Il mattino dopo Bulma lasciò il piccolo Trunks a suo padre e andò con la madre più in fretta che poté in centro. Aveva pianificato tutto la notte prima, senza chiudere occhio, in parte per il piccolo Trunks e in parte per organizzare la giornata seguente, pregando di non tralasciare nulla.
Come prima tappa andarono dal fioraio per scegliere le decorazioni e il bouquet. Una volta lì, optarono per un mazzo di rose bianche, le sue preferite e due piccoli vasi di margherite. Poi, passarono alla volta dell'abito e Bulma decise che avrebbe indossato qualcosa che le avrebbe ricordato per sempre quel giorno.
"Questo qui è perfetto!"
Disse, tenendo in mano un abito da cerimonia che l'aveva molto colpita. Più passava il tempo e più l'eccitazione cresceva. Mancava ancora qualche dettaglio e poi avrebbero concluso la corsa all'organizzazione. Decisero di concedersi una pausa e andarono al loro bar preferito per bere un caffè.
"Yamcha, anche tu qui? Come stai?"
Chiese Bulma, vedendo il ragazzo seduto ad un tavolino.
"Ciao Bulma, signora Brief. Io sto bene e voi?"
"Non dovresti essere ad allenarti per il torneo?"
"Oggi ho deciso di riposarmi. E voi? Che state combinando?"
Bulma arrossí un poco in volto.
"Beh, ecco..noi stiamo organizzando il mio matrimonio."
Disse la ragazza, un po' emozionata.
"Come? Vegeta ti ha fatto la proposta? Non ci posso credere..."
Disse Yamcha, con un filo di delusione nella voce.
"In effetti è così, vuole che ci sposiamo domani."
"Domani, hai detto? Ma è davvero tra pochissimo! Cosa gli è saltato in mente?"
A quel punto Bulma arrossí ancora di più. Nemmeno lei lo sapeva, ma era quello che desiderava e più di ogni altra cosa.
"Ora dobbiamo andare, Yamcha. Il tempo stringe e noi abbiamo ancora un sacco di cose da fare!"
"Capisco...allora, ci si vede. Ah e Bulma?"
Disse d'un tratto Yamcha, prima che la ragazza andasse via.
"Si?"
Chiese lei.
"Congratulazioni...davvero. Sono felice per te."
Disse lui, con tono sincero.
"Ti ringrazio, Yamcha. Vedrai, un giorno troverai anche tu la persona giusta! Ne sono più che sicura!"
"Credevo di averla già trovata, ma poi le cose sono andate diversamente.."
Disse lui, con una punta di malinconia.
"Pazienza, arriverà anche per me il momento del riscatto. Ci vediamo!"
Continuò e poi le salutò con un cenno della mano.
"Povero Yamcha, si vede che è ancora cotto di te, tesoro."
Intervenne la signora Brief, dopo che si erano allontanate.
"Già, l'ho notato anche io...beh, io non posso farci nulla, mamma. Vedrai che con il tempo gli passerà! O almeno, lo spero..."
Detto ciò, tornarono alle loro commissioni.Il giorno speciale arrivò in men che non si dica e Bulma era più nervosa che mai mentre si preparava.
"Bene, ci siamo! Oddio e se ho dimenticato qualcosa? Qualcosa di fondamentale? No, credo di aver pensato a tutto."
Disse tra sé e poi guardò il piccolo Trunks, anche lui vestito di tutto punto per l'evento.
"Tesoro mio, sei bellissimo!"
Disse al bambino, prendendolo in braccio.
"Tesoro, posso entrare?"
Chiese la madre, bussando alla porta della sua stanza.
"Si, certo!"
"Volevo farti avere una cosa."
Disse la madre e le porse un ciondolo a forma di rosa.
"Questa me la regalò tuo padre prima che ci sposassimo. A me ha portato bene, sono sicura che anche per te sarà la stessa cosa!"
Bulma se lo mise subito, estasiata.
"Che te ne pare, mamma?"
Chiese.
"Sei un incanto, tesoro. Vegeta rimarrà a bocca aperta!"
Rispose la signora Brief, scacciando via una lacrima che le era scesa sulla guancia.Arrivò il fatidico momento e Bulma si recò in giardino con a fianco suo padre, il quale la prese sottobraccio. Il suo vestito rispecchiava tutto ciò che aveva sempre desiderato indossare per il proprio matrimonio, un abito semplice, color perla, senza spalline, il quale seguiva perfettamente ogni forma del suo corpo e si stendeva lungo dietro di lei. Il bouquet di rose bianche completava quello spettacolo per gli occhi. Era emozionatissima. Quando vide Vegeta rimase senza parole. Non lo aveva mai visto in smoking ed era davvero uno schianto. Lei e suo padre arrivarono all'altare improvvisato entrambe emozionati, poi, lui la baciò sulla guancia e la lasciò andare.
"Siamo qui riuniti oggi, per celebrare l'unione di questa coppia."
Iniziò il sindaco, procedendo con il discorso di rito per la cerimonia.
"Bulma, ripeti dopo di me. Io Bulma.."
"Io, Bulma.."
Ripeté la ragazza.
"Prendo te, Vegeta..come mio legittimo sposo."
"Prendo te, Vegeta..come mio legittimo sposo."
Quest'ultima frase la ripeté con non poca emozione nella voce.
"Per amarti e onorari tutti i giorni della mia vita, finché morte non ci separi."
Concluse Bulma e una lacrima le scese lungo la guancia.
Quando fu il turno di Vegeta le cose non andarono esattamente come previsto.
"Ora, tocca a te Vegeta ripetere dopo di me."
"Sta scherzando, spero. Non dirò niente del genere!"
Disse il Sayan, stizzito.
"È la prassi, ragazzo mio. Altrimenti il matrimonio non potrà essere valido."
Disse il sindaco e Vegeta si irritò ancora di più.
"Forza, papà. Puoi farcela!"
Disse Trunks adulto.
"Non ti immischiare, tu!"
Rispose Vegeta.
Il sindaco riprese la cerimonia.
"Io, Vegeta.."
"Quanto è umiliante tutto ciò."
Pensò e riluttante ripeté la frase.
"Prendo te, Bulma come mia legittima sposa."
Anche qui il Sayan, sempre a denti stretti, ripeté la frase.
"Per amarti e onorari tutti i giorni della mia vita, finché morte non ci separi."
In quel momento Vegeta perse le staffe.
"Questo mai! Non mi potete costringere! Non dirò mai una cosa simile, io sono il grande Vegeta, dannazione!"
Il sindaco rimase perplesso e non seppe più come riprendere in mano la situazione.
"Posso continuare io al suo posto?"
Chiese Trunks, venendo in aiuto di suo padre.
"Beh è un po' insolito. Non mi era mai capitato prima una situazione del genere!"
Disse il sindaco, sempre più perplesso per la piega che avevano preso le cose.
"Se è possibile sono pronto a fare le veci di mio padre."
Disse educatamente Trunks. Vista la situazione, il sindaco si arrese e disse al ragazzo di concludere lui la frase al posto del padre. Bulma, nonostante ciò era comunque felice di stare per sposare quell'uomo tanto orgoglioso e pieno di sé. Si ricordò di quando era stata a casa di Chichi e la donna le aveva chiesto cosa l'avesse fatta innamorare del Sayan e lei rispose:
"Per il suo essere così orgoglioso. È testardo e arrogante ed è proprio per questo che mi sono innamorata di lui!"
Tornata alla realtà, Trunks adulto prese in mano la situazione e disse:
"Per amarti e onorari tutti i giorni della mia vita, finché morte non ci separi."
Bulma, vedendo quella scena comunque tenera si fece prendere di nuovo dall'emozione.
"Grazie, tesoro."
Disse lei, con le lacrime agli occhi.
"Con i poteri conferitomi dallo Stato, io vi dichiaro: marito e moglie. Puoi baciare lo sposo."
Bulma non se lo fece ripetere e si gettò al collo del Sayan, il quale rimase palesemente sorpreso da quell'azione ma non si ritrasse.
Alla cerimonia seguì un pranzo in giardino tutto preparato dalla signora Brief e i pochi presenti pranzarono tutti insieme. Il sole del mezzogiorno lasciò spazio ben presto ai caldi colori della sera e mentre tutti si alzavano, Bulma notò che Vegeta si era allontanato e si era poggiato con la schiena ad uno dei salici piangenti del giardino.
"Ehi, che fai qui tutto solo?"
Chiese Bulma, ma Vegeta non rispose. Aveva di nuovo quell'aria cupa e la ragazza capì che stava pensando al torneo. Ad un tratto si voltò a guardarla.
"Dov'è il piccolo Trunks?"
Chiese e la ragazza si meravigliò che volesse saperlo.
"È con mio padre, perché?"
"Vieni con me."
Le disse e le tese una mano. Lei gli porse la sua e lui la prese in braccio per poi mettersi in volo.
"Dove stiamo andando?"
Chiese lei, confusa, ma non ottenne risposta.
Arrivarono poco dopo su una piccola isola deserta, dove i colori del cielo si riflettevano sulle acque tranquille e limpide dell'oceano.
"Oh, che meraviglia! Non avevo mai visto quest'isola prima d'ora!"
Disse Bulma.
"È qui che mi sono allenato per un po', quando me ne sono andato."
Disse Vegeta.
"È stupenda!"
Disse lei, entusiasta. Lui le si avvicinò e le slacciò l'abito aprendole la zip dietro la schiena. Bulma si irrigidì.
"Aspetta un attimo, non vorrai farlo qui? All'aperto?"
Chiese lei, turbata.
"Tranquilla, non verrà nessuno."
Disse lui, con tono distaccato, ma che lei trovò comunque rassicurante.
Bulma lasciò cadere l'abito ai suoi piedi e rimase in intimo, intanto anche lui aveva iniziato a spogliarsi. Non le era mai capitato di fare l'amore all'aperto, era la prima volta per lei, ma fu comunque eccitante. Il Sayan le stava sopra e saggiava ogni centimetro del suo corpo. Quel corpo che era da mesi che non assaporava e che suo malgrado gli era mancato.
Fecero l'amore e poi rimasero sdraiati ad ammirare l'orizzonte. Poco dopo, Vegeta si rivestì.
"Bulma, alzati. Dobbiamo andare."
Disse e Bulma si alzò un po' riluttante, voleva stare ancora un po' sdraiata a godersi lo spettacolo.
Dopo essersi rivestita si avvicinò al Sayan, ma lui non si mosse.
"Devo dirti una cosa."
Disse lui e Bulma riuscì a malapena a sentirlo parlare da quanto aveva abbassato la voce.
"Dimmi. Che succede?"
Chiese lei.
"Ti devo le mie scuse."
Disse lui, in tono asciutto, guardando verso il basso.
"Cosa?"
Chiese lei, sorpresa.
"Non costringermi a ripeterlo!"
Disse lui, a denti stretti.
"No, no. Ho capito benissimo. Sono solo un po' sorpresa, tutto qui."
Disse lei. Vegeta, il grande Vegeta, il principe dei Sayan, stava chiedendo scusa per qualcosa e a Bulma bastò questo per rimanere senza parole, ma poi si rirpese.
"Mi stai chiedendo scusa per cosa, esattamente?"
Il Sayan dapprima non rispose, forse perché stava cercando le parole giuste da usare. Bulma restò in attesa, incuriosita.
"Non sono stato un buon padre per il piccolo Trunks. Ma le cose cambieranno, te lo prometto."
Bulma ebbe un sussulto. Aveva veramente detto ciò che aveva sentito? Parole che mai e poi mai si sarebbe aspettata di udire da un uomo tanto orgoglioso e pieno di sé. In più le aveva fatto una promessa e se c'era una cosa che aveva imparato dai Sayan è che mantengono sempre la parola data.
"Oh, Vegeta.."
Sospirò Bulma e gli si avvicinò, lo cinse con le braccia e si abbandonò a quel tenero gesto. Lei alzò lo sguardo su di lui, intento ancora a guardare verso il basso. Le sue parole furono come una ventata di aria fresca in una giornata afosa, ma il peso di tutti quei giorni di assenza pesava ancora sulle sue spalle. Lui si sentì strano, diverso. Come se si fosse levato un peso dal petto che lo stava opprimendo. Sapeva che le scuse da sole non sarebbero bastate a cancellare il passato, ma era pronto ad impegnarsi e a prendersi le proprie responsabilità. Era solo l'inizio di un lungo viaggio che lo avrebbe portato alla redenzione, ma per la prima volta, forse, c'era speranza nel loro futuro. Per la prima volta, si era reso conto che le sue azioni avevano una conseguenza e che ora non era più il momento di pensare solo a sé stesso, ma anche a Bulma e al piccolo Trunks, che finalmente poteva contare anche su un'altra persona nella sua vita: suo padre.
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Una storia complicata
RomanceSalve a tutti! sono nuova ed è la prima volta che pubblico, siate gentili con me, mi raccomando e mi scuso per eventuali errori di ortografia, ho scritto di getto e potrebbero essercene sicuramente. Da sempre fan della coppia Bulma e Vegeta, ho scri...