TI AMO

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Pov Gea
Era dalla sera prima che non uscivo dalla stanza da letto o che non parlavo. Le ragazze la sera sono entrate in stanza mute, avevano le facce un po colpevoli. Oggi è lunedì ed il sole è tornato a splendere, io sapevo che dovevo uscire, andare al mare con gli altri e dimenticare tutto, ma non ci riuscivo. Poco tempo dopo vidi Annabeth alzarsi dal letto, vestirsi e venire verso di me
-Gea, vieni con me muoviti!- io non parlai, ma mi limitai a seguirla, di sicuro avrebbe voluto parlare, e il parere di una mente femminile in questo momento sarebbe stata utile. Mi portò in bagno e mi chiuse dentro, io tentai più volte di riaprire, ma fu tutto inutile, allora mi rassegnai e fui costretta ad attendere.
Dopo qualche minuto rientrò tenendo per un orecchio Ian, lei lo fece sedere nel bidè e disse
-ok a voi serve che parliate!-
io allora divenni rossa, si, ma dalla rabbia.
-Ian comincia tu, perché la hai baciata?-
Io mi girai curiosa, la mia faccia era strana, come se volesse dire "Sì, dai stronzo di merda, perché lo hai fatto?", Annabeth vedendomi sorrise leggermente, ma rimase a fissare il ragazzo che con molta fatica ed imbarazzo disse
-...beh, ...perché mi sembrava la cosa giusta fa fare
-TI SEMBRAVA LA COSA GIUSTA DA FARE EH!!!!! NEANCHE DIRE CHE TI PIACCIO!!!
-Bhè, sai Ian che in fondo Gea non ha tutti i torti.
-Ma cosa dovrei dire!!! Devo dire che la amo per sentirmi ridere dietro?? O devo dire che l'ho fatto così perché mi è venuto di farlo per farmi mangiare vivo??
-Non ti ride dietro nessuno- disse Gea
-Bhè, allora te lo dico, ti AMO,IO TI AMO, ti amo da quando ho capito che eri l'unica che avevo sempre voluto. Quella che volevo vicino.
Gea arrossì violentemente, diventando dello stesso colore dei capelli.
-Bhè, posso considerare il mio lavoro finito. Ora penso che dobbiate parlare. Ci prese per mano e ci portó fuori dal bagno e successivamente fuori di casa. Sulla spiaggia in riva al mare.
-Divertitevi- disse lei prima di chiudersi la porta alle spalle.
Pov Ian
Ora era il mio momento, era tempo di fare quello che volevo, ma Gea non me ne diede possibilità perché continuava a camminare avanti e indietro per la spiaggia, spostamdo la sabbia rovente con i piedi nudi. Era bellissima, e allora non resistetti più.
-Gea dimmi quello che pensi- dissi poggiandole una mano sulla guancia, lei la coprì con la sua e fissò i suoi occhi nei miei.
-Non posso dirlo, non sono sicura- era spaventata e si vedeva
-Non ti becerò più a meno che tu non sia sicura, io ti amo ma se tu non provi lo stesso non ti costringerò
Le voltai le spalle e mi avviai verso casa. Lei era ferma, le mani chiuse a pugno lungo i fianchi ma poi mi sentii tirare per un braccio. Schiude appena le labbra per parlare ma io non la sentii.
-Puoi ripetere?
-Sono sicura
-Di cosa?- chiedo, temendo che mi dicesse che non voleva più vedermi
-Di questo- dice lei
Pov Gea
Non ho la più pallida idea di dove abbia preso il coraggio ma lo bciai, intrecciai le dita ai suoi capelli e ne arrotolai delle ciocche con le dita. Lui, dopo un momento di imbarazzo, mi mise le braccia attorno alla vita affondando le dita tra i miei capelli. Mi sentii sciogliere e le gambe non mi ressero più. Lui mi sostenne e, beh, avevo amato per la ptima volta una persona in quel modo.
Pov Ian
Se fossimo in un film il bacio sarebbe stato più lungo, il sole calante e il mare tinto di rosso piatto come una tavola, mentre il nostro bacio non fu lunghissimo, il mare era sporco ed era mattina ma a me parve perfetto nella sua imperdezione.







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ANGOLO NOI

Vi ringraziamo in anzi tutto per aver letto questo capitolo, lo sappiamo che è corto, ma ci sembrava opportuno lasciarlo finire così, comumque speriamo vi sia piaciuto lo stesso.
Vi promettiamo un altro capitolo il più presto possibile!

♥♡♥SILVIA e ANNA♥♡♥

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