Capitolo 24

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un anno e due mesi dopo,
14 settembre 2015

TIM'S POV
Mi erano mancate così tanto le labbra di Katniss.
Sono talmente dolci e morbide che sembrano zucchero filato ed io non posso fare a meno di continuare a baciarle.
Le mie mani raggiungono disperate i suoi capelli mori ed intreccio alcune ciocche alle mie dita.
I secondi sembrano interminabili e si sente solo il rumore delle nostre bocche.
Quando ci manca il respiro, ci stacchiamo e lei mi fissa negli occhi in attesa di una qualche spiegazione.
"Katniss?" Le domando prendendole una mano tra le mie. È così piccola, morbida e vellutata con le unghie smaltate di nero che esaltano la pelle pallida.
Sorride dolcemente e poi, con voce flebile, sussurra: "Tim, è tutto okay. Davvero."
"Non ti sei pentita di avermi baciato?" Sorrido di rimando.
"No, e ti giuro che lo rifarei ancora..."
Non fa in tempo a finire la frase che le mie labbra sono già sulle sue.
È un bacio più disperato di quello di prima. Le nostre bocche si bramano disperate e le nostre lingue si cercano desiderose di contatto.
Katniss mugola quando la mia mano si fa strada in mezzo alle sue gambe e le stringo la coscia.
"T-tim." Sussurra ed io mi blocco di colpo.
"Sì?" Domando prontamente e con la paura di aver fatto qualcosa di sbagliato.
"Andiamo a casa tua?" Sorride maliziosamente lasciandomi capire molte cose.
Annuisco, mi alzo e le allungo una mano aiutandola ad alzarsi.
Usciamo in fretta dalla baracca ed in due minuti siamo già sulle nostre moto pronti a partire.
Le faccio strada verso casa mia. Sono riuscito a trovare un appartamento non troppo lontano dalla sua villetta.
È da anni che desidero baciare Katniss e finalmente stasera potrò farla di nuovo mia.
È stato straziante vederla tra le braccia di qualcun altro che non fossi io ma adesso, baciandomi, mi ha dimostrato che è pronta a ritornare da me. E non c'è cosa più eccitante.

Dopo una quindicina di minuti siamo davanti al mio appartamento.
Parcheggiamo le moto e saliamo le scale di corsa.
Le fottutissime chiavi non vogliono farsi trovare e, dopo averle cercato freneticamente fino in fondo alla tasca dei miei jeans, finalmente le trovo.
Entriamo e, non appena la porta è chiusa, Katniss si fionda ancora sulle mie labbra.
Nella foga del bacio mi ritrovo contro il muro e lei è completamente spalmata sul mio corpo.
Sento qualcosa che si sta risvegliando tra le mie gambe.
La afferro per i fianchi e la sbatto al muro, geme in chiaro segno di apprezzamento.
Le mordo il labbro inferiore e lei mugola qualcosa senza senso.
"Vieni di là in camera?" Le sussurro a fior di labbra.
Annuisce e poi mi bacia con una ferocia inaudita.
Percorriamo in fretta la distanza che ci separa dalla camera, ne approfitto per spogliarla e lei fa lo stesso con me.
Una volta sdraiati sul letto, niente mi ferma più. Le strappo l'intimo color carne e mi fiondo sul suo collo lasciando più segni violacei possibili.
La sua pelle è coperta solo da una miriade di lividi e da i miei baci umidi.
Il suo seno è più grosso e sodo di quanto ricordavo e le mie labbra lo percorrono tutto come se volessero esplorarlo.
Mi fa impazzire così tanto questa ragazza!
È inutile dire che sia già bagnata e pronta per me, così come lo sono io per Katniss.
Mi morde e graffia la spalla non appena affondo in lei con una spinta violenta.
La riempio pienamente e mi godo la sensazione di ogni centimetro della sua pelle contro la mia.
Le si mozza il respiro non appena le mie spinte si fanno più feroci e veloci.
Mi sento così bene ogni volta che sono con lei e la parte più selvaggia di me esce allo scoperto.
Con lei non ho bisogno di nascondere il vero me.
Divento più selvaggio tanto che mi giro con la schiena contro al materasso e affondo le dite nelle sue natiche carnose.
È tutta un sussulto dietro l'altro e giuro che non c'è cosa migliore che sentire Katniss gemere.

Raggiungiamo l'amplesso ed io mi riverso in lei senza badare alle conseguenze - tanto so già che è incinta.
Rimaniamo avvolti tra le lenzuola fresche beandoci del nostro abbraccio.
Lei ha la testa appoggiata sul mio petto palpitante.
"Ti amo, Tim." Dice all'improvviso e continuando a fissare il muro difronte a noi.
Una strana sensazione di caldo e beatitudine avvolge con un caldo abbraccio il mio stomaco.
Sono tre semplici parole che mi portano in paradiso ogni volta che è lei a pronunciarle.
"Ti amo così tanto, moja ljubezen." Nonostante mi abbia lasciato e sia stata con altri ragazzi dopo di me, lei rimane il mio amore, l'unica in grado di farmi toccare il paradiso con un dito ma anche l'unica in grado di farmi cadere nel fuoco dell'inferno con un solo sguardo.
Katniss è letale.
Il suo amore - per quanto possa essere sincero e vero - è letale come il più velenoso dei serpenti.
Si insidia nel tuo cuore e ti fa morire lentamente ed atrocemente.
"Non vorrei essere azzardato..." Ho paura di spaventarla ma devo dirglielo perché devo marchiarla con il mio amore. "Vuoi tornare con me?" Alle parole accompagno delle lente carezze su i suoi capelli.
"Certo che voglio, Tim." Risponde contro ogni mia aspettativa.
Lei mi sorprende sempre. Pensavo che dicesse di no e che si pentisse di quello che abbiamo appena fatto ma credo che stia iniziando a dimenticarsi del suo ex fidanzato Manuel.
Katniss si appoggia su i gomiti e si sporge verso di me.
Mi bacia dolcemente e posso assicurare che non ci sia visione più paradisiaca che lei in questo momento.
Sento che ho fatto la scelta giusta.
"Ti amo, Katniss. Ti amo così tanto che mi voglio prendere cura di te e di tuo figlio. Sono sicuro che potremmo essere una famiglia felice."
Anche se abbiamo solo 19 anni io e quasi venti lei, so che insieme potremmo crescere il bambino che porta in grembo.
Mi sorride riconoscente e poi mi bacia ancora.
Non mi stancherei mai dei suoi baci.

+

La mattina dopo ci svegliamo abbracciati e sento il cuore scoppiare di gioia.
Non è un risveglio piacevole perché c'è la sveglia del mio telefono che sta trillando da un paio di minuti.
Katniss strofina il viso contro il mio petto e dopo si alza per andare in bagno a vestirsi.
Intanto, mi metto dei pantaloncini e vado in cucina a prepararle la colazione.

Sento un paio di mani che mi cingono i fianchi ed un paio di labbra che si posa sulla mia spalla.
"Buongiorno amore..." Sussurra Katniss la mia pelle. "Ho lasciato alcuni segni sulla tua spalla..." Squittisce ed io sorrido.
"Ciao, piccola." Mi giro e la bacio dolcemente. "Ti ho preparato la colazione." Le indico le cose sul tavolo e poi vado in bagno a lavarmi e vestirmi.
Metto un paio di pantaloni neri ed una felpa grigia.
Ritorno in salotto da Katniss e poi usciamo di casa.
Ho deciso che stamattina l'accompagno io a scuola. Ho bisogno di marcare il territorio in modo che nessun ragazzo si avvicini a lei con strane intenzioni.
Le metto il casco in testa con fare protettivo e lei sorride.
Vorrei tanto baciarla ancora ma adesso c'è uno strato di plastica ad impedircelo.
Infilo il mio caso e poi parto sgommando.

Una volta davanti al cancello della sua scuola, sento un peso sul cuore: non vorrei lasciarla andare.
Entro nel piccolo parcheggio e accosto la moto vicino ad un paio di macchine.
Katniss smonta leggiadra dalla sella e si avvicina a me.
Si sfila il casco e poi alza un po' il mio in modo che rimanga appoggiato sulla mia testa.
"Ciao, Tim." Dice soave e poi mi bacia.
In pochi secondi diventa qualcosa di disperato e le nostre bocche si mangiano fameliche.
Ho la sensazione di avere mille occhi puntati su di noi, ma né io né Katniss c'è ne preoccupiamo.
"Ti amo." Sussurra staccandosi un attimo dalle mie labbra.
"Ti amo, piccola. Vengo a prenderti all'una." Le rispondo e lei si allontana.
Mi guarda per l'ultima volta e poi entra nel grosso edificio.
Mi manca già.

A TRUE LOVE STORY NEVER ENDS 2 || M. Neuer & J. LawrenceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora