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Clarke 

Mi avvicino con cautela alla cabina di Niylah nei boschi. La vedo affacciata all'ingresso, pronta ad accoglierci.

«Mi dispiace davvero per quello che è successo a tuo padre, Niylah».

Dico sinceramente, cercando di trasmettere empatia attraverso le parole.

«Non volevo che nessun'altra persona dovesse soffrire a causa di ciò che sta accadendo».

Lei mi guarda con una miscela di dolore e rabbia negli occhi, ma posso vedere che apprezza le mie parole di compassione.

«Non è colpa tua, ma è difficile non provare rancore verso coloro che hanno portato così tanto dolore alla mia famiglia».

Riesco solo ad annuire, sentendo il peso delle sue parole.

«Ti prometto che faremo tutto il possibile per mettere fine a questa follia».

Continuo con fermezza.

«Ma abbiamo bisogno del tuo aiuto. Hai ancora uno dei braccialetti?»

Annuisce lentamente.

«Sì, ho ancora uno dei braccialetti. Ma non sarà facile per voi».

Niylah ci osserva in silenzio mentre leghiamo Raven al letto.

Le sue mani si stringono nervosamente intorno al braccio del letto, mentre il suo sguardo riflette una mescolanza di preoccupazione.

«Mi dispiace, Niylah».

Dico, cercando di trasmettere un po' di conforto attraverso le parole.

«So che questo è difficile per te, ma Raven non è lei stessa in questo momento. Dobbiamo tenerla qui finché non troviamo un modo per aiutarla».

Niylah annuisce lentamente, le labbra strette in una linea sottile.

«Capisco. Ma mio padre... È morto a causa loro».

Mi avvicino alei con un'espressione di compassione.

«Mi dispiace davvero per quello che è successo a tuo padre. Non era giusto».

Entro nella stanza, sentendomi ansiosa ma determinata.

Niylah mi porge il braccialetto con una mossa silenziosa, e io lo accetto con gratitudine.

«Grazie».

Mi affretto verso Monty e Sinclair, che stanno già lavorando sulle loro apperecchiature.

«Abbiamo il braccialetto».

Annuncio, mentre lo porgo loro.

«Dobbiamo capire come usarlo per liberare Raven».

Monty prende il braccialetto.

«Ci metteremo al lavoro subito».

Sinclair annuisce:

«Sì, potrebbe essere la nostra unica possibilità di salvarla».

Mentre i due si mettono al lavoro, sento la tensione crescere dentro di me. Non posso fare altro che sperare che trovino una soluzione in tempo.

Poi, improvvisamente, si sente il grido di Raven che riempie la stanza. Sensa esitare, corro nella direzione del suono insieme agli altri.

A.L.I.E. la sta costringendo a ferirsi per liberarsi.

«Raven, smettila!»  

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