Capitolo 8

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"Quando mi sentivo completamente sola, immersa nell'oceano buio e confuso della mia mente, non avevo persone accanto a me, i miei genitori lavoravano e io restavo per molte ore abbandonata in casa, non avevo amici, tutti mi prendevano in giro e mi disprezzavano per ciò che ero all'esterno: una ragazza in carne, con i denti scomposti perché non avevo i soldi per pagarmi un apparecchio, con i capelli sempre legati perché molto rovinati, con le occhiaie sotto gli occhi perché non dormivo abbastanza, e con quei maledetti brufoli dati dalla cattiva alimentazione. Io ero un mostro capisci? Solo perché io avevo quest'aspetto nessuno mi voleva, nessuno ha mai provato ad instaurare un rapporto con me perché io ero diversa, nessuno apparte i miei cari mi voleva veramente bene, nessuno ha mai accettato un pensiero da me e io non ne ho mai ricevuto uno, e così  mi rinchiudevo nel mio mondo, nei miei libri, nella mia musica, cercavo appiglio nelle mie lacrime che scendevano violentemente incidendo il mio pallido viso, nei miei disegni, nei miei sogni che per quanto fossero così banali erano così difficili ed irraggiungibili, io cercavo una persona che mi potesse capire veramente, cercavo un amico.
Così una notte mentre l'insonnia si stava divorando i miei occhi, rimasi a fissare le stelle e mi dissi: da oggi devo cambiare, devo diventare più bella, devo regalare il mio cuore ed i miei pochi averi, devo convincere le persone che ciò che vedono all'esterno è solo un brutto riflesso del docile specchio della mia anima. Questa fu la mia rovina.
Tornai il giorno dopo a scuola, truccata, e messa in tiro sotto gli occhi di persone che non degnavano nemmeno di catturare il mio sguardo , cominciai a dare quel poco che avevo, la mia merenda, qualche matita, una gomma da masticare, addirittura dei libri, così quando la gente aveva bisogno di qualcosa veniva da me e con un volto ingannevole pieno di falsità mi ipnotizzava, chiedendomi il necessario, io ovviamente ero sorpresa da così tanta attenzione e decisi di dare sempre di più, e ancora di più, per sentirmi fiera di me stessa, ma tutti i fiori per quanto luminosi e rigogliosi che siano, prima o poi vengono sprangati da una tempesta che divora la loro bellezza, e così successe a me, mi ritrovai ridotta all'osso mentalmente e materialmente, senza più risorse perché prosciugata dall'inganno delle altre persone, triste e senza più niente, usata e gettata via come la spazzatura, ormai non esistevo più, ciò che rimaneva erano le spoglie della mia  piccola anima ingenua e assetata dalla voglia del cambiamento, ero stata presa in giro, sfruttata, maltrattata, non ce la facevo più, giuro, stavo morendo dentro. Così mi soffermai su ciò che avevo fatto e capii il mio sbaglio, solo  dopo un po'  di fatica e di impegno ritornai la chiara di sempre, stesso comportamento e stesso aspetto, diciamo che mi ero rimessa in forma! Però adesso avevo perso la chiave della gioventù odierna, la "popolarità", e per questo mi sentivo sconfitta e vergognosa, ma una cosa ho imparato in questo lungo ed intenso viaggio, ho imparato che le persone pur di sopravvivere alla realtà di tutti i giorni sono disposte a pagare con l' ingordigia e l'approfittamento la loro fonte di energia: la fierezza, ho imparato che il mondo è pieno di ingiustizie, ho imparato a non cedere, a non darla vinta, ho imparato a non fidarmi di nessuno. È per questo che ora sono così schiva anche con persone che mi vogliono bene e mi sostengono, perché le ferite del passato si riapriranno nel futuro, e lasceranno le loro cicatrici, che rimarranno impresse sulla pelle di persone che di dolore ne hanno fin troppo."

Anche questo capitolo è finito, spero vi piaccia, scusate se in questi giorni non sarò molto attiva perché sono all'estero in vacanza ed è difficile trovare linea, comunque farò il possibile, auguro a tutti una buona estate!🌴

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