Capitolo 11

29 3 0
                                    

Grace


Non mi fido di chi non ha un lato oscuro

Tony Stark (Avengers: Age of Ultron)





Non avevo mai amato crogiolarmi al sole, sentire tutto quel calore sulla pelle, avere le gote arrossate, la patina di sudore visibile...niente di tutto ciò mi aveva mai emozionato più di tanto, eppure ne avevo davvero abbastanza di quel tempo di merda...non che io fossi meteoropatica, perchè con tutti i problemi che già avevo ci mancava solo quello e dovevo anche ammettere che la pioggia mi rilassava parecchio, ma era da quasi cinque giorni che il cielo continuava ad essere grigio e nuvoloso, a fare gli scherzi come se fosse marzo, alternando momenti di quiete a piogge torrenziali, il che non solo mi aveva stufata, ma mi impediva anche di osservare il cielo notturno in totale tranquillità, visto che l'unica cosa che riuscivo a scorgere era nuvole su nuvole, il che mi rendeva ancora più nervosa, vista anche la mia incapacità di dormire da giorni ormai.


"<<Conosco mia madre, so che farà di tutto perchè tu ci sia giovedì, ma ti avviso, non voglio passi falsi e ti consiglio di tenere la bocca chiusa>>"


Era tutto ciò che aveva avuto la decenza di dirmi durante quei due giorni, ormai io e Silbergh parlavamo a intermittenza, dal momento che o litigavamo con una sua conseguente minaccia oppure gli cucinavo un buon piatto caldo e lui ringraziava e basta...praticamente un uomo di poche parole; mi sentivo in subbuglio e non ne capivo il motivo...sapevo non fosse per la cena, per la quale mi sentivo piuttosto preparata, nè tantomeno per le sue minacce, visto che la paura e il timore erano una cosa che mi avevano abbandonata da parecchio...

sospettavo fosse per la scena alla quale avevo assistito con Mary, riguardo la Signora Dayane, quella era una cosa che i scatenava molta rabbia eppure...

<<Grace, sei pronta>>

<<ehm...si, si sono pronta, possiamo andare>>

Io e Mary uscimmo di casa, scortate da Gerard, che su ordine di SIlbergh ci accompagnò in auto fino a casa dei Signori Silbergh, che si trovava a Rockford, a circa un'ora e mezza da dove vivevo in quel momento.

Durante il viaggio mi concessi di ammirare la città dal finestrino; abitavamo in una zona parecchio in periferia, lontano dal centro, lontana dai rumori della città...lontano da Arya.

Ero davvero un'amica di merda, dicevo che per lavoro non avevo mai tempo, tranne che per i miei giorni liberi, quando invece, se si trattava di sfogarmi facendo sesso con la persona meno indicata del mondo, problemi non ce ne erano mai.

Quasi come se mi avesse letto nel pensiero, il mio cellulare vibrò;

Arya: Grace che cazzo stai combinando

Grace: che intendi

Arya: parlo di Colin, da quando hai ripreso ad andare a letto con lui

ma che cazzo ha questa donna...un fottutissimo radar per le mie scopate

Grace: non ho ripreso ad andare a letto con lui

Arya: Grace Thompson, non dirmi cazzate

Grace: non ti sto mentendo, abbiamo fatto sesso solo due volte

Skyfall: Secrets and LiesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora