Ecco il mare, grande e immenso,
dove si muovono creature innumerevoli,
(...) e là nuota il leviatano che hai creato
perché vi si diverta.- Salmi 104:25-27
Guardo Nik osservarmi dall'auto mentre mi preparo per salire in sella alla mia moto e mi trovo a riflettere su quello che è appena successo. Non posso credere di essere stata con lui, di avergli permesso di toccarmi ancora e di non essermi controllata. Tutte le sere che ho passato con altri ragazzi al Mimetic, sono sempre riuscita a scrollarmeli di dosso, perché erano solo una distrazione, una dimostrazione a me stessa che ero ancora in controllo io, che la mia vita correva dritta su un binario e che io ero il capotreno.
Ma è bastato avere Nik intorno per cedere e dimenticarmi di me. Anche se ho il dubbio che 'me' sia quella che era nell'auto con lui, e non quella che se ne sta andando ora, chiudendogli la porta in faccia.
Lo odio per quello che mi ha fatto, ancor di più per il fatto che mi abbia voluto tenere nascosta quella parte della sua vita. Ma in fondo, non posso ignorare la sofferenza che ho visto nei suoi occhi, l'urgenza che ho sentito nella sua voce quando mi ha chiesto come stessi.
E non posso ignorare che io non sono migliore di lui: anche io gli sto nascondendo una verità importante, ed è solo per paura che lui non possa accettarla, che mi guardi come un mostro e che cambi idea per sempre su di me. Lui invece ha avuto il coraggio di raccontarmi del suo passato e di ciò che lo turbava, e ora non posso biasimarlo per avermi tenuta fuori per paura di ferirmi.
Se è vero quanto dice, lui è migliore di me, perché lo ha fatto in buona fede, io lo sto solo tenendo fuori per egoismo, senza dargli modo di scegliere: è davvero amore il mio?
Infilo il casco e lo vedo iniziare a fumare nervoso, aspettando che io me ne vada o forse sperando che io non lo faccia.
Non posso, Nik.
Vorrei tornare da lui, ma non sarebbe giusto continuare a tenerlo all'oscuro.
Mi rimane solo la possibilità di accettare l'ennesimo invito di Maddie e Trish a uscire con loro, andarmene e rifugiarmi lontano da lui, lontano dai miei vecchi amici, che mi ricordano solo quanto io sia fragile e quanto la mia presenza sia ormai tossica per loro. Il mio ostruzionismo, il mio carattere marcito adesso non può più tornare indietro e loro non si meritano una brutta persona. Nessuno di loro, tantomeno Nik.
Lo guardo un'ultima volta, rivolgendogli uno sguardo carico di risentimento, sperando che lui ci creda, che accetti che non lo voglio. Che quello che è successo poco fa è solo l'addio che non siamo mai riusciti a darci.
«Bianca» mi accoglie Trish nel privé del Mimetic.
Sorrido assente, una volta non avevo niente a che vedere con quel posto, niente di niente, eppure ora sono parte dei lupi che vi dimorano, uno di quelli da cui stare lontano se non vuoi essere sbranato. Quelli con cui esco lo sono, tutti a loro modo, nel gruppo, sono lupi: Maddie, che sbrana per superbia; Trish e Dan per cupidigia; Sam per rabbia; Luke e BJ per noia o divertimento. E io sono il settimo lupo, il peggiore, quello che ti sbrana per disillusione, perché non crede più in niente. Mi chiedo se io non abbia preso il posto di Nik, se una volta quel lupo fosse lui, disilluso, senza speranze, e mi domando come abbia fatto a notare me, un agnellino che è corso nella sua tana.
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PHOENIX - Edelweiss
Romance[COMPLETA] Hai mai visto un ponte spezzato portare da qualche parte che non sia il vuoto? San Francisco. Una città pulsante e frenetica come i giovani che la popolano. Ed è qui che Bianca sceglie di ricominciare. Un Campus, una metropoli dai mille c...