Capitolo 25

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Grace


Eppure resta che qualcosa

è accaduto, forse un niente

che è tutto.

Eugenio Montale






Se mai avessi raccontato quella storia a qualcuno, nessuno mi avrebbe creduta; già perchè come convincereste qualcuno del fatto che abbiano sparato ad un uomo di fronte casa sua, che sia stato curato dentro quella stessa casa, nella quale è rimasto e il tutto senza coinvolgere l'ospedale o la polizia...avevamo giocato a fare Dio e probabilmente, sempre lui, aveva guidato le mani di Liam e aveva guidato le mie, perchè era sempre lui a decidere e quel giorno, non era il giorno in cui Dominic Silbergh sarebbe dovuto morire. La percepivo ancora quella sensazione, mista a delle altre: la gioia nel vederlo aprire gli occhi, mista a tutto quello che era successo quel giorno e a quello che era successo nell'arco delle due settimane successive...



<<Mi hai salvato la vita>> aspettai che il medico fosse andato via e che Liam si fosse recato in farmacia a prendere le medicine necessarie, per entrare in quella stanza, dove ora giaceva con gli occhi aperti e il petto nudo fasciato..."mi hai salvato la vita"...non mi salutò, ne disse null'altro che non fosse quella frase; mi domandavo quante cose e quali ricordasse, ma la mia curiosità poteva aspettare...

<<si sente meglio>> sollevò leggermente la mano sinistra, trattenendo un gemito di dolore e mi fece segno di avvicinarmi; feci il giro del letto e mi sedetti sulla poltrona alla sua sinistra, dove Liam aveva passato la notte vegliando su di lui

<<ha bisogno di qualcosa>> chiesi

<<no...tu stai bene>> che domanda da un miliardo di dollari...

<<cioè mi faccia capire, le hanno sparato, è vivo per miracolo, non mi ha ancora rimproverato per essere scesa dalla mansarda e domanda a me se sto bene...è sicuro di essere tutto intero>> cercai di buttarla sull'ironia, ma il suo sguardo non mutò, così come le sue labbra, che non si piegarono in un sorriso

<<Gracel voglio essere abbastanza chiaro con te>> Gracel...non più Grace

<<a che proposito>>

<<tutto quello che è successo tra ieri e oggi è confuso, ma ricordo bene cosa sia successo negli scorsi giorni e vorrei che fosse chiaro il fatto che, le nostre posizioni siano rimaste invariate>> si Dominic Silbergh stava decisamente bene e stava facendo ciò che anche io avrei dovuto fare...stava proteggendo la sua corazza e la sua montagna di segreti, da tutto e tutti

<<non si preoccupi io so benissimo quale sia il mio posto e per quanto riguarda quello che è successo, nè parlerò solo con il diavolo quando la mia anima sarà definitivamente sua>> i suoi occhi si posarono su di me, come se stesse analizzando cosa si celasse davvero dietro le parole di quella frase, ma io non gliene diedi il tempo, mi alzai dalla sedia e mi diressi verso la porta 

<<vado a prepararle un tè, come ha detto il medico>> dopodichè uscii.


Non c'era più stata una reale conversazione tra di noi, durante quei giorni, ma solo continue litigate, perchè il signor "sono grande e vaccinato" non voleva seguire i consigli del medico. Mi ero occupata di lui insieme a Liam, tra passati di verdura e medicine; la prima settimana, quando ancora non riusciva a muoversi, Liam lo accompagnava in bagno e lo lavava lui stesso...qualunque cosa condividessero quei due si volevano bene davvero.

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