gattino

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Manuel sapeva che probabilmente aveva fatto una cazzata portando a casa quel gattino randagio che vedeva sempre di fianco alla scuola in cui insegnava

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Manuel sapeva che probabilmente aveva fatto una cazzata portando a casa quel gattino randagio che vedeva sempre di fianco alla scuola in cui insegnava.

Era una piccola palla di pelo arancione e bianca, avrà avuto probabilmente non più di tre mesi e, dopo qualche giorno che Manuel lo vedeva gironzolare impaurito e tremante, Manuel decise di prenderlo con se e portarlo a casa.

Ovviamente senza dire nulla al suo fidanzato, con cui viveva ormai da 4 anni.

Non appena arrivò a casa con quell'animaletto, Simone lo guardò scioccato, non aspettandosi nulla del genere.

"Manuel, non dirmi che è quello che penso" disse Simone in un lamento.

"Non è quello che pensi?"- disse scherzando Manuel, ma il volto di Simone si irrigidì sempre di più- "Simò è piccolo, probabilmente malato! Mica lo potevo lascià a fa' 'I gatto randagio! Poi guarda quant'è carino"-continuò Manuel, avviciando il gattino a Simone, che finalmente iniziò a rilassarsi.

"In effetti è proprio carino" sussurrò Simone cercando di restare autoritario, ma che sotto sotto si era appena innamorato di quel gattino.

"Simò, lo possiamo tenè, vero?" chiese Manuel supplicandolo.

"Va bene... Ma gli pulisci tu la lettiera!".
Manuel saltellò felice e abbracciò Simone, pronto ad accogliere il loro nuovo amico a quattro zampe nella loro famiglia.

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