Capitolo 4

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Entrò.
Chiara:" eccomi, raccontami."
Io:" ciao! vieni pure, siediti qui."
*Chiara si sedette*
Io: " sai ho capito che con te la testardaggine e l'asfissia non servono ad un gran che, quindi ho deciso di farti ragionare, parlandoti sta volta di me, del mio dolore."
Chiara rimase in silenzio, mi guardava negli occhi, il suo sguardo parlava, "Salvami ti prego" erano le sue "parole", le sue mani tremavano, io non dissi nulla, anche se volevo tanto abbracciarla, consolarla, dirle che le stavo vicino, ma qualcosa me lo impedì, mi sentivo uno straccio, inutile e confusa, mi ripetevo continuamente "perché", perché eravamo così vicine eppure così lontane, perché lei non mi parlasse del suo problema, perché, forse non eravamo abbastanza amiche, cosa mi stava succedendo, o meglio cosa ci stava succedendo?!
Ci fu un momento di silenzio, un silenzio interminabile, un silenzio nero, un silenzio che "parlava" da solo e si incrementava nelle nostre menti, facendoci pensare..
Io con prudenza interruppi quegli attimi, iniziai a parlare: " Allora, iniziamo, come ti ho già detto oggi parleremo di me."
*Chiara annui*
"Devi sapere che la ragazza che vedi oggi, solare, con il sorriso stampato sulla faccia, non è stata sempre così, prima era triste e non faceva altro che piangere, sai per me le lacrime non sono un gesto banale, ogni goccia, ogni santa goccia per me significava tanto, rappresentava una parte della mia anima felice, che si staccava riducendomi ad una ragazza affamata dal male, dal dolore e dalla sofferenza, ogni giorno che passava stavo sempre peggio... Fin quando finalmente ho capito che non ero sola, ho scoperto che potevo condividere sia i momenti più belli sia quelli più brutti con i miei amici, i miei genitori, e così iniziai a parlarli di quello che provavo, il bello è che nemmeno io sapevo il motivo per cui stavo così, ma dopo un po di tempo, anche grazie alla mia forza di volontà, sono riuscita a superare quei maledetti momenti, colmi di tanta realtà ( la cosa più difficile da accettare), e ora sono tornata più forte di prima."
Chiara rimase impietrita dalla storia che le stavo raccontando, come se si rispecchiasse in quelle parole, ma a mio parere la sua sofferenza era qualcosa di tremendo, ho cercato di immaginarmi cosa potesse essere, una litigata con un ragazzo o con degli amici, dei pregiudizi nei suoi confronti, forse le mancava qualcuno, non so, magari era qualcosa di più freddo, più oscuro, come la morte, la malattia..
Così lei ad un certo punto mi disse:"scusa."
Io non parlai.
"Scusa per tutto, scusa per non averti parlato, scusa per non essermi fidata, scusa se non ti consideravo una vera amica, scusa se in questi giorni ti ho scansato, scusa se ti ho lasciato perdere, scusa e ancora scusa per tutto, però ci tengo a dirti che ho fatto tutto questo per proteggerti.." Disse lei.
Io: " da cosa?! Da cosa vuoi proteggermi chiara!"
"Da.. Da.."
"Dai chiara!" Ribadii io
"Da..Dal male che mi sta attraversando in questo momento, il suo nome è Malattia. Iniziò tutto circa 11 mesi fa..."

Continuo nel prossimo capitolo, cosa avrà Chiara che le sta succedendo?! Seguitemi e presto lo saprete, intanto fatemi sapere cosa ne sapete!🌟🙌🏻

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