Non c'è trionfo più grande
di un cuore spento che si scopre capace d'amare.
Quando arrivo al campo, sento una voce richiamare la mia attenzione.«Ei signorina!»
Mi blocco. Sono andata così spedita che ho oltrepassato la biglietteria.
«Mi scusi tanto» urlo facendo dietrofront verso il signore anziano.
«Ha il biglietto?» mi chiede gentile.
«Sì, eccolo». Glielo porgo e lui ne strappa un'estremità.
«Buon divertimento»
«Grazie, anche a lei»
Mentre mi allontano, però, mi do della stupida... anche a lei? È costretto a rimanere lì fino alla fine della partita, richiamando gente che cerca di entrare senza biglietto e io gli auguro un buon divertimento?
Mentre sono occupata a sentirmi in colpa, cerco di individuare comunque il settore locale, fila L, posto 23
Ma dov'è?
«Scusate, permesso». Mi faccio spazio tra le persone, chi già ubriaco di birra, chi talmento carico per la partita che sembra ubriaco comunque.
«Bianca!» sento chiamarmi ad un certo punto.
Alzo lo sguardo e incrocio quello di Mike. Gli sorrido e faccio cenno che l'ho visto.
Una volta raggiunti i miei amici afferro un bicchiere di coca cola che mi porge Alex. Dopo qualche minuto i ragazzi della squadra si posizionano a bordo campo e io mi sporgo per individuare il capitano. Il mio capitano.
«Lo vedi?» chiedo ad Alex accanto a me.
«Chi?»
«Nik» rispondo ovvia, cercando di vedere oltre le teste della gente di fronte.
Alex si avvicina a me e lo indica. Cerco di seguire il suo indice, ma non riesco a vederlo comunque.
«Ma dove?» insisto impaziente.
Poi, approfittando di un momento di silenzio in cui lo speaker richiama l'attenzione del pubblico, una ragazza urla il suo nome. Mi volto di scatto e vedo, qualche fila più su rispetto a noi, Maddie, che si sta sbracciando per farsi vedere. Alcune persone della CMU, tra giocatori e tifosi, si voltano a guardarla e scuotono la testa, e io con loro.
Individuo finalmente Nik, che però è rimasto serio ad ascoltare le parole dell'allenatore e sorrido compiaciuta nel vedere che la sta ignorando, nonostante sono sicura che l'abbia sentita.
«Nik!» insiste.
Mi volto infastidita.
«Chiudi la bocca!» le intimo, poi, prima di riportare l'attenzione sul campo, noto un particolare che mi fa saltare il cuore in gola. Indossa una maglia da quarterback.
«Alex» dico avvicinandomi al suo orecchio.
«Dimmi»
«Senza farti vedere, mi dici che numero ha sulla maglia Maddie?»
Lui si volta con fare distratto.
«Ehm...»
«Allora?» insisto accigliata.
«Cinque» risponde grattandosi i capelli.
«Ma non le vendono! L'ho chiesto al tipo del negozio, solo berretti e sciarpe» blatero confusa.
Poi mi si accende una lampadina, e il mio cervello mi suggerisce solo di scalare le tribune e andare a prenderla a schiaffi: deve avergliela data lui, non c'è altra spiegazione.
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PHOENIX - Edelweiss
Romance[COMPLETA] Hai mai visto un ponte spezzato portare da qualche parte che non sia il vuoto? San Francisco. Una città pulsante e frenetica come i giovani che la popolano. Ed è qui che Bianca sceglie di ricominciare. Un Campus, una metropoli dai mille c...