MARE

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Pov Annabeth

Quella mattina fui svegliata dal rintocco delle campane della piccola chiesetta in centro, li contai: 1...2...3...4...5...6...7...8...9...10..11...12. Cacchio già mezzogiorno!!! E adesso chi cucina!! Mi alzo in fretta e furia, nel camerone non c'era anima sveglia, Greta dormiva con il libro fra le braccia e Gea era al contrario, Lily dormiva con il sedere per aria, Nina parlottava nel sonno mentre Giulia aveva lasciato l'impronta della faccia truccata sul cuscino, mi fecero ridere. Uscii in punta di piedi dalla stanza e mi diressi dai ragazzi, scostai appena la porta per guardare dentro, non avevano neanche chiuso le serrande e la luce inondava la stanza, nonostante questo nessuno era sveglio, Riccardo russava come una ruspa. Dopo aver constatato che sono l'unica sveglia mi ridiressi in camera e aprii la borsa dove avevo riposto la trombetta di Ian, la presi, la portai sopra la testa e pigiai il bottone PIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII

-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHH- urla Nina spaventata tirandosi su di scatto, interrompendo il suo monologo. Greta si svegliò stropicciandosi gli occhi poi sentiamo

-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH

esclamarono i ragazzi dall'altra camera, avete presente quegli urli che si sentono nei film horror? Ecco, uguale. Sam si fionda in camera nostra

-State tutte bene???!!!!!!!

Sembrava preoccupato sul serio, noi ridemmo così tanto che non ci sentimmo più le guance. Dopo averli cacciati via ritorniamo a metterci i costumi e i parei nella cabina armadio, dopo pochi minuti fummo pronte per andare al mare.

La spiaggia era ghermita di gente, noi sei ragazze non avevamo in mano niente, portavamo solo gli occhiali da sole. Mentre i ragazzi, che ci seguivano, portavano tutto il resto, tra animali gonfiabili, creme solari, asciugamani e le borse frigo. Ci sistemammo sui tre ombrelloni che avevamo prenotato e ci dirigemmo subito verso il bar. Prendemmo un sacco di panini e li mangiammo seduti sul bagnasciuga. Individuai subito gli altri quattro gruppi, le Barbie avevano i posti migliori ed erano sdraiate al sole, gli staffisti erano al lavoro, gli hippie erano in acqua mentre i Punk erano all'ombra della veranda del bar a giocare ad uno strano gioco (che sembrava una seduta spiritica, ma non voglio insinuare nulla). Finiti i panini andammo dritti in acqua (tranne Giulia che si era fermata a chiacchierare con la staffista sua amica) , giocammo per un bel po' di tempo a schizzarci e a pallanuoto, fino a quando i ragazzi non cominciarono a annegarsi a vicenda, allora noi ragazze iniziammo a ridere ma ricevettimo una violentissima ondata di schizzi da parte loro. uscimmo dall'acqua verso le quattro, Gea e Andrea ormai erano diventati rossi come i loro capelli, e questo faceva risaltare ancora di più il verde dei loro occhi. Allora Sam guardando Gea disse

-Guardatela sembra un pomodoro!

-piuttosto una carota!- rise Roberto

-Hey!!!!!- disse Giulia affannata correndo verso di loro

-Cosa??

-Sara mi ha appena indicato un posto da dove tuffarsi, dice che è bellissimo, vi va di andare??

-Va bene!!- diciamo tutti (anche se Andrea è un po' verde)

Pov Lily

Lo scoglio da cui fare i tuffi a me sembrava più una scarpata, oppure un burrone. Era talmente alta che nessuno aveva voglia di tuffarsi ma alla fine Riccardo e Sam fecero i coraggiosi e andarono per primi.

-Tre, Due, Uno....- urlarono e si tuffarono eseguendo un tuffo alla cavolo, urlarono come matti mentre cadevano ma dopo tre secondi in cui noi ci sporgemmo per veder meglio, li vedemmo riemergere, ridere e alzare i pollici. Allora vanno Roberto, Ian che portano in braccio un Andrea urlante e spaventato a morte. Alla fine però risero anche loro. Noi ragazze ci prendemmo per mano e saltammo assieme, senza pensare. Io ero spaventatissima ma se ce l'avevano fatta i ragazzi....doveva essere facile. Sentivo il vento sferzarmi la faccia mentre cadevo, gridavo assieme alle altre ma in fondo era divertente. Tenni gli occhi aperti per tutto il tempo perciò vidi benissimo l'acqua avvicinarsi ed eseguii un magnifico tuffo a moscerino (per chi non lo sapesse: il tuffo a moscerino si fa muovendo le mani su e giù con le gambe rannicchiate al petto) Poi vidi tutto blu, era acqua ma non riuscivo a vedere qual era il sotto e quale il sopra. Allora chiusi gli occhi e mi abbandonai alle tenebre.

Quando li riaprii vidi una luce abbagliante, li richiusi subito.

-Lily!!!!!- urlavano tutti i miei amici preoccupati. Quando riaprii gli occhi distinsi le sagome, dieci erano in piedi ed una era china su di me e mi teneva sulle ginocchia, la prima cosa che riuscii a distinguere furono due occhi di un colore indefinito, avete presente quello tra il blu, il verde e l'azzurro, insomma, di un bellissimo colore. La prima cosa che pensai fu "sono in paradiso!!" ma poi realizzai che c'erano anche i miei amici e, a meno che non fossero morti tutti....

-Stai bene?- chiese il tizio, ha una voce bellissimaaaaa

-Si- non sono capace di parlare, in parte perché ho bevuto metà mare, in parte perché sono molto a disagio. Arrossisco fino alla radice dei capelli quando mi accorgo di essere ancora sdraiata sulle sue ginocchia. Cerco di alzarmi e i miei amici mi aiutano.

-Grazie- dico imbambolata

Greta mi si avvicina -La prossima volta svieni per più tempo così sta di più con noi!!- mi sussurra all'orecchio, io rido.

-Ce l'avremmo fatta da soli- disse Riccardo tra i denti

-Hey, è il mio lavoro! E, tra parentesi, no, non ce l'avreste fatta, lì è pieno di correnti, bisogna conoscere bene il mare, e voi siete nuovi vero?!
-Ascolta il bagnino Riccardo!- disse sorridendo Annabeth colpendo scherzosamente Riccardo allo stomaco.

-Hey Michi!- chiamò una Barbie scesa dal lettino -mi metti l'abbronzante sulla schiena?

Pov Greta

Ora ero arrabbiata, anzi no, non arrabbiata, incazzata!!!! Per due motivi principali: numero 1: quella stronza di una barbie è venuta a portarci via un bagnino senza maglietta da sotto il naso; numero 2: i ragazzi la guardavano come Riccardo guarda un piatto di lasagne

-Vi serve un secchio? state sbavando- disse ironica Nina, anche lei arrabbiata.

Era ormai sera e io proprio non ce la facevo a guardare quella troia che flirtava con il bagnino quindi proposi di tornare a casa. Una volta lì finimmo di mangiare i panini avanzati dal pranzo che avevamo nascosto a Riccardo, poi ci facemmo tutti una doccia veloce. Io non avevo voglia di andare a dormire quindi mi rintanai sul letto del giardino e mi misi a leggere uno dei libri che mi ero portata da casa, mi addormentai lì cullata dalle onde lievi che increspavano la superfice della piscina illuminata dai fari subacquei.



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