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Clarke 

Quella notte, per la prima volta da tempo, gli incubi legati a Mount Weather sembrano spariti, sostituiti dai timori legati alla gravidanza.

Mi vedo in pericolo, circondata da ombre minacciose, mentre cerco disperatamente di proteggere il bambino che porto in grembo.

Poi, un'altra scena si materializza nella mia mente tormentata: mi vedo dare alla luce il bambino, ma poco dopo viene rapito.

E ancora, vedo Bellamy, l'uomo che amo, correre verso di noi con coraggio, pronto a sacrificare la propria vita per salvarci.

La sua figura si dissolve lentamente nell'oscurità, mentre il dolore mi avvolge come un'ombra spaventosa.

Mi sveglio sudata e con il cuore che mi martella forte nel petto.

Guardo Bellamy, il suo volto sereno mentre dorme accanto a me.

Cerco di rannicchiarmi contro il suo petto, cercando conforto nel suo abbraccio protettivo, ma il terrore delle mie visioni mi tiene sveglia.

Resto immobile, osservando il suo respiro calmo, fino ai primi raggi di luce.

Quando Bellamy si sveglia, ci scambiamo un bacio veloce.

Ci alziamo e ci cambiamo, pronti per affrontare le sfide che ci attendono fuori dall'Arca. Ma prima che possiamo lasciare il nostro rifugio, siamo raggiunti da Raven.

«Clarke! Idra vuole parlarti, e ha detto che è importante».

Afferro la mano di Bellamy, guardandolo come se volessi chiedergli di non lasciarmi sola, poi mi rivolgo alla mia amica.

«Sai cosa vuole?»

«No, purtroppo no».

Decidiamo di raggiungere la sala delle riunioni, dove mia madre sta svolgendo il suo ruolo da consigliera insieme a Marcus e Idra.

Appena entro, Idra mi saluta con un cenno del capo.

«Idra, cosa ti porta qui?»

Domanda, cercando di mantenere la calma nonostante l'ansia che inizia a farsi strada dentro di me.

«Lexa ti vuole vedere».

Risponde con tono solenne.

Sentire il suo nome mi fa sussultare. Lexa, colei che mi ha tradita lasciandomi sola a combattere con il Popolo della Montagna, mettendo a rischio la vita dei miei amici.

«No».

Rispondo decisa, ma Idra scuote la testa e continua.

«Nia, la regina del Ghiaccio, vuole Wanheda e il suo potere. Per farlo, deve ucciderla. È per questo che messo una taglia sulla testa...».

Bellamy interviene.

«Wanheda? Chi è?»

Idra mi lancia uno sguardo significativo.

«Clarke».

Mi sento mancare l'aria, e indietreggio istintivamente, finendo per scontrarmi con Bellamy che passa una mano intorno al mio fianco, cercando di darmi sostegno in quel momento di smarrimento.

Senza concedere il permesso di entrare in argomento, esco dalla sala riunioni, sentendo il bisogno di aria fresca mentre le lacrime mi bruciano gli occhi.

Dietro di me, riconosco i passi di Bellamy che mi seguono silenziosamente. Raggiungiamo un luogo tranquillo e isolato, e mi siedo a terra, portando le gambe al petto.

La voce di Bellamy mi riporta alla realtà.

«Clarke, riusciremo a superare anche questo, come abbiamo sempre fatto. Se c'è da lottare, lotteremo insieme».

Scuoto la testa con veemenza, le lacrime ormai scivolano liberamente lungo le mie guance.

«No, non voglio ho già rischiato di perderti una volta».

Senza pronunciare una parola, Bellamy si siede accanto a me e mi prende tra le sue braccia.

«Ti devo dire una cosa».  

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