"Quando sei davanti a due decisioni lancia in aria una moneta,non perchè farà la scelta giusta al posto tuo, ma perchè nell'esatto momento in cui essa è in aria, saprai improvvisamente in cosa stai sperando di più"
(Bob Marley)Dicembre non si smentiva mai. Le strade di New York erano letteralmente ricoperte di neve, dei lunghi ed immensi tappeti bianchi.
Mia madre mi aspettava in una caffetteria vicino la Sesta Strada e putroppo non avevo modo di arrivarci se non a piedi. Abby mi aveva accompagnata fino ad un certo punto, ma poi le avevo detto di lasciarmi a metà strada, avevo bisogno di rimanere sola e pensare alle parole adatte. Non volevo essere troppo cattiva ma nemmeno troppo indulgente.
Per non far scoprire nulla a mio padre, avevo inventato una scusa per non farlo insospettire e mi ero fatta venire a prendere dalla mia amica per rendere il tutto più credibile.
Questa domenica non eravamo invitati da nessuna parte e mio padre preferiva rimanere a casa date le condizioni in cui si trovava New York.
Abby mi aveva detto di stare tranquilla, di ascoltare la sua versione dei fatti e non accennare nemmeno per sbaglio l'incontro avuto con Louis il giorno prima.
Quando arrivai di fronte alla caffetteria, mi misi a sbirciare dal vetro. Mia madre era seduta in un tavolino abbastanza appartato.
Tirai un lungo respiro e spinsi la porta.Entrata nel locale, fui investita da una ventata d'aria calda e mi sentii più rilassata. Senza pensarci due volte mi diressi al tavolo di mia madre e mi accomodai senza fare troppe cerimonie.
"Ciao mamma." La mia voce risuonò atona.
"Ciao Noelle, pensavo non venissi più." Sfoggiò uno dei suoi sorrisi, quelli che tanto amavo e che mi scaldavano il cuore. Gli stessi che non vedevo più da mesi.
"E per quale motivo mi sarei dovuta tirare indietro? Non hai idea di quanto grande sia la mia voglia di sapere." Feci anche io un sorriso, ma ero più un gesto di sfida che d'amore.
"In tutto questo tempo ti sei sempre nascosta. Ho creduto che il tuo messaggio fosse stato solo un gesto impulsivo." Sapevo benissimo che tattica stava usando. Parlava con voce dolce per celare il tono di sfida che avrebbe voluto adottare.
"Beh, bando alle ciance. Non ho tempo da perdere, perciò, comincia a raccontare." Dissi velocemente e tenendo gli occhi fissi nei suoi. "E se potessi fare in fretta, te ne sarei immensamente grata, ho svariati commissioni da svolgere." Conclusi.
Alle mie ultime parole lei scoppiò in una fragorosa risata.
"Che figlia impegnata che ho! E dimmi, che tipo di cose devi fare da non avere abbastanza tempo?" Chiese mia madre.
"Cose di famiglia." Tagliai corto. In realtà non avevo alcuna fretta, volevo semplicemente farla incuriosire.
"Ovvero?" Chiese poggiando una mano sul viso come per sostenersi.
"Te l'ho già detto. Sono cose di famiglia e tu non ne fai più parte, perciò, non credo ti possano interessare." Fui fiera della mia risposta. Si crucciò in volto e poi i suoi occhi si trasformarono da sicuri e beffardi ad incerti e curiosi. "Sto aspettando." Dissi fissandola e picchiettando le unghie sul tavolo.
"Ti chiedo solo di farmi parlare fino alla fine, nessuna interruzione, poi potrai farmi qualsiasi domanda ti passi per la testa." Disse prima di cominciare a raccontare.
Anche se avevo cercato di fare la dura e farle credere che non fossi così terrorizzata dalla verità, quando aprì la boccaper parlare, il mio battito aumentò e le mani cominciarono a sudare ed ero più che certa che non fosse l'alta temperatura a farmi sentire così."La prima volta che io e Darren ci siamo incontrati, ero appena arrivata in ufficio. Lui era nuovo, il capo lo aveva assunto più per conoscenza che per bravura nel mestiere.
All'inizio ero un pò infastidita dal suo arrivo perchè quel posto non se l'era di certo meritato, io avevo dovuto sudare per entrare a far parte di quello studio.
Un giorno, eravamo rimasti solo io e lui perchè etrambi avevamo un lavoro importante da terminare, e così, nonostante gli avessi fatto capire che non mi andava a genio, si avvicinò ugualmente e cominciammo a parlare." Più mia madre andava avanti con la storia, più la mia voglia di assestarle un bel pugno dritto in faccia cresceva. Un gesto molto amorevole da parte di una figlia, insomma.
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Just a moment || Louis Tomlinson (In revisione)
FanfictionSpesso si crede che il primo amore sia il più bello, il migliore. Si dice che non si scordi mai e che si porti sempre nel cuore la prima persona della quale ci si è follemente innamorati. Ma non sempre è vero. Chiunque può entrarti nel cuore e spazz...