Capitolo 11

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8 mesi dopo,
27 marzo 2015

MANUEL'S POV
"Amore, ti prego sorridi un po'." Le dico per la millesima volta.
"Lasciami stare, non è serata!" Sbuffa Katniss chiudendosi in camera e lasciandomi da solo per il corridoio di casa mia.
Busso leggermente alla porta e dopo qualche secondo la apro entrando in camera.
È seduta sul letto con la testa tra le mani.
Mi avvicino a lei e mi siedo sul letto, porto un braccio sulle sue spalle.
"Hey tesoro, vieni di là con gli altri... Ti divertirai." Le sussurro cercando di convincerla a ritornare nel salotto per festeggiare il mio ventinovesimo compleanno.
"No! Non voglio... Ho bisogno di stare da sola, ho bisogno di tempo per metabolizzare la notizia." Dice alludendo a qualche giorno prima, quando uno dei suoi amichetti a lasciato una delle band per cui ogni tanto canta.
Credo che fosse Zarry o Zed; anzi no, è Zayn!
Comunque, è da due giorni che è depressa... Ha saputo della notizia proprio durante un'amichevole contro la nazionale australiana, per fortuna che sia io che lei eravamo in panchina perché quando Zayn l'ha chiamata al telefono è scoppiata a piangere e si è rintanata nello spogliatoio.
Ho fatto del mio meglio per consolarla.
Ritorno in salotto dai miei ospiti e la serata trascorre piacevole, però si sente la mancanza della mia amata Katniss.

+

Quando anche l'ultimo invitato va via, ritorno in camera da lei che sta già sonnecchiando.
"Hey piccola, siamo rimasti soli." Le dico togliendomi la maglietta ed i fastidiosi jeans che si stanno facendo sempre più stretti.
Poi vado in bagno a lavarmi e dopo qualche minuto mi sdraio sul letto accanto a lei.
Le cingo i fianchi con il braccio e le bacio dolcemente il retro del collo.
"Amore, sei sveglia?" Le domando.
"Mmh..." Mugola lei in risposta.
"Sai... Stavo pensando a te che non mi hai fatto il regalo per il compleanno..." Ridacchio, anche se nessun oggetto potrebbe mai uguagliare l'amore che lei prova per me e niente vale più della sua presenza nella mia vita.
Katniss è l'unica cosa di cui ho realmente bisogno per andare avanti.
Adoro ogni suo piccolo difetto perché è proprio tutto ciò che la rende perfetta ai miei occhi.
Si gira verso di me.
"Oh, scusa Manuel." Dice chiaramente dispiaciuta. "È successo tutto così in fretta e non lo so... Mi dispiace davvero tanto."
"Hey, stavo scherzando, tesoro mio. Il più bel regalo sei tu." Avvicino lentamente le mie labbra alle sue e la bacio dolcemente.
Mi ci addormentiamo, il suo respiro regolare è così rilassante.
E poi sono contento perché per un po' staremo assieme.

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8 mesi dopo,
29 marzo 2015

KATNISS' POV
"Hey Holger! Sei pronto per la partita di oggi pomeriggio?" Domando non appena il mio amico entra nello spogliatoio dello stadio.
"Ovviamente, Katniss!" Esclama ridendo. "Devi assolutamente segnare almeno 3 goal contro la Georgia!"
Si siede vicino a me che sto finendo di allacciarmi gli scarpini da calcio, ho cambiato modello ed adesso ho un paio di Nike Mercurial Superfly rosse.
Holger intanto si spoglia e si mette la divisa d'allenamento.
"Per una volta non sono l'ultima ad uscire dallo spogliatoio!" Ridacchio e tiro un pugnetto a Holger.
"Scusa, eh! Stavo dormendo." Risponde falsamente indignato.
"Ma è mezzogiorno!" Ribatto.
"Dormivo lo stesso." Sorride e si infila i parastinchi.
"Sei peggio di me, tesoro." Lo prendo in giro ed aspetto che sia pronto così possiamo uscire insieme dallo spogliatoio.
"Finalmente siete arrivati." Ci sgrida mister Löw. "Adesso possiamo iniziare l'allenamento." Dice e poi iniziamo a fare i giri di campo di riscaldamento.
Io corro vicino a Manuel e Bastian.
Purtroppo ci sono stati dei cambiamenti per quanto riguarda i convocati della partiti di oggi e di quella del 25 quindi non ci sono alcuni ragazzi con cui ho giocato in Brasile.
Ad esempio Matthias Ginter è stato convocato per giocare con la nazionale U21 mentre Julian ed Erik non sono stati proprio convocati.
Mi dispiace perché sono davvero simpatici e miei amici.
Poi ci sono quelli come Lahm e Miroslav che hanno abbandonato la nazionale perché dicono di essere troppo vecchi. Mi mancherà un sacco giocare con loro.
I nuovi convocati sono Jonas Hector, Holger Badstuber, Sebastian Rudy, Karim Bellarabi, Ilkay Gündogan e Max Kruse.
Holger, Max ed Ilkay li conoscevo già mentre con gli altri tre non ho ancora fatto amicizia.
Non sono stati riconvocati - oltre a Erik, Julian, Philipp e Miroslav - anche Kevin Großkreutz e Per Mertesacker.
Poi ci sono stati anche alcuni cambiamenti sui numeri di maglia, però io sono sempre il 19.
L'allenamento non dura tantissimo perché Löw non vuole farci stancare prima della partita, così verso le 15 siamo liberi di tornare in albergo.
Io decido di andare a fare un giretto per Tiflis Governorate - è la città in cui alloggiamo - con Holger, visto che Manuel non vuole.
Stiamo via giusto un paio d'ore e poi ritorno in albergo per dormire un po'.
Quando entro in camera, Manuel sta dormendo ancora e mi accoccolo a lui nel letto.
Gli accarezzo per un po' i capelli biondi e poi mi addormento anche io.
Verso le 17 ci troviamo tutti nella sala da pranzo per fare una merenda veloce e, poi con il pullman, ci dirigiamo allo stadio.
Ogni volta è come se fosse la prima partita e sento tutta l'agitazione che ho in corpo aumentare ogni secondo che passa prima dell'inizio dalla partita.
Nello spogliatoio Löw ci da qualche consiglio e ci augura la buona fortuna, come al solito.
Io più che altro sono ansiosa perché con alcuni ragazzi sarà la prima volta con cui gioco una partita di calcio e quindi non so esattamente quali siano i loro punti deboli e quali no.
Scendiamo in campo, siamo agguerriti e abbiamo voglia di vincere. Dobbiamo vincere perché le ultime partite non sono andate molto bene.
Come ogni volta: cantiamo l'inno, poi c'è la stretta di mano tra i giocatori delle due squadre e la foto di ogni team.
Prima di iniziare, c'è la scelta del campo o palla e quindi io, in veste di capitano, devo scegliere uno dei due. Di solito si fa testa o croce con una monetina.
Io scelgo la palla mentre il capitano della squadra georgiana sceglie il campo.

La partita non va molto bene per me, infatti i miei compagni evitano di passarmi la palla ed al 15° minuto Löw mi sostituisce facendo entrare Mesut Özil al mio posto ed il capitano diventa Schweinsteiger.
Nonostante ciò, vinciamo 2 a 0 grazie al goal di Reus al 39° minuto e di quello di Müller al 44°.
Nello spogliatoio Löw dice che mi deve parlare in privato e quindi usciamo nel corridoio.
"Cosa stai facendo, Katniss?" Mi sgrida.
Guardo la punta dei miei scarpini rossi e all'improvviso li trovo molto interessanti.
"Katniss! Cosa ti sta succedendo? Anche mercoledì hai giocato per poco perché stavi davvero facendo schifo. Per fortuna che ti ho sostituito con Podolski." Dice senza alzare la voce.
"Ehm... Mi scusi mister, è che ho avuto dei problemi con un mio amico... Cioè, lui ha avuto dei problemi ed io ho cercato di aiutarlo ma credo di aver solo peggiorato la situazione." Balbetto, tenendo lo sguardo fisso sul pavimento.
"Stai parlando di Zayn Malik, giusto?"
Annuisco.
"Tranquilla Katniss, però vedi di tenere i problemi personali fuori dal campo. Adesso torna a cambiarti." Mi da una pacca sulla spalla e sparisce.
Io torno nello spogliatoio a testa bassa, scusandomi con tutti.

A TRUE LOVE STORY NEVER ENDS 2 || M. Neuer & J. LawrenceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora