A TRUE LOVE STORY NEVER ENDS 2 || M. Neuer & J. Lawrence

Capitolo 26

un anno e due mesi dopo,
21 settembre 2015

KATNISS' POV
"Tim, certe volte mi chiedo perché ti ho lasciato per poi tornare da te strisciando ed incinta. Mi chiedo perché continui a sopportarmi nonostante ti abbia tradito e mentito. Sei una delle migliori cose che mi siano mai successe nella vita e ringrazio Dio - se esiste - per avermi fatto incontrare una persona come te. Grazie Tim, grazie davvero di tutto. Ti amo." Gli sussurro con le lacrime agli occhi perché sono sicura di non aver mai incontrato un ragazzo così, a parte Alexander e lui.
Mi guarda riconoscente, ha gli occhi lucidi e sembra davvero colpito dalle mie parole.
"Katniss, all'inizio pensavo che la nostra fosse solo una cotta adolescenziale ma più stavo con te e più mi rendevo conto di quanto in realtà tenessi a te. Non possiamo programmare certe cose ma io penso che fosse destino quello di tornare insieme, davvero. Ti amo più di ogni altra cosa al mondo. Grazie di esistere, amore mio." Dice lui e sono parole che gli vengono dal profondo del cuore perché lui non è mai stato un tipo troppo sentimentale. Capisco dal movimento del suo corpo, dei suoi occhi e della sua testa che è sincero.
Ci baciamo perché sento che sia la cosa più giusta da fare ogni volta che sono con lui, lui è una scelta giusta.
Però ho come la sensazione che ci sia anche qualcosa di sbagliato in quello che facciamo. Non mi sento completa quando sono con lui: mi sento guarita dalle ferite del mio cuore ma non completa. C'è solo una persona che mi fa sentire tale ed è la stessa che mi ha allontanata.
Tim è così dolce con me, mi tratta sempre come se fossi una bambola di porcellana pronta a distruggersi al minimo tocco.
Mi sento al sicuro tra le sue braccia forti e muscolose ma sento che tutto questo non è la cosa di cui ho davvero bisogno. Chiudo gli occhi ed approfondisco il bacio, ho bisogno di spegnere il cervello e lasciarmi andare.
Le sue mani raggiungono in fretta i miei fianchi e tocca la pelle sotto alla mia maglietta. Con lui non c'è bisogno di troppe parole, gli bastano solo i gesti. Mi prende in braccio e mi fa stendere sul suo letto.
Si regge su i gomiti per non schiacciarmi la pancia, non è ancora evidente e di conseguenza nessuno a scuola si è reso conto che io sia incinta.
"Tim, dovrei finire i compiti di spagnolo." Ridacchio non appena le sue labbra incontrano il mio collo.
Si alza di malavoglia da me e mi lascia a fare i compiti.
"Vado a fare un giro, tesoro. Ci vediamo dopo." Dice e poi esce da camera mia senza proferire un'altra parola.
Credo che si sia offeso, a lui piace molto il rapporto carnale. Continuo a fare i miei compiti di spagnolo, senza farmi troppi problemi.

+

Tim ritorna qualche ora dopo. è sorridente e ha alcune foglie tra i capelli, credo che sia andato a fare un giro in moto.
"Katniss, ho comprato un regalo per nostro figlio." Si siede sul divano vicino a me e mi poso un piccolo pacco color crema sulle cosce.
Lo scarto, tastando con i polpastrelli la consistenza morbida del contenuto.
È una tutina bianca, del colore della neve più puro.
Con le lacrime agli occhi immagino già la prima volta in cui vedrò mio figlio.
Voglio essere una madre presente e prendermi le mie responsabilità.
Vorrei essere una madre perfetta, vorrei essere la madre che non ho avuto e non sono stata per Davi Lucca.
Tim mi accarezza la guancia dolcemente e lascia un bacio sulla mia fronte.
"Spero che ti piaccia." Sussurra dolcemente e mi bacia ancora, questa volta le sue labbra combaciano con le mie.
"Non vedo l'ora che nostro figlio la indossi." Rispondo e mi lascio trasportare dal suo abbraccio.
Guardiamo un film e poi andiamo a dormire.

+

La mattina dopo mi sveglio nel letto di Tim. Profuma così tanto di lui che è come averlo accanto anche se lui non c'è. Molto probabilmente mi sta preparando la colazione.

Il resto della giornata passa come sempre: scuola, compiti e Tim. Ormai è l'unica cosa che rompe la mia solita monotonia.
Non pensavo che avrei superato così facilmente la rottura con Manuel.
Però continua a mancarmi terribilmente.