Capitolo 6

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Grace



There ain't no gold in this river

That I've been washin' my hands in forever

I know there is hope in these waters

But I can't bring myself to swim

When I am drowning in this silence 

Baby, let me in

Adele (Easy on Me)




Passai in rassegna l'ennesimo pacco di pasta, che mi fece, per l'ennesima volta, cambiare idea sul menù...potrei fare un amatriciana, ma non posso fare un secondo di pesce...mi dissi; ero al supermercato da un'ora ormai, girovagando tra scaffali e riempiendo e svuotando il carrello di continuo...

<<perchè non fai la bolognese, ti riesce benissimo>> mi suggerì Arya dall'altro capo del telefono; ci avevo pensato, ma c'era lo stesso problema della amatriciana, non potevo fare un secondo di pesce

<<devo fare pesce per secondo, il che comporta che devo inventarmi un primo di pesce>> primo che non poteva essere un semplice scoglio, nè tantomeno un risotto zucchine e gamberetti, come avevo precedentemente pensato, dal momento che uno dei nostri ospiti era allergico ai gamberetti

<<che c'è Silbergh ha mangiato carne per due giorni di fila>> risi a quella frase, per poi prendere l'ennesimo pacco di pasta dallo scaffale <<e se lasciassi perdere la pasta e facessi un risotto ai frutti di mare>> chiese la mia amica; avevo pensato anche a quello, ma avrei dovuto prendere tanta tipologia di pesce fresco, evitando ovviamente i gamberetti e la cosa mi avrebbe richiesto più tempo del previsto, per non parlare del fatto che ci sarebbe stata a cena anche una bambina e avrei voluto farle mangiare un primo che non fosse fatto apposta per lei, ma che fosse stato uguale a quello di tutti gli altri 

<<no, niente risotto>> risposi, incamminandomi verso il reparto salumi, in modo da distaccarmi un po' dalla pasta e liberare i pensieri

<<ma quindi spiegami, che razza di cena è...e poi perchè non ha specificato il menù>> 

"<<è una cena importante Gracel, lui è un mio amico ed è anche un caro amico di famiglia, dovremmo anche parlare di affari e verrà in compagnia della suocera e della figlia, che ha 7 anni...voglio che sia tutto perfetto, così come lo è stato durante questi dieci giorni...ti sto dando la mia fiducia, perciò non deludermi...>>"

Erano ormai dieci giorni che lavoravo per Dominic Silbergh...dieci giorni di corse, dettagli, piatti nuovi e cambiamenti; quei dieci giorni erano passati come un fulmine, talmente tanto velocemente da non essermene nemmeno accorta...mi aveva dato la sua fiducia ed io ero troppo sicura di me e testarda per deluderlo, quella cena era diventata una sfida personale e se fosse andata bene sarei stata più che convinta del fatto che niente e nessuno mi avrebbe portato via quel lavoro e soprattutto che prima o poi sarei riuscita a mantenere la mia promessa;

<<è una cena importante, sono amici di famiglia e lui...ha detto che si fida Arya, perciò, voglio che sia perfetto...lo sai come sono fatta>> dissi, per poi mettermi a guardare i salumi

Skyfall: Secrets and LiesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora