Tradimenti

94 4 1
                                    

Il giorno dopo Bulma si alzò e si vestí. Scese in cucina e vide che non c'era nessuno a parte sua madre che lavava i piatti.
"Buongiorno, mamma." Disse
"Buongiorno tesoro, dormito bene?"
Chiese la madre, ma Bulma sembrava assorta nei suoi pensieri.
"Chissà dov'è Vegeta, forse si sta già allenando." Pensò.
Nel mentre guardava fuori dalla finestra.
"Bulma, ci sei?"
Chiese allora la madre, che nel mentre le aveva fatto un'altra domanda.
"Ehm, come? Hai detto qualcosa?"
"Si, ti ho chiesto se vuoi il caffè. Ti vedo distratta, tesoro. Non starai forse pensando a quel bel Sayan, vero?"
Chiese maliziosa la madre, centrando il punto.
"Ma figurati, mamma. Non sto affatto pensando a quello scimmione."
"Peccato, è così affascinante. Fossi in te gli avrei già chiesto di uscire."
Concluse così Bunny.

Più tardi Bulma decise che si sarebbe dedicata del tempo andando in centro a fare un giro per negozi e così fece. Parcheggiò l'auto e si avviò per le vie del centro. Dopo aver fatto shopping, decise di andare al suo bar preferito a prendere un caffè, ma una volta arrivata di fronte alla vetrina del bar, vide qualcosa che non si sarebbe aspettata di vedere. Qualcosa che la turberà per il resto della giornata, forse anche di più. Vide Yamcha, il suo Yamcha, con un'altra donna. Stavano seduti uno di fronte all' altro e si tenevano per mano. Bastò quel dettaglio a fare affiorare in lei diversi stati d'animo, primo fra tutti la rabbia, poi subentrò la tristezza e infine, la disperazione. Non poteva ovviamente sentire cosa si stessero dicendo, ma già se lo immaginava. "Sei tutto per me", "sei unica", "sono così fortunato ad averti". Tutte cose che aveva detto a lei non molto tempo prima e che ora, forse, stava dicendo a lei. Decise che non avrebbe fatto lí una scenata, no, lo avrebbe affrontato non appena si sarebbero visti. Il suo cuore si spezzò in mille pezzi e si accorse che le lacrime le stavano rigando le guance. Con il morale a pezzi si avviò verso la macchina, dove si appoggiò con la fronte al volante e pianse. Pianse fino a farsi rossa in viso, poi si mise in moto e tornò a casa.

Più tardi nel pomeriggio, come previsto, Yamcha andò a casa della ragazza e lei non lo fece nemmeno entrare in casa. Lo affrontò in giardino.
"Come hai potuto farmi questo?? Come hai potuto?"
Urlò Bulma, in preda alla rabbia e alle lacrime.
"Ma Bulma, tu non capisci! Io quella la conosco appena! Non stavamo facendo nulla di male!"
"Ah no?? Ne sei proprio convinto? Allora spiegami cosa ci facevi con lei e per giunta le tenevi la mano!"
"È solo un'amica!"
Nel frattempo Vegeta, spazientito per le urla che si potevano udire anche dalla Gravity room uscì fuori e urlò a sua volta
"Ehi, la volete smettere? Quí c'è gente che si vuole allenare!"
"Fatti gli affari tuoi, tu!"
Rispose Yamcha con rabbia.
"Non mentirmi, Yamcha. Tu mi hai tradito!"
Sbraitò Bulma, nel mentre il Sayan decise di assistere alla scena.
"No, te lo giuro!"
Disse Yamcha, ma in tutta risposta si beccò uno schiaffo in piena faccia. Assistendo a quella scena il Sayan fece un sorriso a mezza bocca, divertito e Yamcha se ne accorse.
"Che hai da sorridere tu? Si può sapere?" Chiese allora Yamcha.
"Mi diverte qualsiasi scena di violenza, se proprio vuoi saperlo."
Vegeta restò ad assistere all' intera scena, Bulma sbraitava e Yamcha cercava di giustificarsi.
"Devo ammettere che quella donna ne ha di carattere." Pensò Vegeta tra sé.
Il litigio si concluse con Bulma che diceva a Yamcha di andarsene e lui con la coda tra le gambe se ne andò.

Quella sera Bulma non dormí, ma pianse ancora.
"Come ha potuto farlo? Yamcha io ti odio...ti odio!!" Pensò, stesa sul letto aggrappandosi al cuscino con tutte le forze che aveva. Nel frattempo però, non si era accorta che qualcuno era nascosto dietro la porta ad ascoltare.
"Guarda quante lagne per un buono a nulla. Come fa una come lei a starci così male per uno così, proprio non me lo spiego." Pensò tra sé Vegeta.
La ragazza per un momento si calmò e udí un rumore di passi appena fuori la porta.
"Chi c'è?" Chiese.
"Dannazione mi ha sentito! Ora mi toccherà entrare." Pensò Vegeta, arrabbiato con sé stesso.
Entrò nella stanza e intravide Bulma sdraiata sul letto, dato che la luce era spenta i due giovani erano rischiarati solo dalla luce della luna.
"Non riesco a dormire con i tuoi piagnistei."
Disse lui, infastidito.
"Ah, sei tu Vegeta, scusami se ti tengo sveglio, non riesco a smettere di piangere."
"Si può sapere che ti prende? Oggi gli hai dato il benservito e ora ti metti a piangere per lui!"
La rimproverò il Sayan.
"Ma..ma io.."
"Stai sprecando il tuo tempo, piangere per un buono a nulla come quello è da sciocchi! Lui non ti merita e lo sai anche tu."
Bulma rimase immobile a udire quelle parole. Davvero le aveva sentite? Da lui?
"Vegeta tu..stai dicendo che.."
"Che quello non vale niente, è soltanto un miserabile e tu lo sai bene! Allora perché non reagisci, dannazione?"
Possibile che si stesse davvero prendendo a cuore la situazione?
"Oh, Vegeta.." pensò Bulma, meravigliata. Non credeva che il Sayan potesse provare emozioni, anzi, pensava che niente potesse toccarlo.
"Non farti illusioni, lo dico solo perché altrimenti non riuscirei a dormire. Faresti meglio a farlo anche tu."
Detto ciò, uscì dalla porta e si diresse in camera sua.
Il solito Vegeta. Figurarsi se non ci fosse stato di mezzo un altro motivo, magari più profondo. Eppure, pensò Bulma, perché preoccuparsi così tanto per quanto successo? In fondo Vegeta aveva davvero un cuore? Da lì in poi, i rapporti con il Sayan sarebbero cambiati, lui sarebbe cambiato, in un modo che lei non poteva nemmeno lontanamente immaginare.

Una storia complicataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora