[REVISIONATO]
Un brutto colpo, la perdita di due dei loro.
La corsa per riprenderli sembrava ancora più difficile con Gea che impiegava tutte le forze per rallentarli e fin troppe questioni irrisolte sulla Argo II. Fin troppi dubbi. Troppi sguardi...
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<<NON mi piace>> mormorò Daphne, con i gomiti appoggiati al parapetto e lo sguardo fisso sulla collina. Timeo continuava a svolazzare da una parte all'altra, tra le vele, e sentiva Nico sbuffare occasionalmente da lassù. Leo stava riparando i remi nel mentre le piccole figure di Jason e Hazel salivano le scale infinite. <<Non mi piace per nulla>>
Il modo in cui li aspettava, sul ciglio della scogliera eretto e imprevedibile, la tartaruga che rimaneva sullo stretto con la testa rivolta verso il padrone. Daphne non era mai stato un fenomeno con le lezioni di mitologia, per quanto le interessassero erano fin troppi miti e personaggi da ricordare. Era più portata per la matematica, e per i lavori manuali, la memoria? Non il suo forte, almeno non quando doveva ricordare qualcosa. I rancori e i torti invece? Quelli li ricordava tutti senza difficoltà.
<<Neanche a me>> Frank le rispose dal lato sinistro. L'aveva visto arrivare, era impossibile non notarlo prima e lo era ancora meno dopo la trasformazione di Venezia. Era poco più alto e più snello, più marcato, più teso. Daphne non sapeva nemmeno come descriverlo, ma c'era stato un cambiamento in lui che lo faceva sembrare più grande.
<<Sono arrivati>> indicò con un cenno la scogliera, e Timeo si trasformò subito in un falco appoggiato al più alto punto delle vele. Daphne guardò attraverso i suoi occhi, due lenti di ingrandimento così limpide che impossibili da raggiungere con la scienza. Li vide parlare per qualche minuto, e poi con un movimento fulmineo vide le mani del ladro volare sulle pistole.
<<Giù!>> urlò e tirò Frank con se, subito dopo un proiettile si piantò nella prua, e Daphne si guardò intorno. Nico era nascosto dietro il balconcino sulla vela principale, Leo si era rintanato nella cavità dei remi o si era buttato in acqua, non lo sapeva, il coach era raggomitolato di fianco al pennello dei controlli e Piper si era lanciata dietro i barili delle scorte. Timeo girò la testa mostrandole Jason e Hazel che erano fortunatamente ancora in piedi, lo sconosciuto invece stava salutando con la mano la nave e Daphne strinse i denti. Prese un respiro profondo, Frank di fianco a lei tremò e provò ad alzarsi ma lei lo spinse giù. <<Non ancora, stanno bene>>
<<Ma Hazel!>>
<<Siamo una leva in questo momento, li può minacciare con noi, sta.giù. >> Frank obbedì, sfilandosi arco e freccia dalla schiena per essere più comodo. <<State tutti bene?>> Daphne alzò la voce, aveva visto due pistole, ma sul pavimento davanti a lei c'era solo un colpo. Le arrivarono un paio di si in risposta, persino di Leo, il che le fece intuire che il figlio di Efesto era davvero entrato della cavità dei remi per cercare copertura.
Daphne vide attraverso Timeo Hazel che le faceva un cenno, un semplice pollice in su mentre si allontanava di poco dal bandito. <<Ok, potete uscire!>> urlò, raddrizzandosi. <<Hanno finito?>>