomo sussurrando sul volto del Capo.

<<E portami quei maledetti soldi se non vuoi che chiami i federali.>> Continuò intimidatorio, allontanandosi leggermente. Sbarrai gli occhi. Quell' uomo era una minaccia per la serenità di mio fratello, perché se avesse chiamato i federali al 90% mi avrebbero trovata, e la polizia non vedeva l' ora di sbattermi dietro le sbarre. Quando non trovavano prove per un omicidio erano sicuri fossi stata io, ma non potevano mai dimostrarlo, per questo trovarmi sui "mezzi documenti" di una gang mi avrebbe distrutta. Ma avevo già un piano nel caso fosse accaduto, d'altronde conoscevano solo il mio nome.

<<Non chiameresti mai i federali, scoprirebbero anche te.>> Rispose con il fiato corto il Capo, risvegliandomi dai miei pensieri.

In tutta risposta l' uomo sorrise divertito dicendo: <<Ti ricordo che non sei mai stato la mia ultima ancora di salvezza, io non perdo mai.>>

Lo sguardo mi cadde sulla partita di Domino che era stata interrotta a metà.

Feci un respiro profondo per darmi coraggio ed entrai.

Il Capo mi guardò con disapprovazione, ma io gli ricordai che non bussavo mai, dopo di che fissai l' uomo.

Ora che lo guardavo negli occhi ero del tutto certa fosse lo stesso uomo che mi aveva tagliata alla gola. L' unico che avesse mai avuto l' occasione di farlo, ma di sicuro non di farlo una seconda volta. Non disse nulla, guardò solo alle mie spalle.

Quando mi girai, notai Ares, Loki e Tyler che aspettavano di entrare sulla soglia della porta. Loki esattamente dietro di me, come se fosse la mia ombra.

<<Perfetto, siamo tutti, possiamo andare.>> Disse il Capo, ancora alterato per la discussione con l' uomo, detto questo superò sia me sia il trio dell' Ave Maria.

Io però rimasi a fissare l' uomo, e lui ricambiò picchiettando due volte l' indice sulla sua spalla e facendomi l' occhiolino, dopo di che guardò dietro di me. Io raggelai, pensando che ci fosse una minaccia, per cui subito mi girai, ma era solo Loki. Non che fosse una minaccia da sottovalutare.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 10 ⏰

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