Capitolo 7

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Come era possibile che io avessi paura di tutto questo, di solito la gente ha paura del buio, del male, della morte, della malattia, ma a quanto pare non mi conoscevo abbastanza, mi sbagliavo, io ero diversa, ero contraddittoria, come la moda, la gente valorizza le persone per il loro modo di vestire, se hanno un paio di scarpe firmate allora sono migliori, se hanno un giubbotto di marca allora sono superiori, ma alla fine ci ritroviamo schiavi di ciò che ci circonda, privi di colore perché sbiaditi dalla voglia di essere all'altezza, in un mondo scandito da persone nitide alla luce del sole e gente impermeabile che si nasconde dietro un ombra, da persone che "comprano" la loro stabilità e la loro tranquillità  a caro prezzo e non si rendono conto della vera ricchezza che c'è in giro, la felicità, e dopo vengono sopraffatti dall'ingordigia della magnificenza, persone che giudicano come un vetro, vedono solamente ciò che è all esterno dei loro occhi, senza comportarsi come uno specchio, ovvero avere il coraggio di vedere la propria natura. Io mi chiedo avvolte se il mondo che mi circonda è davvero come lo vorrei, vedo tante di quelle persone che lavorano fino all'osso per guadagnarsi qualcosa da poter mangiare a tavola e persone che fanno la "bella vita" approfittandosi della debolezza del genere umano, persone che sono così avare, schive e dotate di falsa dignità, che non si degnano nemmeno di guardare negli occhi ragazzi, uomini e donne che magari sono meno fortunate e che chiedono spiccioli per le strade, in cerca di qualcuno che abbia pietà di loro, persone che non apprezzano, persone insensibili, persone che pensano solo al loro futuro, persone che non capiscono il valore reale della vita..
Detto fra noi questo mondo fa davvero schifo, prima c'era gioia, felicità per le strade, e ora? Ora la gente si richiude in se stessa e si immerge nel dolore e nella debolezza. Prima bastava un sorriso per essere felici, e adesso? Adesso il denaro è diventato il nostro unico fabbricante di beatitudine. Prima era tutto così diverso. Al giorno d'oggi tutti pensano ad andare avanti senza dare uno sguardo al passato, senza tenere in considerazione che i valori della vita odierna, come la libertà, il diritto alla parola, "la giustizia", il diritto al voto, e molto altro derivano dalle guerre, dal sangue versato, dalle stragi, dalla morte di persone che hanno pensato al futuro degli  altri, non pensando tanto a se stessi ma ai loro figli, e così a venire,noi oggi lo faremo davvero? Daremo la vita per un mondo che non ci apparterrebbe? Io dico di no.
Ora finisco con i miei discorsi da persona consapevole del mondo perché non ritengo di avere queste qualità, piuttosto devo pensare a me stessa, tanto oggi fanno tutti così...
Il mio unico pensiero: Andrea.
Corsi a cercarlo per i corridoi di quell' orribile ospedale, per fortuna riuscì ad intravedere i suoi occhi, mi precipitai da lui.
"Scusami per tutto sono una stupida, non so nemmeno io perché sono scappata.. Non lo volevo fare sul serio, ti giuro, ecco insomma.."
"Tranquilla ti capisco, sei da poco qui e sei ancora alla ricerca di te stessa, anche a me succedeva così, poi con il tempo mi ci sono abituato"
"Ma non è per colpa dell'ospedale che sono così, io sono la stessa anche al di fuori di qui, diciamo che ho un caratteraccio"
"Perché? Cosa ti è successo?"
"Ecco, saresti la prima persona a cui ne parlerei..."
"Tranquilla a me lo puoi dire, puoi fidarti di me"
"Iniziò tutto circa un anno fa..."

Ecco qui che chiudo il sipario con il 7 capitolo, ci rivediamo presto, spero vi piaccia.😘

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