Capitolo 20

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11 mesi dopo,
7 giugno 2015

MANUEL'S POV
Giuro che questa volta lo uccido. È la prima cosa che penso quando dopo aver visto il video che mi ha mandato Neymar. Lo uccido con le mie stesse mani.
Tutto il mio sangue sta bollendo dalla rabbia, mi tremano le mani e il mio respiro si è fatto irregolare.
Giuro che niente potrà fermarmi questa volta.
Chiudo di scatto il Mac e lo lascio sul divano, mi alzo e cerco subito il telefono.
In meno di un secondo, Katniss mi risponde al telefono.
«Ciao amore. Sto arrivando!» La sua voce è gioiosa e traspare felicità.
«Tra quanto sei qui? Ti devo parlare.» Rispondo secco, cercando di non farle capire che sono molto, molto, molto arrabbiato.
«Sono appena arrivata!» Risponde e poi chiude la chiamata.
Dopo un paio di minuti fa capolino da dietro la porta.
Un sorriso smagliante le illumina il viso quando dice: "Scusa se ieri sera non ho risposto ai tuoi messaggi."
Si avvicina a me per baciarmi ma mi ritraggo di colpo.
Non sopporto l'idea che quelle labbra abbiano toccato qualcun altro, soprattutto Neymar.
"Manuel, è tutto okay? Mi sembri strano..." Dice ingenuamente, quindi lei non sa niente.
"Katniss, niente è okay. Non riesci neanche ad immaginare cosa ti abbiano fatto!" Urlo disperato. Niente potrà fermarmi questa volta.
"Manuel, calmati!" Alza la voce. "Ieri sera ho solo bevuto due o tre bicchieri di vodka... Non è successo niente di che!"
Scuoto la testa: "Katniss, ti hanno drogata."
Apre gli occhi di scatto ma nega con la testa.
"Non è possibile, no no. Manuel, ho solo bevuto qualche bicchierino e niente di più." Cerca di auto convincersi ma dalla sua espressione capisco che neanche lei è sicura di quello che sia successo.
All'improvviso scoppia a piangere e si avvicina a me.
Le avvolgo un braccio intorno alle spalle, cercando di confortarla.
"Co-cosa è successo, Manuel?" Domanda balbettando, lascia andare la testa contro il mio petto bagnandomi la maglietta con le sue lacrime calde.
"Neymar mi ha mandato un video e..." Mi blocco, inizio ad ansimare. Mi gira la testa e strizzo gli occhi cercando di reprimere le lacrime che minacciano di uscire a fiotti.
"Cosa è successo?" Chiede ancora, le lacrime scendono anche dai miei occhi.
"Piccola, Neymar ti ha stuprata." Alla fine riesco a dirlo.
Alza di scatto la testa verso di me e mi guarda stupita come per chiedermi la conferma di quello che ho appena detto.
Annuisco e appoggio entrambi le mani sulle sue guance.
"Piccola, ci sono qui io con te, sempre e per sempre. Amore, stai tranquilla: supereremo questa cosa insieme." Le sussurro prima di baciarla.

+++

8 giugno 2015

"Allora ti è piaciuto il video, Neuer?" Il suo tono di voce strafottente mi fa venir ancora più voglia di spaccargli la faccia.
"No, per niente, da Silva Santos." Gli rispondo a tono.
"Peccato, io e Leo siamo degli ottimi registi." Mi schernisce facendomi l'occhiolino.
"Questa volta ti uccido." Ringhio cattivo e senza reprimere la rabbia.
Neymar ha bisogno di qualcuno che gli insegni le buone maniere.
"Tanto so che non hai il coraggio di toccarmi. Katniss mi adora." Prima alza gli occhi al cielo e poi dalla sua bocca esce una risata strafottente.
"No, lei ti odia." Stringo i pugni. "Tu l'hai messa incinta quando aveva quindici anni e poi hai abusato di lei a diciannove, è naturale che lei ti odi."
"Dovevi sentire come gemeva il mio nome." Questa è la goccia che fa traboccare il vaso.
Neymar è così stupido che ha subito acconsentito a trovarci in un luogo appartato di Monaco, prima di tornare a Barcellona.
Mi avvicino a lui sovrastandolo, il suo metro e settantaquattro è niente in confronto al mio metro e novantatré.
"Non provare a toccarla di nuovo, lei è mia."
"Mi dispiace, caro Manuel, ma sono stato io quello che se l'è scopata per primo." Ribatte, non ha proprio capito che deve stare zitto.
Quel briciolo di autocontrollo che mi rimane va a farsi fottere.
Gli tiro un pugno dritto sul naso, se lo merita.
Si porta subito una mano sul viso e si ritrae.
"Ma sei cretino? Cosa ti passa per la mente?" Piagnucola guardandosi la mano sporca di sangue.
"Te lo meriti, ragazzino arrapato." Alzo gli occhi al cielo.
"E questo, è per aver coinvolto anche Messi." Aggiungo tirandogli un altro pugno.
Cade a terra rintontito.
"Piantala!" Urla rialzandosi in piedi. Una lacrime scende del suo occhio e si mischia al suo sangue.
"Ti prego, non colpirmi più. Non vincerei mai contro di te." Adesso le lacrime gli scendono più numerose.
"Non mi fai pena." Sputo acido e lo alzo di peso, afferrandolo per il colletto della maglietta.
"Per favore, calmati!" Adesso sta piangendo, credo che sarà l'unica volta che lo vedrò piangere. "Manuel, calmati, fallo per lei."
Lascio la presa e lui si allontana di qualche passo, mettendosi al sicuro.
"Perché lo hai fatto?" Gli domando, rimanendo fermo nella mia posizione.
Sta zitto e si osserva la punta dei piedi.
"Allora?" Lo incito a continuare.
"Non capiresti." Scuote la testa e si gira, pronto ad andarsene.
Lo raggiungo con una mezza falcata e lo afferro per la spalla, facendolo voltare verso di me.
"Tu non vai da nessuno parte, almeno finché non hai risposto alla mia domanda." Sbuffo. Neymar abbassa lo sguardo ed inizia a parlare: "Non capisci proprio, Manuel? Io la amo. Amo Katniss come non ho mai amato nessun'altra. È la madre di mio figlio, di nostro figlio. Ti invidio Manuel, ti invidio perché tu hai tutto quello che vorrei io: Katniss Everdeen.
Ti invidio perché lei non mi amerà mai come ama te. Katniss è tua, a tutti gli effetti. Lei ti ama, Manuel. Ti ama più di quanto tu possa immaginare." Alla fine cede ed inizia a singhiozzare.
"Perché me lo è dici? Sono cose che so già." Dico con ovvietà.
"Scusami! Non so cosa mi sia successo quella sera, ero solo accecato dalla gelosia e ne ho approfittato." Prende un respiro. "Adesso me ne vado..."
"Sai vero che potrei denunciati per quello che hai fatto?" Alzo un angolo della bocca in un ghigno malefico.
Si gira di scatto e risponde con tono implorante: "No, ti prego! Non farlo! Sarebbe uno scandalo per tutti noi: io sarei disegnato come il puttaniere, lei come la zoccoletta e tu come quello senza palle; è quello che vuoi? Finire al centro dell'attenzione di tutti?"
Scuoto la testa. No, non è quello che voglio.
"Scusa ancora, Manuel. Chiedi scusa a Katniss da parte mia." Detto ciò, si gira per l'ultima volta e se ne va.
Lo odio, nonostante tutto.

A TRUE LOVE STORY NEVER ENDS 2 || M. Neuer & J. LawrenceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora