"Era questo il vero significato della parola crescere: quando cominciavi a capire che le persone che pensavi ti sarebbero rimaste per sempre accanto, se ne andavano una dopo l'altra."
(F.Bosco)23 dicembre 2018
Le ultime settimane erano passate in fretta e finalmente mancavano due giorni a Natale.
Gli anni passati era solito festeggiare la Vigilia con i genitori di mia madre, ma dal momento che le cose erano cambiate, anche le tradizioni erano diverse.
"Papà, sto uscendo a fare le ultime compere." Avvertì mio padre prima di andare.
"Non tornare tardi. Sai che ho bisogno di te." Mi raccomandò. Io annuii e dopo averlo salutato, uscii."Buongiorno amore." Jordan mi salutò stampandomi uno dei suoi baci sulla guancia.
"Stamattina ti vedo allegro." Notai sorridendo. "C'è qualche motivo in particolare?" Chiesi successivamente.
"Sono solo felice di essere qui con te. Mi sei mancata in questi giorni." Rispose prendendo la mia mano.
Jordan ed io stavamo insieme da quasi tre anni. Ci eravamo conosciuti durante il secondo anno di università, all'inizio eravamo ottimi amici, poi le cose erano andate diversamente.
Fra noi funzionava alla grande, lui era sempre così solare e dolce, e anche se i litigi non mancavano, sapeva come farmi star bene.
"Tu invece mi sembri un pò strana, devi dirmi qualcosa?" Chiese abbassando il volume della radio.
"Si.." Risposi con voce sottile. "Stamattina ho ricevuto un messaggio da Louis. Mi ha detto che tornerà in città per le vacanze e mi ha chiesto se possiamo incontrarci, è da molto che non ci vediamo."
Fra me e Louis era rimasta una grande amicizia. Era stato difficile prendere la decisione di lasciarci, ma entrambi avevamo preso strade diverse e non sarebbe stata una relazione sana.
All'inizio avevamo tentato una relazione a distanza, ma dopo pochi mesi, avevamo capito che non poteva più funzionare. Non ci eravamo lasciati con odio o rancore, ma come due persone adulte che capivano cosa era meglio fare.
Pochi mesi dopo esserci lasciati, Louis era tornato a New York. Dato che ero appena tornata dalla California e non ero ancora fidanzata con Jordan, ci eravamo concessi qualche giorni insieme. L'anno successivo, invece, lui non era tornato per le vacanze e io non gli avevo parlato del mio nuovo ragazzo e fu così anche l'anno dopo e quello dopo ancora. Non avevo il coraggio di dirgli che avevo trovato un'altra persona, che amavo un altro ragazzo. Anche se non stavamo più insieme, mi sentivo come se lo stessi tradendo.
Quest'anno, lo avrei finalmente rivisto. Mi mancava così tanto ma la paura della sua reazione a questa verità, mi serrava lo stomaco.
"D'accordo, sai che non mi dà fastidio. E quando vi dovreste incontrare?" Jordan sapeva cosa c'era stato fra noi, ma sapeva anche quanto io lo amassi e aveva la piena fiducia in me. Non lo avrei mai tradito.
"Oggi pomeriggio alle cinque, circa." Risposi. "A Central Park."
"Vuoi che ti accompagni o che ti venga a prendere?" Chiese il mio ragazzo.
"No, tranquillo. Prenderò l'auto di mio padre.""Abby!" La chiamai scendendo dalla macchina.
"Finalmente siete arrivati. Pensavo aveste deciso di darmi buca." Disse la mia amica venendoci incontro.
"Non potrai mai indovinare chi ho visto stamattina!" Esclamò tirandomi un braccio.
"Chi?" Chiesi curiosa.
"Louis, Louis Tomlinson!" Esclamò a gran voce.
"Shhh, sono qui accanto a te, non c'è bisogno che strilli così." Dissi tappandole la bocca con una mano. "Ah, è già arrivato? Pensavo che il suo volo atterrasse nel pomeriggio." Ammisi notando l'espressione confusa sul volto della mia amica.
"Lo sapevi?" Chiese Abby.
"Sì, mi ha cercata pochi minuti fa chiedendomi se potevamo incontrarci dato che tornava in città." Risposi.
"E tu non dici niente?" Si girò verso Jordan. "Non ci credo che la cosa non ti tocca minimamente." Disse la mia amica prendendo un carrello.
"Mi fido di Noelle. So cosa c'è stato fra loro, so perchè si sono lasciati e anche che sono rimasti ottimi amici. Non faccio certo i salti di gioia, ma non voglio nemmeno impedirle di vedere un amico." Ero consapevole che a Jordan desse leggermente fastidio questa cosa, ma non era il tipo di ragazzo onnipresente e oppressivo, mi conosceva e sapeva che non avrei fatto nulla per ferirlo.
"Ahh, magari Lucas fosse come te." Ebbene sì, dopo diversi anni e un sacco di pianti e sofferenze, Lucas si era fatto avanti ed Abby aveva preso la palla al balzo. "E' così pesante a volte." Commentò con una risata sarcastica.
"Hai voluto la biciletta, ora pedala." Risposi io ridendo.
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Just a moment || Louis Tomlinson (In revisione)
FanfictionSpesso si crede che il primo amore sia il più bello, il migliore. Si dice che non si scordi mai e che si porti sempre nel cuore la prima persona della quale ci si è follemente innamorati. Ma non sempre è vero. Chiunque può entrarti nel cuore e spazz...