Il tempo passava e la pancia per Bulma era sempre più pesante. Il suo seno si era visibilmente ingrossato e aveva urgentemente bisogno di nuovi reggiseni, così un giorno decise di recarsi al centro commerciale vicino casa per comprarne qualcuno.
"Questo è perfetto per lei, a mio parere."
Le disse una commessa del negozio, una ragazza piuttosto giovane.
"Lo provo, allora. Grazie mille!"
Disse Bulma e così si avviò verso il camerino, nel frattempo si guardò attorno. C'erano indumenti intimi di ogni tipo: tanga, perizoma, brasiliane, ma anche vestaglie da notte e altri tipi di reggiseno. Bulma, a tal proposito, ne vide uno in particolare che la colpì. Si trattava di un reggiseno senza pizzi o decorazioni, in cotone, molto basico, senza coppe preformate o ferretto ma comunque molto sostenibile, perfetto per lei.
"Questo qui sembra molto comodo! Leggiamo l'etichetta.."
Lesse l'etichetta, dove vi era scritto "reggiseno comfort Bra".
"Oh, che peccato, non c'è scritto quanto costa. Beh, poco male, lo prenderò lo stesso!"
Disse tra sè e lo tolse dall' appendino.
Mentre stava per dirigersi di nuovo verso il camerino, nella sua testa le frullava ancora il nome del reggiseno.
D'un tratto si fermò di colpo. Le era appena venuta un' illuminazione. Sarebbe stato quello il nome della bambina.
"Ho trovato! La bambina si chiamerà Bra! È un nome insolito, ma mi piace un sacco!"
Disse tra sé e nel mentre saltellava per la gioia. Quel giorno, dopo molto pensare, era arrivata alla fatidica soluzione. La bambina si sarebbe chiamata Bra.I mesi passarono e arrivò in un attimo il giorno del parto. Anche questa volta il neonato era puntuale come un' orologio svizzero e così, di buon mattino, Bulma e i suoi genitori si avviarono verso l'ospedale.
Anche quella volta Bulma venne caricata su una barella e trasportata in sala operatoria, stavolta però, anche Vegeta era presente, nonostante non fosse voluto entrare in stanza con la moglie. Bulma se la sarebbe cavata benissimo anche da sola e lui lo sapeva bene, così si mise tranquillo ad aspettare appena fuori la porta della sala parto.
Dopo un tempo che sembrava interminabile, si udì un pianto e tutti fuori dalla sala capirono che la bambina era nata. Quel giorno si era sparsa la voce e così la stanza di Bulma e della bambina era inondata di gente. Goku, Chichi, Gohan con Videl e Goten furono i primi ad arrivare, seguiti da Crilin e C18. La bambina venne sballottata a destra e sinistra e questo fatto causò l'irritazione di Vegeta, ma dato che a Bulma non dava alcun fastidio si astenne dall' intervenire.
"Ehi, Vegeta! Perché non vieni a vedere tua figlia? È una bimba stupenda!"
Lo incalzò Goku, ma Vegeta, come era prevedibile, non rispose e rimase appoggiato alla parete in un angolo, lontano da tutti.
Trunks, che era un giovanotto, si era avvicinato e la bambina gli aveva afferrato una ciocca di capelli.
"Ehi, piccolina, smettila, mi fai male!"
Disse Trunks alla sorella, ridendo dell'avvenimento, ma lei non lo lasciò e lui constatò che aveva già una forte presa nelle mani. Dopo che se ne erano andati tutti, Bulma volle riposare e chiese di poter rimanere da sola con la piccola, la notte l'avrebbero passata in ospedale per comodità.Tornata a casa con la piccola, Bulma si rese conto che la casa era un vero macello e che avrebbe dovuto darsi da fare subito nel sistemarla.
"Vegeta, tesoro, ti dispiacerebbe tenere Bra per un po'? Devo sistemare casa e non posso fare tutto con una mano sola!"
Vegeta rimase spiazzato da quella richiesta, poiché non era ancora rimasto solo con la bambina e oltretutto non aveva mai tenuto in braccio un neonato, ma riluttante lo fece. Sotto sotto aveva voglia di conoscere finalmente sua figlia.
Prese la bambina, che nel frattempo dormiva tranquilla e si avviò verso la cameretta della piccola, per posarla nella sua culla. Mentre stava per appoggiarla nel lettino però, la bambina si svegliò e lui temette di essere stato poco accorto nel posarla e che si sarebbe messa subito a piangere, ma con suo grande stupore la bambina non solo non pianse ma gli sorrise, con uno di quei sorrisi sdentati che fanno i bambini a quell'età e qualcosa dentro di lui si mosse. Nonostante questo, decise di andarsene e così la appoggiò al materasso, ma non appena gli voltò le spalle, Bra si mise a piagnucolare.
"Per favore! Non incominciare, ti.."
Vegeta non finì la frase. Parlando si era avvicinato inconsapevolmente a lei e si rese conto che stava per prenderla in braccio. Questa cosa lo spiazzò, non erano da lui questo tipo di gesti che per Bulma invece erano del tutto naturali. Si fermò di colpo, con le braccia poggiate sul materasso e si mise a fissare la bambina. La bambina, di rimando, si mise di nuovo a sorridere ed era evidente che voleva il suo papà.
"Che mi succede? Non mi sono mai sentito così prima d'ora!"
Disse, spaventato.
La bambina continuava a sorridere, mentre lui, dentro al petto, sentiva un rumore che gli arrivava dritto alle orecchie e gli rimbombava in testa. Era il suo cuore. Decise di prendere coraggio e riprese in braccio la piccola. Si sedette sulla sedia accanto alla culla e si mise a osservarla, incuriosito.
Era bella davvero. Aveva due enormi occhi azzurri come sua madre, un ciuffetto sbarazzino di capelli turchini e la carnagione chiara. Tendeva le manine verso il viso di Vegeta e lui le avvicinò il dito indice per farglielo afferrare, cosa che lei fece. Dopo quel piccolo contatto, Vegeta si accorse che sua figlia aveva una bella stretta e che aveva senza ombra di dubbio preso da lui.
"Sarai una guerriera formidabile, figlia mia."
Pensò e per la prima volta in vita sua sorrise. Le rivolse un sorriso affettuoso e lasciò che si addormentasse tra le sue braccia. Serena e tranquilla con il suo papà. Vegeta si rese conto, in quel momento, di non aver mai conosciuto l' amore in una forma così intensa. Era un sentimento che lo travolgeva, un misto di gioia indescrivibile e paura schiacciante. La paura di non essere abbastanza, di non poter proteggere quella vita fragile che dipendeva completamente da lui. Ma allo stesso tempo, sentiva una determinazione che non aveva mai provato prima. Avrebbe fatto qualsiasi cosa per lei. Avrebbe affrontato qualsiasi cosa per garantirle un futuro sereno. Così, in modo del tutto inaspettato e spontaneo al tempo stesso, si chinò e depositò un bacio sulla fronte della bambina, sentendo la sua pelle morbida contro le labbra e le disse:
"Benvenuta al mondo, piccola mia."
In quel momento, Vegeta sentì che un legame indissolubile si era formato. Non importava cosa il futuro avrebbe riservato, sapeva che la sua vita aveva ora un nuovo significato, un nuovo scopo. Mentre stringeva sua figlia al petto, sentì che la sua anima si riempiva di una luce nuova, una luce che solo l'amore di un padre può dare. Una luce che mai aveva attraversato il suo corpo, ma che ora lo inondava. Una luce che avrebbe condiviso con lei e con lei sola, la sua piccola Bra.
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Una storia complicata
RomanceSalve a tutti! sono nuova ed è la prima volta che pubblico, siate gentili con me, mi raccomando e mi scuso per eventuali errori di ortografia, ho scritto di getto e potrebbero essercene sicuramente. Da sempre fan della coppia Bulma e Vegeta, ho scri...