L'intervento di Goku

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Quella stessa sera, Goku decise che avrebbe parlato a Vegeta. Intanto, quest'ultimo, era di nuovo assorto nei propri pensieri e guardava da lontano la luce che proveniva dalla stanza in cui si trovavano Bulma e il piccolo Trunks. Tutto taceva. Il sole aveva lasciato spazio alla luna e le stelle, le quali brillavano come non mai. Era incredibile pensare che di lì a poco, forse, non avrebbero più goduto di uno spettacolo simile. Vegeta si tormentava di aver causato lui, con la sua superbia, quel disastro annunciato e tutto ciò lo divorava dall' interno.
"Come è potuto succedere? Io, il Grande Vegeta, sono stato battuto da quell' essere! E ora minaccia di distruggerci tutti. Non mi sono mai sentito tanto umiliato in vita mia."
Pensò e nel frattempo aveva staccato un ramo dall'albero a cui era poggiato con la schiena. Lo prese e lo sgretolò, con rabbia. D'un tratto avvertì una presenza alle sue spalle. Era Goku.
"Buonasera, Vegeta."
Disse Goku.
"Che sei venuto a fare qui, Kaaroth?"
Chiese Vegeta, con tono minaccioso.
"Bulma mi ha detto che sei preoccupato per il torneo e così sono venuto qui per parlarti."
"Che pettegola! Quando imparerà a tenere la bocca chiusa?"
Pensò, a denti stretti.
"Anche se fosse, questi non sono affari tuoi! Tornatene da dove sei venuto!"
Ringhiò Vegeta.
"Sarà, ma visto che parteciperemo entrambe al torneo, l'affare è anche mio, se permetti."
Rispose Goku, pacato.
"Ascolta, fai bene a preoccuparti, dopotutto ora hai anche tu una famiglia, o mi sbaglio?"
Vegeta a quelle parole si infiammarono gli occhi. Come si permetteva di parlare così? Della sua famiglia? Una famiglia che a malapena aveva considerato ma che ora era diventata qualcosa di importante anche per uno come lui. Quella frase lo colpì nell'orgoglio, sapeva che Goku aveva ragione e detestava con tutto sé stesso ammetterlo.
"Comunque sia, forse abbiamo una possibilità contro quel mostro. Abbiamo un'arma segreta."
Continuò Goku.
"Un'arma segreta, hai detto? E sarebbe?"
Chiese Vegeta, curioso.
"Non mi va di sbilanciarmi e ti dico solo che è un'ottima risorsa. Ma lo vedrai con i tuoi stessi occhi al torneo."
Rispose Goku, facendo crescere sempre di più la curiosità di Vegeta.
"Stai bleffando, non è vero, Kaaroth?"
Chiese Vegeta.
"No, non sto bleffando, è la verità."
Disse Goku, con tranquillità.
"A proposito di famiglia, quasi dimenticavo."
Disse Goku, ad un certo punto.
"Perché non te la sposi? Sto parlando di Bulma, naturalmente. Ne sarebbe felicissima."
Vegeta sgranò gli occhi. Una cosa del genere non gli era nemmeno mai passata per la testa.
"Sposarla?"
Chiese, incredulo.
"Certo, così lei e il piccolo Trunks diventerebbero legittimamente tuoi. Che ne dici?"
L'idea non lo aveva mai sfiorato e ancora una volta, forse, se possibile, ancora più di prima, detestava con tutto sé stesso ammettere che Goku aveva ragione. Il piccolo Trunks meritava di essere riconosciuto come suo figlio e quella poteva essere una soluzione da prendere in considerazione.
"Bene, è tutto quello che avevo da dirti. Ci si vede al torneo."
Disse Goku e si teletrasportò a casa. Vegeta nel mentre continuava a pensare.
"Un' arma segreta...che hai intenzione di fare, Kaaroth?"
Pensò e poi la mente gli fece tornare il pensiero del matrimonio.
"Non c'è tempo, devo agire in fretta!"
Pensò e così volò sulla terrazza della stanza dove Bulma aveva appena messo a letto il loro figlio. La portafinestra era aperta ed entrò.
"Bulma, esci. Devo parlarti."
Disse. Bulma lo guardò con sguardo interrogativo.
"Dimmi. Che succede?"
Chiese.
"Come faccio a dirglielo? Di sicuro non mi metterò in ginocchio, è troppo umiliante."
Pensò, nel frattempo Bulma lo guardava, confusa.
"Kaaroth mi ha detto che c'è un modo affinché tu e il piccolo Trunks possiate diventare legittimamente miei."
Disse Vegeta, cercando le parole giuste.
"Si, in effetti c'è un modo."
Disse Bulma, poi, d'un tratto, si rese conto di cosa stava per accadere.
"Oh mio Dio...stai facendo sul serio? Vorresti chiedermi.."
Chiese Bulma, incredula.
Vegeta annuí, senza aggiungere altro.
"Oh, mio Dio...oh, mio Dio! Sta succedendo davvero? Tu..tu vorresti.."
Iniziò a balbettare lei dall'emozione.
"Se ti aspetti che te lo chieda direttamente e mi metta in ginocchio te lo puoi scordare!"
Disse Vegeta, con il suo solito tono arrogante.
"Non serve, sei stato chiarissimo! E ti dico si. Si! si! mille volte si!"
Disse lei, sprizzante di gioia. Gli corse incontro e lo abbracciò forte.
"Certo che ti voglio sposare.."
Disse.
"Il torneo è tra due giorni, quindi conviene sbrigarci."
Disse Vegeta.
"Fammi capire, tu vorresti sposarti subito?"
Chiese Bulma, sorpresa.
"Esatto. Non abbiamo molto tempo."
Disse Vegeta.
"Devo avvisare i miei genitori. Potrebbe svolgersi qui, direttamente. Oddio, sono così emozionata!"
Disse Bulma, in preda alla felicità più assoluta. Alla fine glielo aveva chiesto, in un modo tutto suo, ma lo aveva fatto e non stava più nella pelle. Non c'era molto tempo e avrebbe dovuto organizzare il tutto nel giro di sole ventiquattro ore.
"Devo pensare a un sacco di cose. Oddio, ce la farò in un solo giorno? Ma che importa, sono troppo felice!"
Pensò e nel frattempo era già corsa a dirlo ai suoi genitori.

"Come? Volete sposarvi? Subito?"
Chiese incredulo suo padre.
"Sì, esatto. Non c'è un minuto da perdere!"
Disse Bulma, determinata.
"Bene. Domattina avviserò il sindaco, è un vecchio amico e non sarà difficile convincerlo a sposarvi con così poco preavviso."
Disse il signor Brief.
"Ti ringrazio, papà. Nel frattempo io e la mamma penseremo al resto!"
Doveva occuparsi di tutto e in così poco tempo. Doveva pensare al vestito, il suo bouquet, le fedi e a qualche decorazione da mettere in giardino.
"Sarà una cerimonia molto intima, dato che non c'è tempo per invitare nessuno. Ci saremo solo noi due, mamma, papà, il piccolo Trunks e Trunks da grande. Sarà comunque stupendo!"
Pensò, in visibilio.
Bulma non stava più nella pelle. Sognava il matrimonio da quando era solo una ragazzina e mai avrebbe pensato di unirsi un giorno proprio con qualcuno come Vegeta. Dentro di sé avvertiva un turbine di sensazioni, come l'euforia, l'eccitazione e l'ansia. Ansia per i preparativi e iniziava a domandarsi se tutto sarebbe andato secondo i suoi piani.
Nonostante questo, si sforzava di pensare positivo, infondo lei e Vegeta stavano per sposarsi e questo era ciò che più contava.
"Tesoro, che ne dici se Vegeta indossasse uno dei miei smoking? Dovremmo avere la stessa taglia."
Disse il signor Brief.
"È un'ottima idea, papà! Al vestito di Trunks adulto ci penserò io. Non vedo l'ora!"
Disse Bulma e corse a dirlo a suo figlio grande.
"Come? Papà ti ha chiesto di sposarlo?"
Chiese incredulo, Trunks.
"Non me lo ha espressamente chiesto, sai come è fatto tuo padre, ma l'intenzione è quella!"
Trunks nonostante al primo impatto fosse stupito della cosa, in cuor suo era felice per i suoi genitori.
"Strano, nel futuro non siete mai riusciti a sposarvi, ma sono felice per voi, mamma."
Disse.
Bulma era in preda all'euforia. Non stava più nella pelle e non vedeva l'ora che arrivasse quel giorno.
"Sarà tutto perfetto! Oh, mio Dio. Stento ancora a crederci!"
Ma era tutto vero. Di lì a poco lei e Vegeta si sarebbero sposati e si sarebbero uniti per sempre.
Decise di fare una lista dei luoghi in cui si sarebbe dovuta recare, ma fu più difficile del previsto. Fortunatamente il piccolo Trunks dormiva tranquillo e non poteva assistere alla crisi di nervi che stava avendo sua madre.
"Dunque, vediamo. Potrei passare da qui per le decorazioni, ma anche qui non sarebbe male. Oh, accidenti, è così complicato scegliere il posto giusto per queste cose!"
Disse tra sé, scoraggiata. Fortunatamente entrò sua madre in quel momento.
"Tesoro, sei ancora sveglia? Che ci fai a terra con tutti quei fogli?"
Chiese la signora Brief.
"Ecco, vedi mamma, sto facendo un elenco delle cose che ci servono per organizzare il matrimonio, ma sto letteralmente andando nel pallone. Ci sono un sacco di posti che vorrei visitare per questa o quell'altra cosa, che devo fare? Non posso ancora sdoppiarmi!"
Disse lei, demoralizzata.
"Ma tesoro, non serve che tu vada da tutti quanti. Ci divideremo e andremo da chi ci ispira di più!"
Disse la madre e Bulma fu d'accordo.
"A proposito, come mai Vegeta ha tanta fretta di sposarsi?"
Chiese ad un certo punto la madre.
"Francamente non ne ho idea, ma è un comportamento che non mi stupisce più di tanto, lui è abituato ad avere tutto e subito e penso sia questa la ragione."
Disse Bulma.
"O magari semplicemente non vede l'ora di sposarti, tesoro. Sei così fortunata, un marito così affascinante non si trova facilmente oggigiorno. Pensa a quanto saranno invidiose le tue amiche!"
Disse la signora Brief, ridendo ed uscì dalla stanza.
Bulma effettivamente non aveva riflettuto sul perché tanta fretta di sposarsi, ma poi un pensiero la colpì e gli tornò in mente l'espressione del Sayan mentre la sera prima parlavano in giardino.
"E se fosse la paura a spingerlo ad un'azione simile?"
Pensò.
"No, è impossibile. Vegeta non ha paura di niente e di nessuno."
Continuò a pensare.
"Ma se invece fosse così? Se addirittura uno come lui ha paura del futuro, allora.."
Esitò, ma aveva già la risposta.
"Allora per tutti noi sarà la fine."

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