Capitolo 22

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un anno e un mese dopo,
20 agosto 2015

MANUEL'S POV
"Manuel, ho davvero bisogno di parlarti. Sono a casa tua." Dice Katniss con tono disperato dall'altro lato del telefono.
"Amore, adesso sono nello spogliatoio. Dammi il tempo di farmi la doccia e sono da te, okay?" Rispondo cercando di tranquillizzarla.
Riattacco e metto il telefono nel mio borsone, poi prendo l'asciugamano e vado verso la doccia.

Prima di uscire dallo spogliatoio, mi friziono i capelli fino a quando non sono completamente asciutti. Arraffo la mia borsa ed esco dal locale salutando i miei amici e compagni di squadra.
Raggiungo in fretta la mia macchina e dopo qualche minuto arrivo difronte a casa mia, dista poco dall'Allianz Arena.
Appena entro, Katniss mi travolge in un abbraccio da orso ubriaco.
"Piccola." Le sussurro mettendole le mani a coppa sotto il mento e poi le stampo un bacino sulla punta del naso.
Ridacchia ma poi ritorna seria.
"Ti devo parlare." Ecco, ha detto le parole che un uomo non vorrebbe mai sentirsi dire da una donna - soprattutto se è la sua fidanzata.
"Dimmi tutto, tesoro." Rispondo cercando di mantenere un'espressione neutra e non facendo trapelare l'ansia che comporterà questo discorso.
"Ogni tanto capitano delle cose che non si hanno programmato." Dice.
Alzo un sopracciglio e spero solo che non mi abbia tradito un'altra volta.
"Ti giuro che mi sono completamente dimenticata quindi, tecnicamente, è colpa mia." Continua a parlare ma non capisco a cosa si stia riferendo.
"Non capisco di cosa tu mi stia parlando!" Mi giro e mi incammino verso la finestra del salotto. Lei mi raggiunge e mi circonda i fianchi con un braccio.
"Sono incinta, Manuel." Sussurra con voce flebile.
"Chi è il padre?" Le parole mi escono dalla bocca con istinto e senza riflettere.
La sua espressione muta da sorpresa ad arrabbiata in mezzo secondo.
"Come?!" Ritrae il braccio di scatto e mi tira uno schiaffo. "Io ti dico che sono incinta e tu mi chiedi 'chi è il padre?', qual è il tuo cazzo di problema? È ovvio che sia tu il padre visto che sei il mio fidanzato ma a te non sembra ovvio neanche questo. Manuel, io non so davvero cosa fare con te..." Urla disperata e si allontana il più possibile da me.
Neanche io so cosa dire.
Non mi sento psicologicamente pronto a diventare padre, non ne sarei davvero capace e soprattuto non vorrei mai che mio figlio crescesse con un padre inadeguato.
"Abortisci." Rispondo secco, cosa che mi risulta difficile perché so che Katniss vorrebbe davvero un figlio. "Scegli: o me o il figlio."
"Non puoi chiedermi questo!" Singhiozza e le lacrime non smettono di scendere sul suo magnifico viso.
"Invece sì, te lo sto chiedendo." Cerco di mantenere un tono distaccato.
Più volte mi ha detto che quando litighiamo rimango sempre impassibile ma lei si sbaglia perché non sa che in realtà sto morendo dentro.
E no, non vorrei scendere a questi livelli. Non vorrei mai chiederle di scegliere tra me e quello che potrebbe essere nostro figlio ma davvero non mi sento pronto. E poi so che la perderei, Katniss inizierebbe a vivere solo per il bambino e mi metterebbe da parte.
So che il nostro rapporto cambierebbe radicalmente a causa di uno stupido e rumoroso poppante.
"Sai una cosa, Manuel? Io ho già scelto! Ma non mi aspettavo una tua reazione di questo genere. Pensavo che saresti stato felice e invece mi sbagliavo, come di tutto il resto." Scuote la testa e riprende un'attimo fiato. "Addio Manuel, addio e questa volta è per sempre."
Mi guarda un'ultima volta sperando che possa cambiare idea ma io sono irremovibile.
Rilascia un lungo respiro ed esce da casa mia.
È inutile dire che non appena sparisce dalla mia visuale, il cuore smette immediatamente di battermi.
Sono perso senza di lei.

A TRUE LOVE STORY NEVER ENDS 2 || M. Neuer & J. LawrenceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora