"La parte più difficile dell'andare avanti è accettare. Accettare le conseguenze, le sofferenze, le mancanze. Accettare tutto ciò che ci ha sempre creato quel vuoto dentro."
Mi svegliai tutta sudata, in un letto che di certo non era il mio, le pareti della camera erano tutte bianche e nell'aria c'era una puzza fastidiosa. Mi bastò un attimo in più di lucidità per capire che mi trovavo in una stanza di ospedale.
Provai a girare la testa ma faceva davvero male, la toccai con una mano notando una benda spessa. Cosa era successo? Come ero arrivata qui? E soprattutto, perché Abby dormiva in una sedia accanto al mio letto?
Cercavo di farmi forza ed alzarmi dal quel letto ma persino la mia gamba era fuori uso, doveva essere successo qualcosa di grave per essere ridotta così. Fu quando cacciai un urlo di dolore che Abby si svegliò.
"Noelle, Dio mio, finalmente ti sei svegliata." Si alzò di scatto dalla sedia e uscì dalla camera. Due secondi dopo con lei entrarono i miei genitori e un medico. "Figlia mia, credevo non ti saresti più svegliata." Mio padre si avvicinò prendendo la mia mano. "Amore mio, non sai che paura ho avuto, finalmente sei sveglia." Disse poi mia madre.
Ma nonostante tutto non riuscivo ancora a capire per quale motivo ero conciata così. "Co-cosa..cosa mi è successo?" Dissi toccando la testa ancora dolorante. Il dottore si avvicinò schiarendosi la voce. "Ciao Noelle, io sono il Dottor Kelly ma se vuoi puoi chiamarmi Aaron. Ecco vedi, cinque giorni fa hai avuto un brutto incidente con la macchina." Cinque giorni fa? Cosa? "Quindi...lei mi-mi vuole dire che sono stata in.." Mi girava la testa. "..in coma?" Il dottore annuì. "Adesso ti sei svegliata ma è meglio che ti risposi un po', hai preso una brutta botta in testa e ti sei rotta anche la gamba." Ed ecco spiegati il gesso e la fascia. "Sei stata davvero fortunata Noelle." Disse il dottor Aaron accennando un sorriso.
Tutti uscirono dalla stanza ma u bloccai Abby. "Noe, tutto apposto? Vuoi che rimanga con te?" Cercai di annuire, lei capì. Prese poi la sedia per metterla più vicina al mio letto.
"Abby, perché lo hai fatto?" Decisi di non fare giri di parole. "Di cosa parli?" Chiese aggrottando la fronte. "Di Calum, tu mi hai tradita così, da lui me lo sarei aspettata ma da te, da te no." Aggrottò ancora di più la fronte. "Noelle non capisco di cosa tu stia parlando." Perché mi prendeva in giro? "Io vi ho visti, me lo avete detto. Ero a casa tua e voi siete usciti insieme, mi avete detto delle cose che mi hanno davvero fatta stare male, ecco perché ho avuto l'incidente, non ero più lucida." Lei cominciò a scuotere la testa. "Noelle, tu..tu non sei mai arrivata da me, hai avuto l'incidente pochi isolati prima di casa mia..." Disse lentamente. Non era possibile, io li avevo visti. "Solo perché ho avuto l'incidente non vuol dire che io non ricordi nulla, voi eravate lì, mano nella mano, a ridere di me." Dissi sconvolta. "Noe ascolta, l'ultima volta che ci siamo viste è stato quando abbiamo litigato a casa tua, poi io sono andata via. Probabilmente tu volevi venire da me e poi è successo quello che è successo. Non puoi capire quanto io mi senta in colpa, so che in parte è stata colpa mia. Credevo di averti persa per sempre.." Iniziò a piangere e il mio cuore si fece piccolo piccolo. "Se tu non ti fossi svegliata non so come avrei reagito. Mi sarei portata questo peso sulla coscienza per tutta la vita e in più, la sofferenza di aver perso la mia migliore amica.." Le lacrime le rigavano il volto. "Non piangere, è..." Un dolore lancinante alla testa mi impedì di parlare. "Noelle, che succede?" Chiese preoccupata. Toccai forte la mia testa. "Ho..ho solo qualche dolore..tranquilla. Io, io volevo solo chiederti scusa..si ecco, per non averti dato ragione..su Louis." Forse era meglio dormire ma prima dovevo chiederle scusa, toglietele tutte quelle incertezze dalla testa. Ero così stanca. Questa discussione mi aveva distrutta. "Sta tranquilla, adesso dormi, più tardi ne parleremo." Disse dolcemente. "Solo una cosa, lui..è venuto? È venuto a trovarmi..?" Abby mi accarezzò la guancia. "Riposati Noe.." E così mi addormentai.
Erano passati due giorni da quando io e la mia amica avevamo parlato. Ero ancora in ospedale, mi avrebbero rilasciata fra qualche giorno, dovevano prima accertarsi che stessi del tutto bene. Alcuni dei miei amici erano venuti a trovarmi il giorno stesso dell'incidente, altri nei giorni successivi. La mia stanza era piena di fiori e palloncini, le solite cose che la gente portava ai malati per dare un po' di conforto. Lui non era venuto nemmeno una volta, non gli interessava niente, avrei dovuto ascoltare Abby.
Le pillole che mi avevano dato servivano a calmare il dolore. Erano abbastanza pesanti e mi provocavano sonnolenza, così nel giro di pochi minuti mi addormentai, di nuovo, non facevo altro che dormire. Non era una cosa brutta, non mi andava di parlare con la gente, mi chiedevano tutti come stessi e se volevo qualcosa, se avevo bisogno di cuscini in più e cose così e poi non mi andava di parlare con mia mamma.
Anche se dormivo ero del tutto cosciente, sentii aprire una porta, continuai a dormire, non volevo ascoltare nessuno. Chiunque fosse, prese la sedia spostandola accanto al mio letto e prese la mia mano. Il suo tocco. "Tu non immagini quanto sia stata dura riuscire a venire qui, c'erano infermieri ovunque." La sua voce. "Non so se sei cosciente o meno. Sei fai finta di dormire o lo stai facendo veramente ma, perdonami. Sarei voluto venire prima qui ma gli esami al college mi hanno praticamente riempito tutte le giornate. Quando mi hanno detto cosa era successo, sono venuto subito qui, ho preso la macchina e non ho perso tempo ma, i tuoi amici mi hanno mandato via." Cosa? "Non mi ero di certo arreso ma, gli esami si sono messi in mezzo. Ma adesso sono qui e non ti lascio." Era davvero Louis? "Mi sento così sciocco, probabilmente sei così imbottita di farmaci che non starai nemmeno sentendo una parola ti tutto ciò e quando uscirai da qui mi odierai ancora di più perché i tuoi amici ti diranno che io non sono venuto. Ti racconteranno troppe bugie e tu ci crederai, non potrai fare altro che questo." La sua mano carezzava delicatamente la mia. "A questo punto credo che potrei raccontarti tutto quello che è successo e tutte le bugie che ti ho detto, non ricorderai niente ma forse un giorno mi crederai, qualcosa entrerà nella tua testa." Volevo ascoltare parola per parola. "Quella notte a casa tua ero ubriaco, lo avevo fatto perché non riuscivo a sopportare il fatto che tu senza me stavi così bene, che riuscivi a far colpo su chiunque e parlarci con una tale semplicità. Non volevo che altri si innamorassero di te, tu eri solo mia e quella sera, quella ragazza, era una così, l'avevo portata solo per farti ingelosire eppure a te non è interessato, anzi, penso proprio che lei si sia sentita quasi minacciata da te, perché diciamocelo, eri e sei stupenda Noelle." O mi stava prendendo in giro o stavo sognando. "Ho cercato di farti credere che non ero stato io a raccontare tutto ai tuoi amici e invece lo avevo fatto, volevo allontanarti da loro, non meritavano la tua amicizia, Calum non ti meritava. Quando quella notte, sotto le stelle, al nostro appuntamento mi hai baciato hai fatto l'errore più grande della tua vita perché mi hai fatto innamorare di te. Potrai odiarmi per il resto della tua vita ma io continuerò ad essere innamorato di te." Non potevo crederci, lui era innamorato di me.. "Però c'è una cosa che devo dirti, è importante ed è troppo grande per me, non posso continuare a portare dentro questo peso, ecco vedi.." Qualcun altro entrò nella stanza. "E lei cosa ci fa qui? Le avevo già detto che questo non era orario di visite, esca e non mi costringa a chiamare la sicurezza." Disse l'infermiera. "A presto Noelle.." Sussurrò queste parole al mio orecchio e andò via.
N.A.
Wow stiamo quasi per arrivare ad un punto molto complesso della storia, perciò vi consiglio di ricordare bene tutti i particolari 😏 ahah spero che questo capitolo e anche la storia in generale vi stia piacendo. Detto questo, se il capitolo vi è piaciuto stellinate più che potete ⭐️⭐️⭐️
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Just a moment || Louis Tomlinson (In revisione)
FanfictionSpesso si crede che il primo amore sia il più bello, il migliore. Si dice che non si scordi mai e che si porti sempre nel cuore la prima persona della quale ci si è follemente innamorati. Ma non sempre è vero. Chiunque può entrarti nel cuore e spazz...