Clarke
Dopo che Titus lascia la stanza, mi trovo sola con Lexa.
Non posso fare a meno di esprimere le mie preoccupazioni riguardo alla recente violazione dei codici di lancio da parte della Nazione del Ghiaccio.
«Come hanno ottenuto i codici di lancio?»
Chiedo, cercando di capire cosa sia successo.
Lexa mi ringrazia per essere rimasta, ma io devo essere chiara sul motivo per cui sono qui.
«Non l'ho fatta per te, Lexa. L'ho fatto per il mio popolo».
Dico con fermezza.
«Devi promettermi che non ci tradirai più».
Le parole sembrano toccare Lexa profondamente, e lei si inginocchia di fronte a me.
È un gesto inaspettato, e mi guarda dritto negli occhi mentre giura fedeltà.
«Ti giuro la mia lealtà. Clarke Griffin, popolo del cielo».
Dice con sincerità.
Offro la mia mano a Lexa e l' aiuto ad alzarsi in piedi. È un momento di rinnovata fiducia tra noi, ma so che dobbiamo lavorare duramente per mantenere questa pace fragile tra i nostri popoli.
Rimanendo sola nella stanza, mi distendo sul letto, lasciando che i pensieri mi travolgano.
La mancanza di Bellamy è palpabile. Avrei dato qualsiasi cosa per avere anche lui qui con me.
Tuttavia, comprendo che Arkadia ha bisogno di lui ora più che mai. I nostri amici, la nostra famiglia, hanno bisogno della sua guida e del suo coraggio per affrontare le sfide che ci attendono.
Anche se la sua assenza è dolorosa, so che è lì fuori, lottando per noi e per il futuro di tutti noi.
Con dolcezza, appoggio la mano sul mio ventre e sussurro con voce calda e affettuosa.
«Ti amiamo, piccolino. Io e papà combatteremo sempre per proteggerti».
La promessa risuona nell'aria, piena d'amore e determinazione.
Il giorno seguente, mentre osservo dalla folla la battaglia tra Lexa e Roan, sostengo con tutto il mio cuore la mia leader.
Per un istante, ho il terrore che Lexa uccida Roan, ma invece lancia la sua spada verso Nia, la regina del popolo del ghiaccio. È una mossa inaspettata che mi lascia sconcertata.
Siamo in viaggio sui cavalli, attraversando i boschi, con il copro di Nia a bordo. Improvvisamente, le due guardie che ci stanno accompagnando si fermano. Scendo dal cavallo insieme a Lexa, e davanti a noi si staglia un'immagine di orrore: il terreno è insanguinato, testimone di una recente battaglia.
Una voce debole mi chiama.
«Indra!»
Esclamo sorpresa. Chiedo chi sia stato l'autore di tale strage, Indra mi risponde, rivelando che è stato Bellamy a risparmiarle la vita.
Bellamy? Questa rivelazione mi confondo profondamente. Chiedo a Lexa di permettermi di tornare a casa, poiché devo parlare con Marcus e capire cosa sia successo. Nonostante le mie supplice, Lexa rifiuta categoricamente il mio ritorno ad Arkadia.
Fortunatamente, grazie a Indra, riusciamo a contattare Marcus via radio.
A raggiungerci è Octavia. Il mio cuore trema all'idea di affrontare la verità.
Mi abbraccia e mi sussurra all'orecchio che sa tutto, che Bellamy le ha parlato del bambino. È un sollievo, ma anche una nuova ondata di emozioni. Mi sgorga una lacrima, e le chiedo di poter parlare con Bellamy.
La sua risposta mi raggela l'anima.
«Non sarà facile, Bellamy si è alleato con Pike».
*Nota autore: oggi sono bravina ho aggiornato due capitoli :3.
Fatemi sapere cosa ne pensate :*
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Insieme
FanfictionLa mia storia parte dalla fine della seconda stagione di The 100, ma con un cambiamento: Bellamy decide di fermare Clarke prima che se ne vada. Questo porta a un'intensa relazione tra i due personaggi principali e a una notte particolarmente signifi...