sushi

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Che Manuel non apprezzasse la cucina estera non era una novità, era sempre stata una persona molto tradizionalista e con preferenze per la cucina italiana, specialmente quella romana

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Che Manuel non apprezzasse la cucina estera non era una novità, era sempre stata una persona molto tradizionalista e con preferenze per la cucina italiana, specialmente quella romana.

Per questo, quando si trovò davanti a se delle bacchette di legno al posto delle posate, corrugare la fronte e assumere una faccia confusa gli venne naturale.

"Simò ma nun ce stanno 'e forchette?"

"Se ne vuoi una la puoi chiedere, ma mangiare il sushi con la forchetta è un sacrilegio" ridacchiò Simone, notando l'espressione poco convinta sul volto di
Manuel.

"Ma com'è che funziona 'sta roba?" chiese il maggiore, guardando il menù con le immagini delle porzioni e il numerino di fianco al nome del piatto.

"Puoi ordinare quello che vuoi tutte le volte che vuoi. Ti segni i numeri sulle note del telefono e poi quando arriva il cameriere glieli dici tutti insieme".

Dopo circa dieci minuti, il cameriere fa il suo arrivo al loro tavolo e Manuel, dopo una lunga analisi del menù, era finalmente pronto per ordinare.

"Allora, per me un 7, un 15, un 29 e due 49" disse Simone, sorridendo gentile al cameriere.

"lo invece prendo un 6, un 11, un 28, un 34, due 38, un 40, due 44, un 53, due 57, un 63 e due 66".

Simone e il cameriere si scambiarono un'occhiata ma quest'ultimo si dileguò cordialmente, tornando a lavoro e non dando troppo peso alle ordinazioni di
Manuel.

"Che è?" chiese Manuel confuso, notando la faccia del minore davanti a sé.

"Manu ma tu sai quanta roba hai ordinato?" disse ridacchiando Simone.

"Perché? Non è poi così tanto eh".

"Sono tutte porzioni da 8 o 12 pezzi..."

Manuel sgranò gli occhi, rendendosi conto che effettivamente aveva ordinato abbastanza cibo per una squadra di calcio e che da solo non sarebbe mai riuscito a finire tutto.

"Eh vabbè, vuol dire che lo porteremo a casa e lo daremo da magnà a tutti".

I due ragazzi scoppiarono a ridere e inutile dire che non riuscirono a finire tutto, nascondendo all'interno dei fazzoletti o sciogliendo della salsa di soia i pezzi di sushi che erano avanzati.

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