Karina

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«Se qualcuno non ha capito il piano parli ora, grazie.» guardo dall'alto ogni stripper e sex worker che sta comodamente seduto ai tavoli, tra loro Laia che osservo con più attenzione prima di rivolgerle la parola.

«Laia fatti trovare nello studio di Aidan, arriverà tra poco. Per il resto...» faccio una pausa lunga guardando meglio la scena davanti a me, noto Kole in lontananza finire il suo drink al bar, rimango con gli occhi fissi su di lui fin quando non lo vedo avvicinarsi alle scale a passo deciso.

«Chi vuole andare in Corea?» riprendo a parlare osservando soprattutto le ragazze e mi accorgo che Laia non è più seduta davanti a me. Cerco dunque di capire se abbiano chiaro ciò che devono fare attraverso il loro sguardo; la mia attenzione viene attirata da Kyle e dal suo atteggiamento da primadonna.

«Scusa Karina ma non è meglio se chiudiamo quel posto?» scoppio a ridere e mi piego in avanti avvicinandomi con il mio viso al suo e posiziono le mani sulle mie ginocchia per tenermi in equilibrio.

«Senti Kyle, se non vuoi prendere cazzi piccoli nel culo allora... non andare!» urlo le ultime parole al suo piccolo faccino. Con la coda dell'occhio vedo Aidan e mi volto verso di lui tornando in posizione eretta seguendolo con lo sguardo fino a che non entra nel suo ufficio.

«Quindi, me ne servono almeno 5! Fingete di essere ricchi, felici e seducete gli uomini con i soldi! Fate attenzione a chi è poliziotto, non tutti sono facili da corrompere, ci penserà Hyunsu a dirvi chi sono le prede più facili.» sento squillare il telefono lo prendo dalla tasca dei jeans e quando vedo chi è sorrido.

«Gli sono fischiate le orecchie mi sa, arrivo!» Vado nel mio ufficio e accetto la videochiamata chiudendo la porta. Quando vedo Hyunsu sorridere divertito, scuoto la testa e mimo la parola "coglione" con le labbra.

«Karina, alla fine cosa dovete fare? Chi mi mandate?» mi chiede serio dopo una piccola risatina.

«Ne stanno parlando, sicuro ti mando Laia.» dico seriamente posando il telefono sul tavolo sedendomi sulla sedia.

«Quella con i capelli rosa?» chiede mentre riprendo il telefono nelle mani.

«Sì ma lei non è una stripper o altro, lei è una croupier» dico per informarlo.

«Abbiamo chi sta al casinò al momento.» dice grattandosi la fronte.

«Lo so, ma lei deve venire per forza, sennò le altre non possono ambientarsi.»

«Non ho capito.» Hyunsu fa un espressione strana, confusa.

«È mezza coreana, quindi insegnerà alle altre la lingua e a sedurre.»

«Ah grazie per avermelo detto.» risponde Hyunsu cercando di elaborare quanto detto grattandosi la tempia con un dito.

«Che intendi fare?» chiedo notando nel suo volto l'incertezza nell'espressione.

«Nulla lascia perdere.» risponde Hyunsu con un sospiro, mostrando la sua titubanza nel proseguire con il piano.

«Se vuoi ti dò altre notizie, oppure parli direttamente con lui.» aspetto la sua risposta alle mie due opzioni.

«No tranquilla, intanto cerco di sistemare delle salette magari le rendo più private e intime, con Aidan abbiamo pensato di allargarlo, in modo da avere più spazio per due stanze, faccio questo e nel mentre aspetto le ragazze.» si morde il labbro e distoglie lo sguardo per qualche istante.

«Va bene, se hai bisogno, non esitare a parlare e a chiedere.» sorrido con empatia capendo la sua frustrazione.

«Ma figurati, riesco anche senza aiuto, ma ti terrò in considerazione.» annuisce e mi fa cenno di troncare la conversazione appena distoglie di nuovo lo sguardo.

(non) siamo perfetti assieme;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora