III.DAPHNE

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QUANDO Hazel sparì dentro alla tempesta in groppa ad Arion, Jason e Daphne si scambiarono uno sguardo. <<Non mi piace questo ritardo>> mormorò la romana, appoggiando i gomiti sul bordo della nave e stringendosi la coperta sulle spalle per impedirle di scivolare. Si sentiva vecchia con quella stoffa addosso, ma era soffice e confortante, e la riparava dai venti della notte inoltrata. <<Non abbiamo molte scelte>> le rispose Jason, sbadigliando. Il gesto si guadagnò un sopracciglio alzato dalla ragazza, e lui sbuffò. <<Non farlo>>

<<Vai a dormire, rimango io qui, ti do il cambio dopo>>

<<Sei tu quella messa peggio tra di noi>>

<<Ma sono anche quella che ha bisogno di meno ore di sonno>> Daphne indicò la mascherina viola che le decorava la fronte, tenendo ciocche bianche e selvagge lontano dal volto pallido. Jason assottigliò gli occhi. <<Funziona? Dopo tutto quello che ti ha fatto tuo padre?>> Daphne lanciò un veloce sguardo a Nico e Leo, dall'altra parte del ponte, per assicurarsi che non l'avessero sentito. Poi guardò Jason con le iridi infuocate. <<Si>> rispose a denti stretti, alzando le sopracciglia in un gesto di avvertimento. Jason alzò le mani, scusandosi silenziosamente per il tono alto, e Daphne la sfruttò come perfetta occasione di mandarlo a dormire senza ulteriori lamentele. <<Vai, ti sveglierò dopo>>

<<Si signora>> il biondo sbuffò, sbadigliando nuovamente, e le strinse la spalla affettuosamente mentre le passava di fianco. Daphne aspettò che sparisse sotto coperta prima di sbadigliare a sua volta, sistemandosi la coperta addosso. Guardò sul ponte, per vedere dove fossero gli altri due semidei, e poi si avvicinò al pannello di controllo per guardare la mappa. Timeo, con i suoi piccoli occhietti neri da usignolo, le si aggrappò al bordo della stoffa e rimase a dondolare sulla coperta, per vedere meglio la mappa dall'altezza del petto.

<<Ci deve essere un passaggio>> sussurrò lei, ingrandendo aree che sembravano meno dense nella catena montuosa. Forse, se fosse stata solo una montagna o due da oltrepassare, ce l'avrebbero fatta con un pò di fortuna. O forse le altitudini potevano giocare un ruolo vincente, trovare le vette più basse sarebbe stato un buon inizio.

<<Scusa>> Leo si avvicinò, prendendo momentaneamente possesso dello schermo per guardare una possibile rotta marina. Daphne si schiarì la voce, cercando di rimanere il più neutrale possibile. <<Potresti mettere le altitudini delle vette?>>

Sentì Leo sbuffare sonoramente mentre le sue dita si muovevamo sullo schermo, ma nonostante il gesto Daphne si ritrovò ben presto a guardare numeri su numeri sulla mappa.

<<Grazie>> gli disse velocemente, abbassandosi per vedere meglio le vette a cui appartenevano i dati. Leo sbuffò di nuovo, allontanandosi con un gesto. <<Si si, prego>>

VIDI | leo valdezDove le storie prendono vita. Scoprilo ora