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Bellamy

«Clarke...»

Inizio, stringendola a me con affetto mentre poso un bacio delicato sulla sua testa.

Non riesco a non notare la tensione nel suo corpo, e un'ombra di preoccupazione si insinua nella mia mente.

Spero che nulla di grave la tormenti, ma ho il presentimento che ieri mi abbia tenuto nascosto qualcosa d'importante.

La tengo ancora più stretta, cercando di trasmetterle tutta la mia solidarietà e il mio sostegno.

«Dimmi».

La incoraggio, desiderando ardentemente che condivida con me i suoi pensieri e le sue paure.

Clarke si asciuga le lacrime, balbettando qualcosa d'incomprensibile prima di riuscire finalmente a dire le parole tanto attese:

«Sono incinta».

Incinta.

Ripeto quelle parole nella mia mente, cercando di dar loro un senso mentre il silenzio cade tra di noi.

Ma è proprio lei a rompere il silenzio con una richiesta che mi scuote fino alle fondamente.

«Bellamy, di' qualcosa, ti prego!»

Le sue parole mi riportano alla realtà, e mi rendo cono che devo trovare le parole giuste per rispondere.

È una notizia sconvolgente, ma il mio cuore si gonfia di gioia e timore al pensiero di diventare padre.

Con un gesto delicato, appoggio la mia mano sulla sua pancia.

«Nessuno vi farà del male».

Riesco a sussurrare dopo un momento, e mi rendo conto che è la verità assoluta.

Li avrei protetti con la mia stessa vita, senza esitazione.

«Lo teniamo per noi, per il momento?»

Mi chiede, e la guardo negli occhi per un istante.

Avrei voluto gridare al mondo la nostra gioia, ma comprendo che, per ora, è meglio mantenere il segreto.

«Certo principessa».

Rispondo con un sorriso complice.

«Ma ora devo andare».

Forse ho fatto bene a non menzionare l'incontro di ieri con tre uomini del popolo del ghiaccio. La preoccuperebbe e non posso permettere che ciò accada.

«Non puoi restare?»

Mi domanda, guardandomi con occhi supplici.

«Mi piacerebbe, ma non posso».

Rispondo con sincerità, prendendole delicatamente il viso tra le mani.

«Ti prometto che tornerò presto».

Esco per fare i controlli di sicurezza insieme a Marcu e Monty.

Octavia ci segue a cavallo, il suo destriero marrone che si muove con grazia mentre attraversiamo il territorio circostante.

Mentre siamo ancora in viaggio per tornare al campo, la radio nella macchina squilla e mi affretto a a rispondere, sperando che non sia nulla di grave.

«Bellamy, sei lì?»

La voce di Raven echeggia attraverso l'altoparlante, carica di urgenza.

«Sì, sono qui. Cosa succede?»

Chiedo, la preoccupazione iniziando a farsi strada dentro di me.

«Abbiamo bisogno di voi al campo. Ora. È urgente».

Dice Raven, la sua voce tesa e rapida.

Scambio uno sguardo con Monty e Marcus, prima di rispondere.

«Siamo in arrivo».

Quando finalmente arriviamo, corro verso Raven, il cuore che batte forte nel petto.

«Dove è Clarke?»

Chiedo, l'ansia aumentando ogni secondo che passa senza vederla.

Lei mi guarda negli occhi, la sua espressione diventa seria.

«È stata rapita».

Dice con voce tremante, il timore evidente nelle sue parole.  

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