Capitolo 10 - Ostile o compiacente?

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«Deja.» La voce di Damian la riscosse. Si era assopita.

«Ti sta chiamando la tua amica.»

Deianira si mise a sedere e prese il cellulare. Damian si sedette accanto a lei.

«Mi dici cosa cazzo stai combinando?!» ringhiò Ramona. «Bettini ti voleva buttare fuori per questa tua bella pensata di sparire senza spiegazioni e mi è toccato inventarmi le peggio stronzate per coprirti! Mi devi un favore, Deja! Uno bello grosso!»

«Ho avuto dei casini e mi sono dimenticata del turno» disse Deianira, atona.

«Che è successo? Spero sia qualcosa di serio, perché ti giuro che sennò me la paghi!»

«Sì, è qualcosa di serio.»

«Lui quanto è carino?»

«No, Mona, non è quel genere di casino» disse Deianira. Non sapeva cosa dirle. Non era certa di volerle dire di Jack e non le andava di raccontarle cosa le succedeva. Troppo complicato e troppo imbarazzante.

«Ehi, stai bene?»

«Sì, tutto ok, ma non tornerò a lavoro. Mi dispiace.»

«Come "non torni"?»

«Devo sistemare delle cose.»

«Che vuol dire?»

«Non te lo posso spiegare per telefono.»

«Vediamoci al Black Molly. Stasera. Così me lo spieghi.»

«No, Mona, non posso stasera.»

«Allora domani.»

«Non so se posso. Ti chiamo io.» disse Deianira e attaccò.

Damian riprese il cellulare che lei gli porgeva. «Non le hai detto molto.»

«Non me la sentivo.»

«Al Black Molly cosa le diresti?»

«Non lo so. Non mi va di parlarle di Jack, e per quanto mi riguarda non so ancora cosa aspettarmi.»

«Domani sera avrai le idee più chiare» disse Damian e si protese a slacciarle il collare. Deianira lasciò che lo facesse, guardandolo così vicino a lei. Cosa aveva in mente?

«Ora di fare la doccia e prepararci» disse Damian.

Rientrarono in casa. Damian la accompagnò nella camera degli ospiti e prese dalle buste di Ani l'abito verde foresta e un completo di pizzo, perizoma e reggiseno, grigio perlato. «Indosserai questi per stasera.»

Deianira guardò il vestito: era elegante, ma non troppo formale, molto provocante e aveva un'aria costosa. Non aveva mai indossato niente del genere.

Damian entrò nel bagno e questo le fece pensare alla doccia. Aveva intenzione di farla con lei? Lo vide aprire un cassetto e tirare fuori un piccolo cubo bianco.

«Ora fai la doccia e preparati. Hai un'ora di tempo.» Damian prese il cubo e lo depose su un ripiano in alto sopra la porta. Era una videocamera.

«Mi filmi mentre faccio la doccia?» domandò incredula.

«Serve solo per assicurarmi che tu non infranga la seconda regola mentre ti lavi.»

«Non mi toccherò! Non ci penso nemmeno!» protestò Deianira.

«Meglio così» annuì Damian e uscì dalla camera.

Deianira guardò la videocamera. Le sarebbe tanto piaciuto prenderla e tirarla contro il muro per quanto era incazzata, ma si impose di controllarsi. Non avrebbe dato a Damian un'altra occasione per allungare la sua permanenza.

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